Dr.ssa Napolitano

Adolescenti: istruzioni per l'uso.

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Adolescenti: istruzioni per l'uso.

Genitori ipercritici

2022-01-10 16:51:40

Perché molti genitori criticano costantemente i figli

Il criticismo genitoriale è caratterizzato da un ricorso ripetitivo e pervasivo al rimprovero.

Si manifesta con frequenti commenti critici sostenuti anche da tono severo o perentorio; si esprime per mezzo di espressioni di disapprovazione, di sentimento, rifiuto e svalutazione del rimproverato (ad esempio, “Possibile che sbagli sempre?”, “Vergognati per quel che hai fatto!”).



L’amore manifestato dai genitori è condizionato alla performance del ragazzo e le approvazioni sono inconsistenti; così succede che questo non si senta mai soddisfatto perché il suo comportamento non è mai abbastanza corretto per guadagnare l’approvazione dei genitori e attua uno sforzo continuo per ottenerla.

La conseguenza? L'autostima viene letteralmente uccisa dando origine a sensi di colpa per cose mai realmente commesse e una ricerca costante dell'approvazione degli altri per sentirsi davvero "qualcuno"; davvero apprezzato.

Ricerca che va aldilà dell'ambito genitoriale visto che, qui, ogni tentativo è vano.

Gli effetti che produce il criticismo genitoriale

Questo tipo di comunicazione “inferiorizzante” è un potente strumento di controllo del comportamento dell’altro che lo fa sentire dipendente e quindi bisognoso di approvazione.

Questo atteggiamento aumenta dunque l’autostima del rimproveratore che recupera potere nella relazione.

Un livello elevato di criticismo genitoriale porta, l'adolescente, a un continuo bisogno di perfezionismo che genera, ovviamente, ansia e depressione visto che, come dico sempre, la perfezione no esiste su nessun fronte.


Una critica pervasiva dei genitori può portare a una vulnerabilità cognitiva per critiche fatte da altri. Inoltre i ragazzi possono imparare direttamente a relazionarsi con se stessi nello stesso modo critico che i genitori hanno utilizzato per riferirsi a loro 


Molte sono le ripercussioni sui ragazzi: c'è chi sviluppa degli atteggiamenti ossessivo compulsivi: chi sviluppa una fortissima autocriticità; chi invece dipendenze da cibo.


Perfezionismo e bassa autostima sono considerate fra le maggiori credenze cognitive disfunzionali dei disturbi alimentari.

I soggetti rimuginano sul non essere abbastanza competenti e adatti alle richieste della vita. La valutazione del sé tende ad essere basata sulla forma corporea e sul peso, temendo conseguenze negative nei rapporti interpersonali, come il biasimo o il disprezzo di genitori e coetanei

Le critiche continue non consentono di sperimentare, mettersi in gioco, esplorare il mondo alla ricerca di soluzioni personali che incrementino l’autostima e il senso di autoefficacia. 



Criticismo genitoriale e perfezionismo

Avere avuto genitori criticisti determina una maggiore intolleranza all’errore che porta ad essere perfezionisti; criticismo genitoriale e perfezionismo sono due concetti fortemente collegati. 


Che fare allora?

Il compito primo dei genitori è dare il buon esempio e cercare di stimolare giorno dopo giorno l'autostima dei ragazzi.

I genitori, quindi, devono imparare davvero a dialogare con i ragazzi, ad ascoltarli, a comprendere il loro linguaggio interiore.

E, in primis, non devono cercare di far sì che riescano a raggiungere gli obiettivi che voi adulti non siete riusciti a raggiungere in gioventù.

Il vostro compito è assecondare i loro sogni, i loro obiettivi, apprezzare e valorizzare i loro personali talenti e insegnar loro a dare tutto il loro meglio per realizzare tutto ciò che vogliono.

Se vi trovate in una situazione simile, che voi siate genitori o figli, potete contattarmi tramite il pulsante qui sotto






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by dr.ssa Maria Teresa Napolitano