Allievi innamorati del proprio strumento
Immagina di sentir dire dai tuoi allievi che sei il miglior insegnante al mondo.
Un aggettivo vale più di mille parole per rafforzare la propria autostima professionale. In questo articolo vengono messe in evidenza le caratteristiche di un “buon docente”, evidenziate da allievi di musica intervistati alla fine di un mio corso.
Il docente di strumento come miglior alleato dell’allievo
L’aspirazione di tutti i docenti che amano il proprio lavoro è quello di entrare in sintonia con il proprio allievo, di non fallire nel conseguimento degli obiettivi preposti e di sentirsi, in sintesi, gratificato dagli apprezzamenti dei propri alunni.
Ogni docente di strumento deve sapersi interrogare sul tipo di rapporto che ha costruito con il suo allievo e sapere analizzare tutte le dinamiche che si instaurano, lezione dopo lezione. D’altro canto un insegnante di musica è innanzitutto un musicista. Il suo percorso formativo gli ha consentito di assimilare competenze analitiche e di affinare le abilità percettive e di ascolto. E proprio per la specificità della sua formazione, non può prescindere dal porgere l’orecchio per ascoltare i suoni che escono da un sé in formazione, un sé che va guidato accompagnandolo nel percorso di crescita che avviene proprio attraverso i suoni.
Di seguito, vengono riportate alcune risposte date da allievi di conservatorio a cui è stata somministrata un’intervista sulle caratteristiche che deve avere un buon docente.
Cosa connota un docente come "un buon docente" e quali sono le caratteristiche che deve avere un “buon docente”?
Dario: L’interesse che riesce a suscitare nei propri allievi.
Marco: “Un buon docente” è colui che abbraccia diverse qualità: conoscenza della propria materia, capacità e voglia di spaziare oltre il libro di testo, disponibilità al dialogo ed essere dotato di alto valore umano!
Diana: Suscitare interesse. Deve avere umiltà e ricordarsi che è stato prima allievo e poi docente.
Giovanna: Preparazione completa e globale riguardo le materie insegnate. Un buon docente deve aggiornarsi continuamente; deve possedere una buona sintassi per esprimere i punti caratterizzanti degli argomenti di cui si sta occupando, in modo che vengano focalizzati e messi in risalto nel miglior modo possibile dalla classe, rendendo così le nozioni impartite (e magari più ostiche) accessibili e comprensibili a tutti gli allievi. Deve saper creare curiosità attorno all’argomento e motivare alla ricerca del miglior metodo per approfondire il proprio apprendimento.
Angelica: Colui che manipola bene il suo sapere e tiene alta l’attenzione degli studenti
Massimo: deve avere chiaro il programma della lezione possibilmente schematizzando, dando un orientamento agli argomenti della lezione; riduzione al minimo di intercalari e di pause durante la spiegazione; assenza di inflessioni dialettali / provincialismi nella lingua; deve avere chiaro il fine di ogni lezione e il mezzo deve essere la sua esposizione, i suoi esempi, i suoi collegamenti multidisciplinari, i ragionamenti, la curiosità, l'obiettività. Deve destare sicurezza, autorevolezza, avere il controllo della propria persona quando spiega.
Gabriel: Dimostrare disponibilità al colloquio, all’interazione, trasmettendo la sensazione di aver lavorato bene insieme in un’atmosfera serena, che non solo consentirà di mettere bene a fuoco ciò che si è studiato, ma avrà anche il vantaggio di una maggiore possibilità di poter essere ben ferrati nel proprio campo e, quindi, di proseguire la strada intrapresa, compiendo gli studi fino in fondo.
Francesca: Un buon docente ti porge il sapere come un dono, ma ti mette nelle condizioni di scoprire i tuoi doni. Ti “accende” e tu hai l’obbligo di bruciare di passione per ciò che fai.
Ascoltare vuol dire ciò che l’altro non dice
(Carl Rogers)
Analizzando quanto espresso dagli allievi emerge chiaro quanto sia importante saper ascoltare, mettere il discente nelle condizioni di sentirsi guidato e non giudicato, di sentirsi, quindi, motivato a perseguire il suo obiettivo. In un altro lavoro ho analizzato le caratteristiche di ogni allievo, focalizzando l’attenzione sulle strategie adottate da ciascuno durante il proprio percorso di studi e messe in atto in seguito all’atteggiamento del proprio docente. Intendo, quindi, offrire utili consigli a chi si approccia all’insegnamento di uno strumento, ottenendo però scarsi risultati.