E niente

Psicologia & Relazioni

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Il manipolatore il no contact e me

2019-08-23 12:15:57

Ho letto questo post https://www.cam.tv/dottormialipsicoterapeuta/blog/non-e-no-contact-quando/PID0D729C?shun=paonas che ho trovato molto interessante. E niente, come persona, ho percorso un tratto della mia vita con un manipolatore anaffettivo.

No contact

L'importanza che viene spesso attribuita a questo metodo di allontanamento dalle persone nocive è vitale anche se spesso usata con obbiettivi non del tutto chiari.

Io sono stata convivente e ritengo anche connivente in una relazione con un manipolatore.Di solito la vittima del manipolatore viene definita entro alcuni canoni in cui io non credo ma non certo metto in dubbio l'esperienza di chi si trova a lavorare con le persone con difficoltà. Oggi come oggi spesso si fa confusione, qualsiasi relazione finita male o con la sparizione di uno dei componenti porta a pensare al Narcisista al manipolatore al narcisista perverso, mentre potrebbe tranquillamente trattarsi di una relazione andata male, come è sempre stato per caratteristiche degli attori della stessa. Il mondo in cui ci troviamo a vivere ora è un mondo molto particolare. L'uso dei social, di internet di vari siti di incontri, genera una totale confusione nelle relazioni. Lo scarto è più frequente e sicuramente il passaggio da una persona all'altra più semplice, e questo a prescindere dal sesso. Si è diventati ossessionati da quello che sono gli accessi wapp i mi piace cuoricini ecc. ognuno di noi pensa che lo scritto, soprattutto all'interno di una relazione, non sia mero frutto di un momento di riflessione ma un messaggio verso la nostra persona e ogni persona a noi amica sui social pensa la stessa cosa.

Il manipolatore di suo è un personaggio di sicuro affascinante. Ci sa fare, è quello che dalle mie parti si direbbe un piacione, ovvero uno che deve fare il bello con tutte.

Ma non è il tipo che si prende una in tinder fb o quel che sia ci passano una settimana due e poi spariscono. Quelli hanno un altro nome e siamo noi che ci facciamo film. Perchè cosa ancora più assurda è nche questo modo di relazionarci nuovo.Questo tanto uno una che esce tra i tanti lo trovo, ci ha portato ad essere tutti insicuri, tutti. Tranne loro. I veri narcisisti manipolatori. Io mi ritengo una vittima atipica, per quello che ho potuto leggere suoi libri, ho avuto una bella infanzia, due genitori che mi hanno sempre spronato a fare belle esperienze, presenti, due fratelli più grandi direi fratelli veri. Sono ( perchè sono tornata ad esserlo ) una persona indipendente e socievole. Come in tutte le famiglie normali, si litigava , si rideva, ci si appoggiava. Il mio manipolatore era ed è un asso. Io come prescelta, chi ne sa qualcosa sa cosa intendo, vivevo con lui.  Lui piano piano ha cominciato tra risolini baci e regali a cambiarmi. Ho trovato scritti miei che già dal primo anno di convivenza denotavano la mia contrarietà a tanti atteggiamenti e la coscenza di sentirmi sbagliata. Da qui la mia connivenza. Si perchè ho lasciato fare, mi ha allontanato da tutti, mi ha sminuito, sempre piano piano. Fino a quando, mentre perdevo mio fratello più grande, scoprii, probabilmente non il primo, suo tradimento.

Dopo mesi di tira e molla di sconvolgimento mentale. Lui, facendo la vittima chiuse la pausa di riflessione. In quei mesi, il no contact mi era persino stato sconsigliato dalla persona che mi seguiva ( attenzione a rivolgersi solo ad esperti del problema ).

Quando, finita le relazione di mezzo, ha trovato un'altra prescelta entrò nella mia vita il no contact. Consigliato da un amico avvocato che da anni si batte per il riconoscimento della violenza psicologica nella coppia ( amico che cinque anni prima aveva decretato il mio stato e la sua manipolazione ) Il no contact non è difficile i primi mesi, quando si è ancora arrabbiati e si vorrebbe fargli mangiare il telefono. il no contact è spietatamente difficoltoso dopo. Quando la rabbia lascia il posto ai ricordi delle cose belle che io ho vissuto, perchè un manipolatore anaffettivo

non prova quello che l'altra persona prova, quando tu stai riprendendo la tua forza e arrivi persino a pensare che era una persona di cui avevi stima, non è vero ma lo pensi, e con cui ti piacerebbe mantenere un'amicizia per parlare con lui delle tue decisioni ( non serve hai degli amici molto più obbiettivi ). Il no contact è fondamentale, fondamentale è non mentire a se stessi e se una volta si spia non giudicarsi. Tanto al primo momento ( che dura circa un annetto ) ti trovi a scrivere tutto e il contrario di tutto perchè basta che il telefono suoni e non importa che ti stai mangiando la dignità, che la risposta sarà cattiva e che nel momento in cui gli hai scritto gli hai dato importanza e lui se ne è nutrito famelicamente. 

Poi cresci e smetti di cancellare e rimettere i numeri. Smetti di cancellarti da fb e rimetterti ecc... Chiudi e niente, cominci ad essere più forte.  E ricominci ad essere il centro. Poi la vita si mette in mezzo per tante ragioni. Ma scopri che l'unica persona che ti può aiutare sei tu, dando la possibilità a chi ti vuole bene di rientrare nella tua vita dopo che il manipolatore ti ha isolato da tutti. Importante le amicizie costruite con lui sono le sue il no contact deve avvenire anche con loro. Famiglia.