Evoluzione Massaggio Sportivo

Per un massaggio unico ed efficace

Evoluzione Massaggio Sportivo

Per un massaggio unico ed efficace

Il massaggio sportivo deve essere doloroso?

2021-01-30 14:51:30

Se non vuoi far scappare i tuoi clienti dal lettino da massaggio è bene che inizi a prendere in considerazione il dolore e tutti i suoi aspetti

… non vado più da quel massaggiatore perché dopo un massaggio sportivo mi ci vogliono 5 giorni per recuperare, ma il massaggio deve essere per forza doloroso?

È una di quelle domande che sempre più frequentemente mi sento rivolgere e a cui cerco di dare una spiegazione che possa rassicurare lo sportivo che teme di dover passare la sua prossima ora in una camera di tortura.
Sì, a volte il massaggio può essere doloroso e lo è quando ci si trova in presenza di trigger point (noduli fibrosi che si formano all'interno del muscolo), dove una possibile soluzione è quella di sciogliere con delle pressioni che possono causare un dolore al limite della sopportazione.
Negli altri casi il massaggio può essere eseguito rispettando il limite di dolore del tuo cliente e variando le manovre in modo da alleggerire la tensione creata durante la manualità.
So che molti credono, e magari lo pensi anche tu, che il massaggio per essere efficace dev’essere fatto con una determinata pressione e per forza con dolore, ma l'esperienza che il tuo cliente vive sul tuo lettino da massaggio è tanto importante quanto, seppur supportata dalla logica, la tua manovra di massaggio è dolorosa.
Di sicuro c’è che con uno sportivo non devi eseguire un massaggio rilassante, altrimenti ti manda a quel paese e, come mi succede spesso, in tanti prima ancora di iniziare il trattamento espongono chiaramente di avere un elevato grado di sopportazione del dolore e di desiderare un massaggio incisivo.

Ma allora, dove sta la verità? Bisogna far male durante un massaggio o deve essere solo superficiale?

Come puoi ben capire, ogni sportivo è diverso dall'altro e la tua capacità di percepire cosa realmente vuole il tuo cliente ti fa fare un bel salto di qualità, che verrà apprezzato e li renderà dipendenti dai tuoi trattamenti.
Che si tratti di: 

  • indolenzimento muscolare, 
  • contrattura muscolare
  • Doms (indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata)
  • tensione muscolare,
  • congestione muscolare
  • infiammazione muscolare

 Il dolore è soggettivo e va trattato in modo appropriato per ogni singola persona.
Adesso voglio svelarti un piccolo segreto per capire subito cosa vuole il tuo cliente: sei pronto?

“Fai domande; chiedi al tuo cliente se ha già fatto massaggi in precedenza e come si è trovato con il precedente terapeuta”.

Sarà lui a dirti se il massaggio vuole che sia superficiale perché in precedenza era troppo forte o se al contrario ha bisogno di sentire la tua pressione per aver un beneficio.
Sembra una cosa banale ma se la trascuri può fare la differenza sulla buona riuscita del massaggio.
So di molti massaggiatori che lavorano a testa bassa senza preoccuparsi minimamente di quello che sta provando la persona sul lettino da massaggio.
In ambito sportivo c'è la credenza che gli atleti prediligono il massaggio doloroso e ancora peggio molti professionisti pensano che il far provare dolore allo sportivo sia un indice di efficacia terapeutica.
Ho visto purtroppo che nei vari corsi di massaggio sportivo questa tematica non viene presa tanto in considerazione e se viene fatto è comunque in modo molto superficiale.
E nessuno ne parla e viene lasciato come argomento secondario quando al contrario dovrebbe essere la prima tematica da affrontare per il buon lavoro di ogni professionista.
Stabiliamo quindi una regola di fondamentale importanza da applicare non solo con lo sportivo ma con chiunque ti chiede un massaggio e la regola è questa:

  • RISPETTARE SEMPRE IL DOLORE DELLA PERSONA

e te lo scrivo in caratteri cubitali perché entri bene nella tua testa e venga impresso all'interno di te affinché tutte le volte che stai trattando ti si illumini una lucetta rossa come segnale di allarme e di precauzione qualora ti trovassi di fronte ad una situazione simile.
Ma attenzione con questo non voglio dire che quando eseguiamo un massaggio non si possa causare dolore, ma che deve essere un dolore consapevole

Ma cosa vuol dire dolore consapevole? 
Che se prendiamo ad esempio il trattamento dei trigger point, è impossibile che la persona non provi dolore, ma che sia consapevole appunto che quel dolore che gli stai provocando sia la via per la liberazione di una problematica che gli sta causando un problema e che quindi sia lui stesso a dirti prima di tutto il suo grado di sopportazione, ma che ti stimoli a lavorare quel determinato punto per risolverlo una volta per tutte.
È diverso invece il caso in cui la persona prova dolore durante un trattamento, ma non sa perché lo sta provando e soprattutto non sente un beneficio, solo perché non gli hai dato le giuste informazioni a riguardo pensando che lui deve solo sopportare e che questo sia il tuo lavoro, punto e basta.
E ci tengo a soffermarmi su questo punto perché sono tanti quegli sportivi che mi raccontano proprio di questo disagio.
In tanti infatti mi dicono che con quel terapista hanno provato solo dolore e non hanno avuto alcun beneficio.
E questo succede non perché il terapista non abbia lavorato bene ma solo che non c'è stata quella giusta comunicazione e informazione al riguardo, e credimi che questa sottile differenza ti farà distinguere da tutti i massaggiatori che lavorano in questo modo.
Gli atleti sono molto delicati, per quanto possano essere forti fisicamente poi sul dolore spesso non sopportano le nostre manovre. Ne ho conosciuti tanti che addirittura preferiscono non farsi toccare a causa delle esperienze negative avute in passato, anche se ne sentono il bisogno.

La IASP (International Association for the Study of Pain - 1986) definisce il dolore come “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno. È un’esperienza individuale e soggettiva, a cui convergono componenti puramente sensoriali (nocicezione) relative al trasferimento dello stimolo doloroso dalla periferia alle strutture centrali, e componenti esperienziali e affettive, che modulano in maniera importante quanto percepito".


Quando una persona ti dice di avere dolore, puoi pensare che non sia possibile o che non sia così grave e sottovalutare ciò che ti riferisce, perché i tuoi parametri di percezione del dolore sono differenti dai suoi, ma questo non significa che la persona non soffra.
Il dolore è sempre soggettivo ed ogni persona lo può manifestare in modo differente.

Posso affidarmi alle mani di un'estetista per un massaggio sportivo?

Mi capita spesso di sentire sportivi chiedere un massaggiatore uomo, credendo erroneamente che possa praticare un massaggio più profondo in quanto più muscoloso, ma ti posso assicurare, anche perché l'ho provato personalmente, di quanto le donne siano efficaci nel loro trattamento.
La differenza non sta tanto nella profondità di esecuzione del massaggio ma nella struttura e gradualità con cui esegui una tua manovra. Pensare che solo premendo con le dita fino a causare dolore sia efficace, significa essere limitati e non avere alternative ai tuoi trattamenti di massaggio.
Una brava estetista che esegue il suo massaggio può essere efficace anche in ambito sportivo se a conoscenza di alcuni aspetti che contraddistinguono questa particolare terapia manuale.
Ho creato un video corso di massaggio sportivo che viene incontro alle esigenze di tutti i massaggiatori, estetiste, massoterapisti, operatori olistici e personal trainer che necessitano di approfondire le tematiche fondamentali del massaggio sportivo e del lavoro specifico sulle problematiche che affliggono gli sportivi.
Ti invito a seguirmi e condividere questo articolo se lo ritieni utile per la tua professione. Non dimenticarti di mettere un like.

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