ANCHE LA CHIESA SI MUOVE PER SALVARE LA TERRA

La condizione del nostro pianeta è talmente disastrosa che anche la Chiesa, al Sinodo dell’Amazzonia, valuterà la possibilità di inserire fra i peccati, anche quello ecologico, come azione o omissione contro Dio, contro il prossimo, la comunità e l’ambiente.

Questi peccati saranno generati da atti e abitudini di inquinamento e distruzione dell’armonia dell’ambiente.

Vi sono anche proposte in atto (allo stesso Sinodo) per permettere ai Preti di sposarsi, mentre è stata bocciata ( almeno per ora), la possibilità di vedere in futuro delle donne-prete.

Ma torniamo all’attenzione che anche la Chiesa sta ponendo sul degrado ecologico che sta  assumendo la Terra, non da ambientalisti politici, ma come noi tutti da “diretti interessati”; che sia un peccato distruggere ed inquinare già lo sapevamo, ed ora, qualsiasi atto vandalico contro la natura, diventerà anche un “peccato ufficiale”.

L’ultima parola spetterà al Papa, al nostro caro Bergoglio, uomo di rara intelligenza e lungimiranza,

un uomo che ben conosce le necessità e le sofferenze degli esseri umani e la sofferenza al quale è giunto: l’intero ecosistema.

Dopo molti Stati, anche lo Stato del Vaticano e il Clero intero si sta attivando per avvertire che così, la nostra amata terra non potrà sopravvivere.

Forse i tanti delinquenti menefreghisti che guardano solo alle  proprie tasche, maggiori inquinatori della nostra vita, se ne fregheranno del Castigo Divino, ma almeno i ragazzi che fanno Catechismo, sapranno fin da piccoli, che inquinare è peccato.

                                                                                         Emanuele Bolla