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Anaglifi, sapete cosa sono?
Anaglifi retroilluminati di Raffaele Alecci. Questo progetto si propone di valorizzare antiche testimonianze della storia della fotografia attraverso la tecnologia attuale.
Descrizione del progetto
Progetto in mostra a Spazio Concrete per MFR19
Sono state scelte delle vecchie stereoscopie su lastre di vetro scattate agli inizi del Novecento nelle colonie africane, ideando un metodo per renderle leggibili senza l’uso degli antichi visori stereoscopici e rendendo loro una maggiore profondità tridimensionale.
Con la stereoscopia il soggetto è ripreso infatti in due immagini simili e parallele, da guardare appunto attraverso piccoli visori.
L'anaglifo è un sistema per fondere le due immagini stereoscopiche in una unica rappresentazione, visibile con appositi occhiali dotati di filtri di colore complementare (ciano e rosso).
Le lastre storiche sono state quindi scansionate digitalmente per ricavarne degli anaglifi.
Per aumentarne l'effetto di profondità, gli anaglifi sono stati stampati su un supporto traslucido in modo da poter essere retroilluminati. Particolare attenzione è stata posta nel garantire un'illuminazione diffusa e perfettamente distribuita su tutta la superficie del supporto e pertanto è stata ideata e costruita una cornice apposita funzionante a led.
Il risultato è un'immagine tridimensionale di grande formato (36x36 cm) visibile con semplici occhialini 3d.
Questo ibrido vuole rendere una nuova veste a queste immagini d'epoca e fornire un contributo tecnologico all'immaginazione che c'era dietro la loro produzione.