Nasciamo con la luce dentro in noi, quella parte Divina, l’Essenza, il Vero Sé. Intorno a noi si forma un nastro, una pellicola di tipo cinematografico. La luce attraversa la pellicola è cosi, al di là della pellicola, si crea la nostra realtà.

Tale realtà però non è più la nostra essenza, la nostra luce pura, ma la proiezione di tutto ciò che si è registrato sulla pellicola. 

Si registrano tutti gli eventi, tutte le emozioni, piaceri e dispiaceri, i nostri vissuti. 

Le voci delle persone importanti, le nostre esperienze e quello che pensiamo su di esse, che diventano le nostre convinzioni e convenzioni, i nostri schemi comportamentali.

 Immagino la vita degli altri come una città: quando mi invitano a visitarla, passeggio con loro «in punta di piedi». Il mio compito è aiutare a vedere le fontane di vita che sono in loro, aiuto le persone a capire quali sono le sorgenti bloccate. La domanda più importante che faccio è:  

Vuoi guarire o vuoi sentirti sollevato, consolato?

Quello che sto dando è un’informazione per ispirare a riflettere e a interiorizzare alcune conoscenze: crearle individualmente, viverle, meditarle, comprenderle, sperimentarle.

L’informazione non è una verità, è un sapere che può trasformarsi in verità attraverso la fiducia.