Mariangela Giacomobello

La DANZA è una delle Arti più antiche, nata probabilmente in contemporanea con la voglia di esprimersi con i primi suoni musicali. In seguito, proprio come la musica, si è sviluppata in modi totalmente diversi in base all'epoca e alla sua cultura. Ancora oggi in molti paesi africani ed orientali ha un forte significato mistico/religioso. L’essere umano essendo più a contatto con la natura aveva percezioni più chiare del proprio movimento interiore, una maggiore espansione del proprio potenziale, un profondo contatto con il proprio corpo e le proprie emozioni. Il suo veicolo era il corpo, lo riconosceva come guida e aveva anche uno spazio sacro dove sentirsi libero di essere e condividere. La danza è un movimento fisico capace d’esprimere e rendere visibile alcuni sentimenti ed emozioni difficilmente e diversamente traducibili con le parole, coinvolgendo tutto il corpo o solo una parte. La danza, la religione e la spiritualità sono sempre state intimamente legate e probabilmente la danza è stata una delle prime forme di venerazione verso gli dei. La danza orientale madre di tutte le danza del mondo, legata ai riti di fertilità in epoche pre- patriarcali, oggi è sopravissuta in forme e sembianze diversificate; è oggi in una dimensione di “sacralità laica”dove la centralità del corpo si pone al posto del divino e si esprime a 360° sfruttando tutte le potenzialità psico-fisiche che le tecniche possono regalare; espressione, coscienza del peso corporeo, dinamica di movimento e una conoscenza e consapevolezza del corpo con tutta la sua grazia e il risveglio del proprio se interiore. Questo video creato diverso tempo fa, quando mi proponevo di cucinare per cene multietniche ( altra mia passione la cucina) ne video ho voluto appositamente rappresentare la danza come l'unità, ed è legata alla totalità delle cose create -uomo compreso- vista in un'ottica di unica manifestazione di Dio. Ad esempio si trova la danza sufi, dove lo scopo prioritario del saggio sufista è quello di conseguire una completo ed assoluto coinvolgimento del proprio io nell'esistenza universale. Questo percorso contempla dei passaggi obbligati:il primo è l'osservanza della legge, che l'adepto rispetta per amore di Allah, poi viene la pratica, manifestata con l'ascetismo, la preghiera e la meditazione, che i proseliti chiamano la Via, infine, come ultimo passo, il raggiungimento della giusta realtà, analoga alla beatitudine buddhista nella conquista del nirvana. E' un cammino profondamente spirituale e meditativo, che basandosi sull'esperienza di principi vissuti nella vita quotidiana porta all'accettazione di essa vista come totale ed assoluta espressione di Dio. Le origini della danza del ventre sono da rintracciare nell’Antico Egitto. Tutto ciò che si manifestava nel mondo naturale aveva per gli Egizi un significato divino ed anche il semplice passaggio dalla notte al giorno veniva accolto come manifestazione della Divinità. Iside era la Dea della Luna, del Mistero, della Magia e della bellezza, il simbolo della femminilità, della sposa fedele, gentile, educata, ed amorevole. Incominciarono così le cerimonie in onore di questa Divinità, l’Arte Sacra della Danza di Iside, venerando la Dea come Ventre e come Origine della Vita. Le donne che danzavano in suo onore avrebbero avuto come Doni Divini la fertilità, la bellezza, il fascino, l’intelligenza e la determinazione per ottenere tutto ciò che desideravano. Nell’Antico Egitto tutte le cerimonie si effettuavano nei Templi e in quello dedicata alla Dea Iside si offrivano incensi, profumi e fiori. Mentre i sacerdoti preparavano la cerimonia, le donne ballavano ed erano responsabili della congiunzione verso piani spirituali. Attraverso i loro canti e la danza si aprivano tutti i chakra, sia verso la Madre terra che verso i piani più alti, in modo che l’Energia Divina potesse manifestarsi e fluire in modo armonioso. Dopo l’invasione dell’Egitto da parte degli Arabi (680 d.c.), la danza sacra cominciò a cambiare.

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Mariangela Giacomobello

Buongiorno a tutti! Scusatemi per la mia assenza ma è stato un periodo molto intenso per me! Vi racconto questa mia particolare esperienza. Io sono della provincia di Bari, e un bel giorno decido di visitare la chiesa russa a Bari dove vi è un museo all'interno. Per mia sorpresa ho visto questo gesto sia sull'icona di Gesù che su San Nicola. Guardiamo sopra...Krishna, Buddha, San Nicola e Gesù sembrano tutti avere simili posizioni delle mani e simili gesti in ogni dipinto. Anche con una poca esperienza, ci sembra che ogni "maestro religioso" usi realmente una "mudra". Nella pratica dello yoga, le mudra sono fondamentalmente di due tipi: in uno bisogna toccare le punta di varie dita con il pollice, nell'altro premendo la prima connessione delle falangi con il pollice. A seconda di quale dito è toccato o premuto, gli effetti sul corpo cambiano." Krishna ha le mani nella posizione del "Gyan Mudra" che serve a stimolare il chakra della radice, alleviando tensione e depressione. È anche correlato con l'espansione della conoscenza, l'apertura spirituale e un miglioramento della meditazione. Buddha ha le mani posizionate nel "Shuni Mudra", che aiuta il praticante a essere cosciente del momento, ed è conosciuto come il “sigillo della pazienza e della responsabilità. San Nicola di Myra e Gesù hanno entrambe le loro mani messe nel "Surya Ravi Mudra" o "Prithvi Mudra". Questo particolare mudra della mano è anche conosciuto come il “sigillo della vita” o “sigillo del sole” (interessante che Gesù sia "figlio di Dio"). L'anulare rappresenta la terra, energia, forza e resistenza. Il pollice rappresenta il fuoco e la natura divina. Quando le due dita sono messe insieme in questo mudra, simboleggia e favorisce energia, equilibrio, salute, e vitalità. Inviterei molti di voi a riflettere, in quanto tutti siamo connessi e tutti abbiamo lo stesso obiettivo, Gesù, i Santi, ma anche altre persone che hanno rischiato la vita per un Mondo Nuovo avevano lo stesso Desiderio: "Amore"!!!!!!!!!!!!!

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Mariangela Giacomobello

Quale emisfero usi di più? Scoprilo con questo test!

2018-10-25 13:05:34

Vi è mai capitato di sentire una parte del corpo più pesante o dolente o addirittura avere delle parti gonfie? Potrebbe dipendere dal fatto che spesso si carica lo stress e l'ansia solo da una parte. L'emisfero sinistro, comanda la parte destra del nostro corpo e funziona essenzialmente secondo una modalità di tipo analitico, vale a dire della causa/effetto, del particolare, della percezione lineare del tempo, del capire.L'emisfero destro, comanda la parte sinistra del nostro corpo, funziona essenzialmente secondo una modalità di tipo analogico, vale a dire dell’insieme, del generale, della percezione sacrale del tempo, del sentire. I due emisferi sono connessi mediante una struttura chiamata corpo calloso, ma, nonostante ciò, in tutto il mondo si osserva una predominanza funzionale dell’uno sull’altro (in occidente risulta predominante la parte sinistra, in oriente la destra).In una modalità di equilibrio le due funzioni dovrebbero integrarsi vicendevolmente, realizzando una funzione cerebrale superiore, capace di utilizzare meglio le nostre potenzialità costruttive, affettive, conoscitive. Quando i due emisferi celebrali sono in equilibrio la persona raggiunge veramente uno stato mentale straordinario, si dice che gli artisti sfruttano al meglio entrambi e purtroppo è attestato che un'alta percentuale di persone non ne sfrutta. Uno degli esercizi più semplici può essere la respirazione circolare. Potete Eseguire la respirazione in piedi o seduti, a occhi chiusi. Posate il dito medio e l’indice della mano destra al centro della fronte, tra le sopracciglia..Posate il pollice sulla narice destra e l’anulare sulla narice sinistra. Con il pollice, chiudete la narice destra e lasciate aperta la sinistra. Inspirate l’aria attraverso la narice sinistra, fatela salire lungo il canale nasale e dirigetela verso la sommità, cioè sotto l’indice e il medio. Quando l’aria ha raggiunto la cima, aprite la narice destra togliendo il pollice che la chiudeva e tappate la narice sinistra con l’anulare. Lasciate che l’aria ridiscenda lungo il canale nasale a destra, verso l’esterno, dopodiché ripetete. Proseguite l’esercizio fino a quando non avvertirete una serenità mentale prendere piede dentro di voi.

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