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STORIA D'ITALIA

2020-04-16 10:03:18

Articolo dove affronteremo le conseguenze della caduta della monarchia e del periodo di guerre tra il 509 aC-354aC.

ROMA REPUBBLICANA

Nel 509 aC la monarchia a Roma finisce con la cacciata dei Tarquini e la conseguente caduta del sistema politico basato sulla monarchia.

Nel periodo successivo non è chiaro come siano nate alcune figure istituzionali (esempio: i consoli) ma sappiamo che il Senato diventò il centro della vita politica, ponendo nelle mani del patriziato tutte le decisioni.

L'esercito romano in questo momento era formato sul censo delle singole persone e quindi potevano parteciparvi solo coloro che avevano la possibilità di acquistare un'armatura con relativo armamento, aggiungendo potere decisionale a coloro che potevano partecipare alle guerre e arricchirsi.

Quindi le guerre contro i popoli italici saranno necessarie , oltre che per necessità economica,  per portare nuovi schiavi e acquisire pezzi di terra per la sussistenza della città.

Tuttavia la mancanza di una figura forte ha fatto diventare quest'ultima una preda per il popolo etrusco che non voleva mollare il controllo su Roma e quindi a tutti i suoi traffici commerciali.

LE GUERRE NEL LAZIO

L'episodio che apre le danze ai conflitti nel Lazio è l'occupazione di Roma da parte di Porsenna, Re di Chiusi, che voleva affermare la sua influenza su tutto il Lazio.

Nel 506aC però avvenne la sconfitta di Porsenna che, oltre a sottolineare la mentalità romana, è un chiaro segno dei limiti del sistema etrusco.

Comunque gli Etruschi continuarono a subire perdine anche via mare con gli attacchi dei greci e con la perdita di Cuma nel 474aC.

Seppur di nuovo libera, Roma finì nel mirino dei questa Lega Latina che, sfruttando la sua debolezza, voleva rioccuparla.

Lo scontro decisivo avvenne nel 496aC sul lago Regillo dove abbiamo la sconfitta della Lega da parte dei Romani e i Dioscuri.

Roma e la Lega stabilirono una pace duratura e un'alleanza militare che garantiva ai cittadini comuni diritti e anche dei trattati con le singole città, cosa che gli tornò utile quando questo foedus si sciolse.

Altro alleato dei Romani furono gli Ernici che volevano la protezione di Roma contro Equi e Volschi, popolazioni del Lazio meridionale.

Siamo nel V sec aC e questi ultimi riuscirono ad occupare territori costieri nel Lazio mentre Roma era impegnata contro i Sabini.

La questione coi Sabini fu abbastanza inusuale perché si risolse con una integrazione e una pacificazione tra i due popoli.

Sul fronte sud invece Roma otterrà una vittoria schiacciante solo nella metà del secolo.

Così, con l'aiuto dei Latini ed Ernici, Roma riuscì a respingerli e giunse ad una pace nel 396 aC.

A nord invece Roma si preparava a competere con la potente Veio per il controllo delle saline alla foce del Tevere e quindi per assicurarsi i vantaggi economici  della zona.

GALLI, ETRUSCHI E IL SACCO DI ROMA

Il primo conflitto lo abbiamo tra il 483-474 quando Roma cercò di occupare la città di Veio e di Fidenae.

Il piano però portò ad un nulla di fatto, segnando una battuta d'arresto nelle conquiste romane.

Solo nel secondo conflitto essi riusciranno a piegare Fidenae e quindi a concentrarsi totalmente sulla città di Veio, ceh comunque resistette.

Il terzo conflitto invece lo abbiamo, oltre che contro la città etrusca, ai danni di Capena e Falerii.

Questo lungo periodo di guerre introdusse nel sistema militare romano anche l'uso del salario per sopperire ai danni economici dovuti alla loro mancanza.

Con Furio Camillo, leggendaria figura,  abbiamo la distruzione di Veio, l'aggregazione di quattro nuove tribù alla città di Roma e la suddivisione delle terre in 7 iugera e non più 2.


Tuttavia nel 390 aC abbiamo la prima grande sconfitta di Roma che fu saccheggiata dai Galli, mercenari scesi in Italia al soldo degli Etruschi.

Secondo la tradizione è passata alla Storia la questione del riscatto della città e delle dure parole di Furio Camillo che, dopo aver aizzato nuovamente i romani, li condusse nuovamente in guerra, portando i Galli alla ritirata.

Questa umiliazione portò però alla ribellione di diversi popoli attorno a Roma, creando un fronte composto da varie colonie latine, Equi, Volsci, Enrici e città etrusche.

Roma si risollevò molto velocemente da questa situazione e, grazie alle nuove ricchezze dovute alla conquista di Veio, costruì nuove mura.

Nel 358 aC sconfisse gli Ernici e ciò portò anche alla pace con la Lega Latina.

Successivamente toccò anche ai Volsci e ancora agli Ernici.

Nel 354aC invece abbiamo una strana alleanza con i Sanniti e la sconfitta della coalizione anti-romana delle città etrusche.

In questa maniera Roma si riaffermò sulle terre circostanti espandendosi nel Lazio e divenendo egemone.