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I REGNI ELLENISTICI

2020-03-14 23:47:12

Dalla Battaglia di Ipso ai Romani, spiegando le varie dinastie che governarono i grandi regni Ellenistici.

LA DIFFICOLTOSA CONVIVENZA

Dopo la vittoria nella battaglia di Ipso, i tre grandi regni ellenistici ormai si spartivano il vecchio impero macedone.

L'equilibrio tra i Diadochi venne basato su una fitta rete di matrimoni combinati.

Tuttavia, alcune zone, affrontarono alcuni momenti di instabilità come per esempio la Macedonia lla morte di Cassandro.

I suoi figli, legittimi successori, si scontrarono i lotte continue fino alla loro totale scomparsa e lasciando libero il trono.

Fu Demetrio nel 294 a farsi riconoscere come Re ma affrontando contendenti come Pirro e Lisimaco.

Alcune politiche però attirarono le ire di Lisimaco e Pirro che, assieme a Seleuco e Tolomeo, lo constrinsero alla battaglia.

Demetrio venne sconfitto a Brea nel 289 e finirà la sua vita in esilio nel 286.

Questa spirale di guerre continuò fino alla battaglia di Curupedio nel 281 dove Seleuco e Lisimaco si scontrarono.

Seleuco vinse e, complice la morte di Tolomeo, era il Diadoco più vicino al potere assoluto.

Questo però non si concretizzò in quanto venne assassinato da Tolomeo Cerauno, figlio di Tolomeo.


Tutte queste costanti guerre avevano ridotto le vecchie province in tre macro zone:

-Egitto, guidata da Tolomeo II e dalla sua dinastia;

-Siria, guidata da Antioco I e dalla sua dinastia;

-Macedonia, guidata da Tolomeo Cerauno ma senza una dinastia capace di creare una stabile successione;


Così la Macedonia tornò ad essere una terra ambita dai sovrani vicini come Pirro o Antigono Gonata.

L'arrivo dei Celti provocò la morte di T.Cerauno contribuendo alla destibilazione della intera area.

La Grecia si salvò e l'Asia non fu invasa ma si scatenò una guerra per il trono.

A spuntarla fu A.Gonata che prevalse sui suoi nemici, grazie anche alla morta di Pirro ad Argo nel 272.

LE VARIE DINASTIE

MACEDONIA E GLI ANTIGONIDI

A.Gonata fu travolto dai problemi greci e dai fronti antimacedoni che si formavano a Sparta e ad Atene(ovviamente dietro c'era Tolomeo II).

La guerra cremonidea la vinse Gonata e gli permise di stabilizzare il suo potere.

Inoltre riuscì a contrattaccare grazie all'alleanza con Rodi e la Siria.

Trovandosi all'angolo, Tolomeo II venne sconfitto ed accettò di lasciare l'Egeo ai macedoni.

Ovviamente la potenza di Gonata iniziò ad infastidire Antioco I che decise di allearsi con Tolomeo.

Si creò così una nuova ondata antimacedone e a diverse ribellioni.

Da questa situazione caotica però prevalse la figura di Arato, capace di prendere Corinto nel 243.

La situazione peggiorò per i macedoni che persero anche la flotta.

Nel 239 morì A.Gonata e lasciò la Macedonia allo sbando.

Suo figlio Demetrio II, nonostante la situazione drammatica, riuscì a sconfiggere Arato, indebolendo molto il fronte antimacedone.

Il suo regno comunque finirà nel 229 qunado perì in guerra contro i Dardani.


Il suo successore Filippo però era ancora troppo giovane e al suo posto venne eletto Antigono Dosone.

Drammatica la situazione nel Peloponneso e nel Pireo.

Lega Achea e Atene erano ormai indipendenti dal regnante macedone, alleandosi con Tolomeo III ed Arato ma la rinascita di Sparta ha fatto paura agli acheai.

Questa paura è dovuta alla politica di Agide IV e Cleomene III, i quali hanno fatto risollevare la città peloponnesiaca da una grave crisi.

Infatti la città era diventata povera ed economicamente sucube di poche persone.

Tuttavia Cleomene riuscì a ridistribuire le terre, permettendo la rinascita cittadina.

Addirittura portò Sparta ad espandersi di nuovo e sconfiggendo Arato.

Questo portò los tesso Arato ad abbandonare la alleanza antimacedone e ad allearsi a Dosone.

Con la ripresa di Corinto, Dosone si riportò in maniera prepotente in Grecia.

In poco tempo riuscì ad occupare Sparta ed a sottometterla, inserendola nella Lega Egion.

Con questo periodo di guerre, la Grecia ne uscì praticamente sottomessa mentre la Macedonia rinforzata.


EGITTO E I LAGIDI

Questa regione è rimasta, da Tolomeo I, sempre fedele alla casata dei Lagidi.

La sua conformazione sociale e politica ha permesso una salda guida per molte generazioni.

Tolomeo e Seleuco, dopo Ipso, avevano avuto dei momenti di tensione riguardo ai territori della attuale Siria.

L'Egitto tenterà sempre di insidiarsi in queste zone grazie a rivolte o a guerre.


La prima è avvenuta nel 274-271 che vide Tolomeo II scontrarsi ad Antioco I per estendere la propria egemonia nel Mediterraneo Orientale.

Ad uscirne vincitore fu l'egiziano ma quest'ultima durò poco perchè Antioco II riaprì le ostilità appena salito al trono nel 261.

Nella seconda battaglia fu il siriano a vincere, strappando nuovamente le terre perdute.

Dopo questo susseguirsi di conflitti, abbiamo un matrimonio utile alla riapacificazione delle due dinastie.

Antioco II sposò Berenice, figlia di Tolomeo II, ponendo le basi per una unione politica.

Nel 246 però ci fu uno stravolgimento totale, entrambi i sovrani muoiono e lasciano i troni vuoti.


Se Tolomeo III prenderà le redini dell'Egitto, nella provincia orientale la situazione non è facile.

Seleuco II fece assassinare Berenice su ordine di Laodice, prima moglie del defunto Antioco II.

Scoppiò nuovamente la guerra ma la potenza egizia era incontrastabile per Seleuco II che firmò la resa dopo l'incursione nemica nel cuore dalla Mesopotamia.

Abbiamo in questo periodo la massima espansione dell'Egitto dei Tolomei.

Questo splendore durò fino al 221, culminato dalla morte del sovrano.


A sostituirlo toccò Tolomeo IV che riuscì a vincere nuovamente sui siriani guidati da Antioco III ma facendo un fatale errore.

Egli, per fronteggiare la nuova potenza seleucide, dovette inglobare nella società, quindi nell'esercito, le tribù indigene.

Questo portò ad un vantaggio militare ma porterà anche allo scoppio di una violenta ribellione che destabilizzerà l'intero Egitto.


Questo indebolimento causerà a Tolomeo V la sconfitta, quasi definitiva, contro Antioco III nel 202.

L'ultima, e sesta guerra, fu risolta da un diplomatico romano.

SIRIA E I SELEUCIDI

Dal 293 le satrapie orientali vennero assegnate alla dinastia seleucide.

Il primo sovrano fu Antioco I (il padre Seleuco non lo contiamo in questa lista ma lui salì al trono nel 305) e dovette affrontare i primi problemi di uno stato troppo grande e con costanti ribellioni.

La prima secessione fu del Regno di Pergamo, guidato da Eumene I nel 263 mentre la Britinia si separò nel 280 con il Re Zipete.

Troviamo poi la Lega del Nord (alleanza formata da Bisanzio, Calcedone e Eraclea Pontica) alleata con Mitridate III che formava il Regno del Ponto, indipendente dal 302.


Antioco II invece riuscì a proteggere il regno dalle sopracitate guerre contro gli egiziani ma dovette comunque pagare un prezzo.

Infatti la Cappadocia, sotto il regnante Ariarate III, e la Partia, sotto il sovrano Arsace I, divennero indipendenti.


Poi abbiamo Seleuco II, sovrano che verrà pesantemente sconfitto e che dovrà cedere molti territori a Tolomeo III.

Il suo regno non fu molto fortunato in quanto, oltre alla pesante sconfitta appena citata, abbiamo la separazione del satrapo Diodoto che strappò al regno seleucide le province della Battriana e della Sogdiana.

Nel 226 morì Seleuco II lasciano al figlio Seleuco III il trono.


Tuttavia egli governò solo tre anni prima di cedere il titolo ad Antioco III, ultimo vero sovrano che contribuì alla rinascita seleucide.