Enzo Zevini

Top Founder President

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Il luogo dove avvengono i miracoli

2021-01-04 08:06:27

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Nel mio stato Whatsapp c'è una frase:                  


" Esiste uno spazio dove avvengono i miracoli."


Un'amica mi ha chiesto se quello spazio esiste davvero. Le ho raccontato una storia.


Una sera d'autunno, con le mani sprofondate nel cappotto camminavo senza sapere dove andare.


La mia ombra si allungava per poi ritirarsi ogni volta che oltrepassavo il cono fluorescente dei lampioni.


Ero in una brutta situazione, un problema che pensavo più grande di me.


Dopo ore di lavoro senza trovare uno straccio di soluzione, avevo voglia di camminare.


La suola delle Timberland scivolava sul selciato umido, lucido come vinile.


Entravo in vie a caso uscendo su altre vie a caso di cui non conoscevo il nome. Mi persi nei viottoli, ed era proprio quello che volevo, sentirmi straniero a casa mia.


Attraversai una strada buia, stretta, illuminata solo da un negozio che vendeva articoli di pittura.


Entrai, più per il freddo che per l'interesse.


Girai tra gli scaffali di legno respirando l'odore di solvente, tempera e olio.


Un'ora più tardi uscii con delle tele e un sacchetto pieno zeppo di colori.


- Ti è mai capitato di essere presa in una attività fino a perdere la nozione del  tempo, concentrata sul qui e ora ed essere completamente immune da qualsiasi distrazione? - Chiedo alla mia amica


- Certo.


Ecco, la pittura per me è stato un ritorno a uno stato che avevo dimenticato.


Dipingevo semplicemente per il piacere di farlo, lontano dal risultato o dal riconoscimento da parte degli altri.


L'ultima volta che avevo provato quella sensazione, ero un bambino con i boccoli in testa e le lentiggini sul naso. Infatti il flusso è la condizione predominante in cui vivono i bambini.


Ogni volta che affondavo i pennelli nei colori tornavo in quello stato di innocenza.


Poi, qualche anno più tardi, risolto parte di quei problemi, preso dagli avvenimenti della vita smisi di dipingere, inconsapevole di quello che stavo abbandonando.


Non sapevo che quello che stavo lasciando era una vera e propria benedizione.


Tuttavia una volta fatta esperienza, è impossibile dimenticare quello stato di armonia assoluta.


Ho ritrovato il flusso quando ho scoperto la scrittura, ma scrivere o dipingere non è importante, almeno non per tutti, lo è per me.


Non è questo il punto.


Il punto è che ognuno di noi ha un mezzo con cui raggiungere e abbandonarsi al flusso, quelle attività capaci di portare equilibrio all'esistenza per raggiungere lo stato di vuoto.


Ora, se vuoi sapere se quel luogo esiste davvero la mia risposta è sì. E devi entrarci ogni volta che puoi.


È in quello spazio che diamo inizio ai miracoli.