Erica Scherl

L'Accademia Filarmonica di Bologna: una culla per la musica

2020-05-09 21:15:31

Forse alcuni di voi saranno sorpresi nello scoprire che la città di Bologna è stata uno dei fulcri della musica europea sin dai primi anni del 1600. Vi racconto qui di uno dei principali luoghi che hanno sostenuto e stimolato questa fioritura culturale: l'Accademia Filarmonica.

Storia e protagonisti


La fondazione dell'Accademia Filarmonica risale al 1666, ad opera del nobile Vincenzo Maria Carrati. La sua funzione è sin dall'inizio quella di salvaguardare la professionalità e il prestigio dei suoi membri. Gli accademici si suddividono in tre categorie, quella dei compositori, quella dei cantori, e quella dei suonatori. Ogni anno un accademico compositore viene eletto, tramite voto segreto, Presidente dell'Accademia, con il titolo di Principe, e ha il compito di vegliare sull'unità e il prestigio dell'Accademia. 

L'Accademia elabora fin dalla fondazione delle regole capitolari, degli obblighi devozionali che prevedono le preghiere giornaliere e la celebrazione annuale della festa del suo Santo patrono, ovvero Sant'Antonio da Padova. Tale festa si celebra con l'esecuzione di Messa e Vespri composti dai filarmonici stessi, in una delle principali chiese bolognesi e costituisce una delle principali occasioni d'incontro tra l'Accademia e la cittadinanza. 

Le feste e le celebrazioni musicali


Spesso le feste annuali dell'Accademia assumono una grande rilevanza artistica per la levatura dei compositori coinvolti, fra i quali spiccano Torelli, Gabrielli, Perti, Martini. L'organico impiegato in tali occasioni va da un minimo di novanta a un massimo di centoventi partecipanti, selezionati tra i più valenti e prestigiosi musicisti residenti a Bologna, e tra altri forestieri che fanno a gara per partecipare a questa celebrazione. 

L'istituzione diviene ben presto depositaria dello stile della musica ecclesiastica direttamente ispirato ai modelli classici rinascimentali. L'Accademia ottiene il riconoscimento ufficiale dei propri statuti da vari papi, e l'istituzione della carica istituzionale di Cardinale Protettore, a partire dal 1713, determina anche l'accrescimento del prestigio e dell'influenza che l'Accademia consegue a livello internazionale.

Le festività terminano sempre con un lauto banchetto, cui, fino alla sua morte provvede sempre il benemerito fondatore Vincenzo Maria Carrati. 

Nella sala adibita alle esercitazioni musicali era imbandito un abbondante rinfresco consistente in "formaggio di forma, mortadella, torta, ofelle, frutta e finocchi secondo la stagione, vino bianco e nero squisito, e la detta robba era in tale abbondanza che era soprabbondanza per tutti al numero di circa a cento; e dippoi nella stanza contigua che guarda sulla via pubblica, stava preparata una piatanza di dulciari per ciascheduno, che singolarmente si dava a tutti quelli che avevano operato in detta festa secondo il loro grado (...)" .

 

L'importanza dell'Accademia e la sua risonanza a livello europeo, trova uno dei massimi riscontri nella presenza addirittura di Wolfgang Amadeus Mozart fra i suoi membri, affiliazione avvenuta nel 1770, previo regolare esame di ammissione notificato dal Consiglio accademico e da Padre Martini.


L'Accademia Filarmonica di Bologna è fortunatamente ancora aperta al pubblico, specialmente in occasione della stagione di concerti che tuttora ha luogo nella splendida "Sala Mozart".

Mi auguro di aver solleticato la vostra curiosità, e mi riprometto di guidarvi a fare presto altre interessanti scoperte.