Erberto Mario Marino

MAHA KUMBH MELA

2019-04-25 10:08:46

Qualche anno fa, mi recai in India e precisamente a Varanasi, per studiare Nada Yoga e alcuni strumenti di musica Indiana, con lo scopo di capire il sistema modale indiano. quindici giorni dopo il mio arrivo a Varanasi mi capitò di assistere ad un evento eccezionale: la MAHA KUMBH MELA. Seguitemi..

In quel periodo vivevo in una casetta -stanza, che era molto vicina al fiume Gange.

La  casetta era anche vicino a uno dei Ghat, questi sono scalinate che portano al fiume e che finiscono su una piattaforma di svariate forme e dimensioni. Su questa piattaforma c'era di tutto, baracchine in cui vendevano il chai (te indiano), altre che vendevano corone di fiori, incensi, pentolini di rame, roba da mangiare e così via.

Ogni mattina dalle 5 fino alle 7 tutti scendevano le scale per andare a fare le sacre abluzioni nel Gange e anche per lavarsi.

 Dato che la mia casetta era vicinissima alle scale sentivo tutti i suoni del mattino, mi svegliavo con il profumo di migliaia di incensi accesi nei tanti templi intorno, dalle mucche libere che muggivano, dalle voci di persone di tutte le età e genere, dall'odore del cibo che cuoceva, il tutto avvolto da una sensazione di magia che si manifestava in ogni singola molecola e dalle frequenze che erano emesse da mille suoni, odori, colori, persone, queste frequenze si incrociavano e formavano altre frequenze, il tutto era come una melodia che durava da millenni.

Mi alzai e anche io andai a lavarmi nel Gange, il bramino che mi affittava la casetta, mi aspettava per darmi la benedizione, con il pollice della sua mano prendeva il colore rosso e mi imprimeva questo colore sulla fronte, io gli lasciavo dei fiori o degli incensi, andavo sulla strada principale e li c'era già Deepchan ad aspettarmi, con il suo "Rickshaw" un taxi a pedali, Deepchan era diventato un mio amico.

Proprio lui mi aveva detto qualche giorno prima, che la MAHA KUMBH MELA, sarebbe passata da Varanasi, il giorno era arrivato e ci accingemmo ad andare sul bordo della strada da dove sarebbero arrivati in migliaia SADHU o BABA, persone che hanno rinunciato alla vita sociale per dedicarsi alla ricerca spirituale in varie forme. 

CONTINUA.....

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