Dario Paine, (artista e poeta di strada)

Arte & Intrattenimento

Vedere l'invisibile attraverso l'arte (viaggio sciamanico)

2018-10-29 16:36:18

Opera particolare, forse per gusti un Po' particolari, o forse no ma, al di là della bellezza e della bruttezza, si può creare un altro senso profondo di meraviglia, ma questo spetta ad ogni singolo osservatore.Ottenuta, quest'opera sempre con elementi di riciclo rinvenuti per strada ( io la chiamo operazione ecologica, ma c'è chi la chiama semplicemente spazzatura o mondezza).Opera composta con materiali misti (scatoletta di legno aperta, lana, bambolina di plastica, acrilico). dimensioni: 60x40. Titolo dell'opera: Gabbia famigliare.Questa è un'opera estremamente concettuale, portandomi alla luce ( come tutte le mie opere concettuali) ciò che emozionalmente e profondamente penso su determinati aspetti della  vita, ma in maniera poco individuale, anzi più pura e più universale.

Descrizione psicologico-analitica  dell'opera

 

I genitori spesso ci accompagnano nei primi anni della nostra vita, ci crescono , ci insegnano e ci educano, e noi in età adulta ereditiamo molti dei loro atteggiamenti, dei loro modi di fare e persino il loro modo di esprimersi e di pensare , per non parlare poi dell'eredità delle informazioni genetico-emozionali, a livello più profondo,  le quali condizionano, queste informazioni profonde, la vita a nostra insaputa, manipolando tutti i nostri atteggiamenti e le nostre azioni.
Essí, quest'opera l'ho intitolata proprio cosi: "Gabbia famigliare".  Ciò non perché i nostri genitori siano  in realtà una gabbia, ma perché ereditiamo certi atteggiamenti e certe caratteristiche genitoriali che, per la nostra unicità , e per ciò che siamo in realtà, limitano la nostra vita e il nostro modo di essere. Gli atteggiamenti acquisiti  dalla famiglia e anche dalla società, ci rendono la vita molto difficile, proprio perché noi siamo unici , e soprattutto nati con uno scopo diverso, gli uni dagli altri, per superare "il vecchio" e diventare "il nuovo". Di ciò ce ne rendiamo conto solamente essendo più consapevoli, altrimenti la nostra vita sarà sempre una costante limitazione con intense frustrazioni;  ribadisco che questo vale non solo per la nostra famiglia, ma anche per il posto in cui viviamo, per le persone che ci circondano e in qualche modo condizionano la nostra vita. Perché noi, effettivamente, abbiamo qualcosa che ci lega agli altri, nel bene e nel male, un filo invisibile che  tiene insieme noi e le nostre vite tutte. Quindi  per conquistare la nostra unicità dovremmo prima riconoscerla e porre delle azioni concrete affinché si manifesti in uno stato di benessere interiore, e di conseguenza esteriore.
Ritornando all'opera, la cassetta di legno rappresenta il posto in cui viviamo o siamo nati, la lana invece, rappresenta il calore della famiglia o della società, o per meglio dire, l'ambiente in cui siamo abituati a vivere, e da cui non vogliamo allontanarci, perché ci è familiare e ci dà sicurezza rimanere fermi , o  seguire il modo di pensare degli altri e non noi stessi o i nostri sogni. Invece i colori giallo-viola , come predisposti, rappresentano questo desiderio tormentato di andare oltre il conoscibile, ed infine la bambolina di plastica rappresenta la nostra persona, che vorrebbe scavalcare questa gabbia di lana ma non ha il coraggio, semplicemente per la troppa paura di finire in una valle oscura chiamata incertezza. Ma l'incertezza, ho paura, che sia il solo modo che dia certezza di vittoria. Quindi l'unica modo certo di realizzarsi è quello di superare le proprie paure e la paura stessa per godersi il viaggio della vita.

Dario  Mingione


 

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