Erica Scherl

Strumenti...con le ruote! - La ghironda

2020-04-20 14:59:00

Vi siete mai chiesti se esista uno strumento che faccia da anello di congiunzione tra gli strumenti ad arco e gli strumenti a tastiera? La risposta è affermativa! Lo strumento che vedete qui rappresentato si chiama ghironda, e vi illustrerò in questo articolo il suo curioso funzionamento.

La "sinfonia", antenata della ghironda

Anche se abbiamo una certa dimestichezza con la parola Sinfonia, in pochi sanno che, oltre ad essere una forma musicale, era anticamente anche il nome di uno strumento. A vederlo appare come un parallelepipedo di legno dotato di una manovella, in realtà al suo interno nasconde un articolato ed ingegnoso meccanismo, che sarà poi mantenuto e sviluppato nella ghironda.

Ruota e arco

Vi chiederete come mai io abbia detto che la sinfonia e la ghironda sono parenti degli strumenti ad arco: il segreto sta proprio nella ruota. La ruota in legno viene azionata dalla manovella, e girando sfrega le corde, facendole entrare in vibrazione, proprio come fa l'arco del violino! La sola differenza è che la ruota fa un movimento continuo, mentre l'arco, arrivato alla fine del suo percorso, deve tornare indietro.


Corde e bordoni

La ruota, girando, sfrega le quattro corde, di cui le due centrali possono cambiare nota, grazie alle tangenti che vengono premute sulla corda tramite i tasti mossi dalla mano sinistra, mentre le due corde laterali mantengono una nota fissa di accompagnamento, che si chiama appunto bordone, e che ha la funzione di tenere un suono fisso per sostenere la melodia.

Il bravo suonatore di ghironda ha anche una particolare tecnica nel girare la manovella in modo ritmico in modo da azionare una corda laterale (detta "trumpet"), che ha proprio la funzione di dare al brano una base ritmica, molto adatta ad accompagnare le danze popolari.

Un po' di storia

Come sapete mi diverto molto a mostrarvi le immagini antiche di questi strumenti, perché rivelano sempre dettagli e particolari che possono rendere più vivida la nostra immaginazione.

Inizialmente la sinfonia e la ghironda venivano usate per accompagnare con i loro bordoni i canti gregoriani nelle chiese e nei monasteri. Come vedete, alcuni di questi strumenti avevano dimensioni tali da richiedere l'impiego di ben due suonatori per essere suonate, uno per girare la manovella e l'altro per muovere i tasti!

Con il trascorrere dei decenni, la ghironda subisce un'evidente trasformazione nella forma, diventando progressivamente più raffinata e ornata, secondo i gusti estetici dei secoli successivi. 

Cambia anche il suo contesto, infatti viene usata prevalentemente in ambito profano e popolare, ed è sovente lo strumento utilizzato dai cantastorie e dai menestrelli per accompagnare il proprio canto o per accompagnare le danze nelle feste di paese. 

Attualmente sopravvive con grande rigoglio in alcune tradizioni popolari, specialmente di area occitana. Attualmente lo strumento ha assorbito e fatto propri tutti i portati delle tecnologie moderne, venendo spesso elettrificata ed "effettata", con interessantissimi risultati sonori.