☀️ Davide Perpignano

Sai cos'è il PERMISSION MARKETING?

2019-11-20 08:29:34

In questo articolo spiego velocememente le differenza tra interruption marketing e permission marketing. Leggi tutto...

Quali sono le differenze tra interruption marketing e permission marketing?


Prima di cominciare voglio specificare che marketing non è sinonimo di pubblicità, in questo articolo vengono spesso accostati ma non si intende che marketing e pubbilicità siano la stessa cosa.


come già si può intuire dal nome interruption marketing è prevalentemente pubblicità di interruzione. Cioè tutte quelle tipologie di pubblicità dalle quali siamo bombardati quotidianamente.


Come:

  • Spot Tv/radio
  • Pop up 
  • Banner
  • Chiamate a freddo 
  • Spam


Si definiscono interruption marketing (pubblicità d'interruzione), proprio perchè vanno ad interrompere l'utente mentre stà facendo altro. Hanno quindi una natura unidirezionale.


Insomma quello che potremmo definire pubblicità bombardamento.


Un  chiaro esempio,  mentre stiamo guardando in Tv  la nostra trasmissione preferita e ad un tratto vieniamo interrotti (chiaramente durante i momenti più interessanti e di maggiore attenzione) da una serie di passaggi pubblicitari.


In questo genere di pubblicità l'azienda cerca di intercettare il potenziale cliente, bombardandolo con i medesimi contenuti. In poche parole l'azienda rincorre le persone per cercare di ottenere la loro attenzione senza portare valore.


Permission Marketing

Nell'anno 2000 Seth Godin (notissimo marketer americano) scrisse un libro proprio intitolato permission marketing dando origine anche a questa nuova terminologia.


La differenza principale del permission marketing è il fatto di essere per natura interattivo. L'azienda propone il contenuto e sono gli utenti a "caccia di informazioni" che si avvicinano al contenuto, quindi sono sempre gli utenti che decidono se prestare attenzione al contenuto, se interagire con esso oppure evitarlo.


In poche parole sono le persone che si avvicinano all'azienda. 


Il permission marketing al contrario di quello che definiamo interruption marketing (in realtà solo pubblicità in queso caso), porta valore.


L' utente che cerca infomazioni si avvicina all'azienda tramite contenuti utili.


  • Articolo di Blog
  • SEO
  • PPC
  • Newsletter (alle quali si è iscritto volontariamente)
  • Video 

IL MODELLO AIDA


1. Attenzione

2. Interesse

3. Desiderio

4. Azione


La prima fase è riuscire a catturare l'attenzione dei potenziali clienti ( chiaramente la fase di identificazione del nostro cliente tipo và effettuata prima). Durante questa fase potranno servire un determinato tipo di contentuti, generalmente micro contenuti che servono ad incuriosire e fare interessare l'utente.


Dopo aver ottenuto l'attenzione dell'utente, dovremo riuscire ad interessarlo tramite qualche contenuto più specifico che possa far approfondire e faccia capire meglio cosa facciamo e cosa proponiamo.


La terza fase è riuscire a far nascere il desiderio di far avvicinare il nostro potenziale cliente ai nostri prodotti/servizi. 


L' ultima fase è riuscire a far compiere un'azione specifica, come lasciare il contatto, iscriversi alla newsletter oppure far compiere un primo acquisto.


Per ogni fase, possono essere più indicati alcuni tipi di contenuti che contengono diversi tipi di informazioni.


L' inbound marketing potremmo definirlo un po' come l'evoluzione del permission marketing.


Le 4 fasi:


1. ATTRARRE


2. CONVERTIRE


3. CHIUDERE


4. FIDELIZZARE


Il concetto di inbound è strettamente legato all'utilizzo dei contenuti.


I contenuti sono indispensabile per poter dare valore ai nostri potenziali clienti e portare gli utenti ad interagire/conversare. Utilizzando quindi  gli strumenti descritti nel permission marketing.


Approfondirò magari in futuro con  un altro articolo le 4 fasi dell'inbound marketing... ;)


Per ora è tutto un caro saluto


Davide