Elvino Miali Psicoterapeuta

Percorsi per cambiare

Ti paragoni? Decidi di smettere!

2019-03-05 22:59:43

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23 Marzo 2017Crescita personaleNessun commento

Ti è mai capitato di essere paragonato a qualcuno che era più bravo, più bello, più intelligente di te? Oppure pensi di valere solo se hai la macchina più bella degli altri, o lo stipendio più alto degli altri?

Il classico esempio che mi piace fare è tratto dal film di Massimo Troisi Ricomincio da tre: lui racconta che quando era piccolo suo padre lo paragonava sempre al vicino di casa che era più bravo a scuola e sapeva la storia, la geografia, l’aritmetica, l’italiano e sunava pure ‘o pianoforte, ma era nu mostro, proprio a me doveva capitare un bambino così?!
Sia pur fatti con le buone intenzioni, questi paragoni hanno l’effetto contrario, possono far venite voglia di rinunciare alla sfida così se non ci riesco è perché non ci ho provato, non perché non sono capace e quindi nella vita rischi di volare basso per paura di non cadere.
Esistono due teorie per quanto riguarda l’approccio ai risultati nella vita:

C’è chi sostiene che l’importante è il numero di vittorie che riesci a conseguireE c’è chi dice “no, l’importante è fare del proprio meglio, le vittorie arriveranno di conseguenza”.“Sì – mi dirai – ma questa storia funziona davvero o sono solo teorie?”. Te lo spiego.
John Wooden è stato un allenatore di successo negli Stati Uniti negli anni ’70, un bravissimo coach di pallacanestro ed è stato anche un esempio e ha fatto storia per quanto riguarda la mentalità che trasferiva ai suoi giocatori. Egli insisteva sul fatto che non doveva essere importante la vittoria a tutti i costi, quanto piuttosto dare il massimo momento per momento; lui pretendeva che i suoi giocatori dessero il massimo che potevano di volta in volta.
Non ti preoccupare della vittoria perché se hai dato il massimo potrai uscire a testa alta e prenderti anche gli applausi. Ebbene, lui con questa logica ha vinto ben 10 campionati di calci a livello di College degli Stati Uniti in 20 anni. Questo dimostra che se dai il massimo, l‘importanza della vittoria viene dopo, è solo una conseguenza del fatto che hai fatto del tuo meglio.

Tre consigli, allora, per rendere al massimo senza essere ossessionati dalla vittoria:

Accetta qualunque risultato, se non è soddisfacente vuol dire che in quel momento non potevi fare di meglio date le tue capacità, date le tue risorse a disposizione, date le circostanze ambientali, qualunque esse siano; impara dall’esperienza per fare meglio la prossima volta.Paragonati solo con te stesso, lascia perder ei paragoni con gli altri, cerca di migliorare i tuoi risultati precedenti e fai del tuo meglioNoi facciamo sempre del nostro meglio, non può essere altrimenti, nella vita accadono le cose che devono accadere, lascia fruire l’attaccamento al risultato a tutti i costi e vedrai che l’ansia da prestazione sparirà e sarai in pace e sereno con te stesso.Il vero successo non consiste nell’arrivare prima degli altri, ma nella persona che diventi grazie all’impegno che ci metti nel migliorarti costantemente.
Spero che questo video ti sia di aiuto per la tua crescita personale e, naturalmente, goditi il percorso.

 

Ma non avevi detto di non paragonarsi? 

Ah, si ma non ho resistito! Proprio mentre cercavo su Google il mio articolo sono comparso a fianco al grande Montemagno... è ironia della sorte entrambi i video durano 3.34! 

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