Elisa ocomediavolosichiama

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Ancora a proposito della Luna, dove non tutti gli uomini sono sbarcati ...

2019-10-07 08:20:56

Vorrei precisare che io sono assolutamente favorevole al progresso, a guardare sempre avanti e oltre, "all'esplorazione di nuovi mondi e di nuove civiltá, fino ad arrivare lá dove nessun uomo è mai giunto prima..." (ok, e sono anche una fan di Star Trek 😊). Ma ...

Il 12 settembre 1962 John Fitzgerald Kennedy, da poco Presidente degli Stati Uniti d’America, tenne un discorso diventato celeberrimo, nel quale annunciava e motivava l’ambizioso obiettivo di portare un astronauta americano sulla Luna (e di riportarlo sullla Terra sano e salvo!) entro la fine del decennio.


Il suo discorso è rimasto nella menoria per la sua retorica, indubbiamente, ma anche per i suoi toni accorati e vibranti, grazie all'indiscusso carisma dell'oratore, intenso e appassionato.


Per ben 33 minuti Kennedy parla usando la prima persona plurale: "noi".
Intende "noi americani", certo, ma dato il carattere epico ed epocale della sfida che lancia, puó tranquillamente estendersi a "noi esseri umani".



Vi propongo parte del testo tradotto in italiano. 

Dopo averlo letto, conoscendo quindi a grandi linee il contenuto del discorso,  vi invito a guardare la sintesi che ne fa il video qui sotto.


" Abbiamo iniziato questo viaggio verso nuovi orizzonti perché vi sono nuove conoscenze da conquistare e nuovi diritti da ottenere, perché vengano ottenuti e possano servire per il progresso di tutti. […] 


Abbiamo deciso di andare sulla Luna.

Abbiamo deciso di andare sulla Luna in questo decennio e di impegnarci anche in altre imprese; non perché sono facili, ma perché sono difficili, perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare e di mettere alla prova il meglio delle nostre energie e delle nostre capacità, perché accettiamo di buon grado questa sfida, non abbiamo intenzione di rimandarla e siamo determinati a vincerla, insieme a tutte le altre.


Lo spazio può essere esplorato e dominato senza alimentare fuochi di guerra, senza ripetere gli errori che l’uomo ha commesso nell’estendere il suo controllo sul pianeta sul quale ci troviamo. 

Ad oggi, lo spazio non ha ancora visto alcuna contesa, alcun pregiudizo […] 


La sua conquista merita il meglio di tutta l’umanità e questa occasione di cooperazione pacifica potrebbe non ripresentarsi mai più. "

Un discorso bellissimo.

Appassionato, motivante, a tratti commovente, e pare invitare l'intero genere umano ad unire le forze nel sogno di una missione comune.


Giá, tutti insieme, tutti gli esseri umani...
... Proprio tutti ...?
Anche questi esseri unani qui nella foto ?

E uso questa foto in rappresentanza di altre migliaia possibili, altrettanto o piú drammatiche.



Certo, non è un'impresa facile risolvere i problemi rappresentati nella foto: fame, povertá, malattie, ignoranza, ingiustizia sociale, discriminazione, violenza...


Eh no, non è facile ...


Ma "Noi"...


... "Abbiamo deciso di andare sulla Luna non perché è facile, ma perché è difficile"....


Non riesco a togliermi dalla testa questa frase, per la sua potenza e per la passione e la determinazione con le quali la pronunció il Presidente Kennedy.


La ricordo bene, la ricordo sempre.


Non ricordo, invece, di aver mai sentito alcun Leader mondiale pronunciare con uguale enfasi e passione, e soprattutto con la stessa determinazione di passare dalle parole ai fatti,  una frase tipo : 


" Abbiamo deciso di portare acqua pulita in tutta l'Africa [un esempio banale, uno tra mille] non perché è facile, ma perché è difficile" ...



Ho 45 anni, considerando che l'aspettativa di vita per una donna in Italia è intorno agli 80 anni ... 

... Secondo voi sentiró mai una frase del genere?

Faró in tempo?

Verrà mai pronunciata?