ESOTERISMO

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Ormai cinque anni fa esattamente il 27 giugno del 2014 alle 23.17 condividevo questa riflessione sui Social di allora...

2019-06-27 06:05:27

Ormai cinque anni fa esattamente il 27 giugno del 2014 alle 23.17 condividevo questa riflessione nei social, dedicandola con fervore a un Fratello a me particolarmente caro, al quale oggi ancor più di allora sono legato a livello Animico da un comune percorso spirituale...

Ormai cinque anni fa esattamente il 27 giugno del 2014 alle 23.17 condividevo questa riflessione, dedicandola con fervore a un Fratello a me particolarmente caro, al quale oggi ancor più di allora sono legato a livello Animico da un comune percorso spirituale risaldato da un rapporto forte, luminoso e indissolubile. Allora questo mio Fratello d'anima giaceva in un letto d'ospedale tra la vita e la morte. Incessantemente e progressivamente si riprese rifiorendo in salute e vigore...oggi è ri-nato e grazie alle preghiere e all'eggregore di tutti Noi, è ritornato più forte e vigoroso di prima, divenendo (e nulla capita per caso) un FARO di primaria luminosità nel cammino Massonico che mi pregio e onoro di perseguire al suo fianco insieme a tanti FF:. e SS:. a Gloria del Sublime Artefice dei Mondi ... Ad Maiora semper Fratello mio, e che la Luce Ti accompagni e ci guidi sempre ❤️❤️❤️
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Voglio ringraziarti, Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore,
che tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento.
Vivere è assaporare l’avventura della libertà.
Vivere è stendere l’ala, l’unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore.
Tu mi hai dato il compito
di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.
Non farmi più passare indifferente vicino al fratello
che è rimasto con l’ala, l’unica ala inesorabilmente impigliata
nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te;
soprattutto per questo fratello sfortunato,
dammi, o Signore, un’ala di riserva.
( DON TONINO BELLO )

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