Teresa Dambrosio

Founder Executive

IL BAMBINO E LA CADUTA DEI DENTI

2019-05-23 18:50:14

La capacità di elaborare un pensiero astratto secondo R.STEINER, è un elemento guida all'inizio dell'età scolare.

LA CADUTA DEI DENTI

C'è un momento che, per la medicina antroposofica, ( R.Steiner) scandisce il passaggio tra il bambino piccolo ed il bambino pronto ad affrontare una realtà scolare: la caduta dei denti.


Allo stato di passaggio dalla prima alla seconda dentizione, non viene, in genere, data importanza nè dal punto di vista medico nè pedagogico.

Tuttavia è un momento assolutamente unico nella vita umana: nessuna tappa dello sviluppo porta ad una mutazione così radicale, ad una vera e propria sostituzione.


In realtà, dietro questo fatto, sta qualcosa di ben più vasta portata: le forze di crescita hanno terminato il loro compito di formare lo smalto, l'unica sostanza dell'organismo che non è in grado di rigenerarsi e diventano, dunque, disponibili ad un nuovo compito: organizzare l'attività pensante.


Ciò avviene con una modalità ben precisa.

L'attività di percezione, dopo la nascita, è caratterizzata dal fatto che il bambino si rapporta con il mondo esclusivamente in termini di osservazione oggettiva: il mondo è ciò che lui vede, sente, tocca e così di seguito.

Successivamente, la percezione non è più soltanto oggettivazione della realtà del mondo esterno ma quest'ultimo assume esso stesso una vita, si anima.



Nasce una nuova forma di percezione, definita fisiognomica, che consente una sorta di dialogo tra il bambino ed il mondo.

Questo è un momento di particolare importanza perchè presenta la base dello sviluppo ulteriore della fantasia.

Un terzo momento è caratterizzato dal fatto che la percezione diventa locativa, legata, cioè, all'oggetto percepito che mantiene un carattere di realtà esclusivamente fino a che il bambino c'è l'ha sotto gli occhi.


Ad esempio, nel momento in cui il bambino urta contro un mobile, è sufficiente portarlo fuori dalla stanza per farlo smettere di piangere e sarà rassicurato dal fatto che la mamma o il papà, picchia il mobile dicendo " brutto e cattivo".

Vi è mai capitato?

Questo processo si svolge nel corso dei primi due anni e mezzo di vita.

Per suo tramite, si sono gettate le basi necessarie per l'astrazione del pensiero.


Da questo momento in poi la percezione deve essere solo continuamente esercitata attraverso la ripetizione, attraverso attività ritmicizzate al massimo, così che il pensiero venga stimolato ad alimentare sempre più il ricordo a scapito della percezione stessa.


Il bambino forma i suoi primi ricordi grazie ad una scrupolosa ripetizione.


Per questo sono tanto importanti i RITMI ( ve ne ho già parlato in un precedente articolo) e la ripetizione.

Un esempio pratico: la lettura, anzi sarebbe meglio il racconto di una fiaba, almeno per due/quattro settimane.

Ma anche di questo ve ne parlerò in un prossimo articolo.

Vi ringrazio per l'attenzione, aspetto sempre vs. commenti e feedback.

Buona serata.