Giacomo Di Gangi

C'è un'antica mulattiera nascosta nella macchia mediterranea delle Cinque Terre e conduce a Monesteroli, un minuscolo villaggio a picco sulla scogliera, incastonato tra Riomaggiore e Portovenere. Monesteroli è un luogo fuori dal tempo, un vecchio agglomerato di case dove il tempo sembra essersi fermato, caratterizzato da una ripida scalinata che vale la pena percorrere almeno una volta: 1200 gradini che conducono fino al paradiso, un paradiso fatto di casette cincondate dall'azzurro del mare da un lato e dal verde della natura dall’altro. Al termine della scalinata, attraversato un sentiero nella scogliera, vi potrete concedere un tuffo nell’acqua cristallina di una spiaggia nascosta da un grande isolotto di roccia che la protegge a pochi metri dalla riva. Consigli: il modo più rapido per raggiungere Monesteroli è arrivare in auto a Campiglia. Occorre prendere il sentiero 535 che arriva a Fossola: da qui si scende verso il bosco passando per la fontana di Nozzano per poi seguire le indicazioni per Monesteroli; poco più avanti vi troverete di fronte alla incredibile scalinata. Il percorso non è impegnativo (almeno durante la discesa! 😜) e la durata è di circa 3 ore, compreso il ritorno.

Giacomo Di Gangi

La magia dell’estate.. Pietra Ligure al tramonto: acqua cristallina e calda come una carezza al cuore!

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Giacomo Di Gangi

L'anno scorso ho visitato il Trentino Alto Adige. Una delle esperienze che più mi è rimasta nel cuore di quella vacanza fu la visita del lago di Carezza, che si trova nella valle altoatesina nota come Val d’Ega, più precisamente nel comune di Nova Levante a 1534m slm, in provincia di Bolzano (Alto Adige). Per raggiungerlo occorre percorrere la strada statale 241 (strada statale della Val d’Ega), che d’estate è notevolmente trafficata e porta in Val di Fassa attraversando il passo di Costalunga, il quale è situato praticamente in corrispondenza del lago. Il lago di Carezza è uno dei più belli delle Dolomiti: tutto attorno ci sono splendidi boschi di abeti e nelle sue acque cristalline si specchia il massiccio del Latemar, che dà all’ambiente circostante un tocco di magia. Suggerimento: la sera prima non fate baldoria, svegliatevi all'alba fate una di quelle super colazioni come sanno fare lì, e preparatevi per un'escursione mattutina. Ricordo ancora il silenzio del luogo che, tutto d'un tratto verso le 9, è stato rotto da una quasi organizzata invasione di bus pieni di turisti e code di macchine lungo la strada: giusto in tempo per andarmene e aver goduto del suono degli animali e dei passi sull'erba appesantita dalla rugiada..

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