danilo samuele folini

Consulente in affari immobiliari.

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La casa di Nietzsche A Sils Maria in Engadina dove ha incontrato Zarathustra

2018-12-23 19:31:47

“Mi sembra di aver trovato la terra promessa”.Le parole uscite dalla penna di Nietzsche dopo la sua prima visita in Engadina, non lasciano dubbi sul legame del tutto particolare creatosi tra il filosofo tedesco ed il paesaggio grigionese. “Eppure, ancor prima di metterci piede, Nietzsche scrisse che l’Engadina era inaccessibile a causa della massa di tedeschi e turisti basilesi”, indica Mirella Carbone, curatrice della “Casa Nietzsche”, l’abitazione che ospitò lo scrittore, ora trasformata in museo.“Il posto mi fa ribrezzo”, esclamò addirittura lo scrittore una volta giunto a St. Moritz. Due settimane bastarono però per cambiare idea. “L’aria e la natura lo hanno affascinato in poco tempo”, spiega Carbone. Al punto di affermare: “questo è il posto dove voglio morire”.L’Eden tra le vette grigionesi Nietzsche giunge per la prima volta in Engadina nell’estate del 1879.“Aveva sentito che la regione godeva di un clima secco e soleggiato, condizioni ideali per curare la sua malattia”, Nietzsche soffriva, da lunga data, di forti emicranie, con molta probabilità di carattere psicosomatico. Sapendosi sensibile agli effetti climatici, viaggia in varie regioni della Svizzera alla ricerca del clima ideale, invano.Nella località montana di Sils-Maria, assapora finalmente un certo benessere. “Qui mi trovo nel posto di gran lunga più confortevole della terra e provo un’interrotta tranquillità e nessuna pressione”, scrive in una lettera indirizzata alla sorella. La pressione, almeno a livello psicologico, Nietzsche se l’era lasciata alle spalle a Basilea, città nella quale aveva vissuto in precedenza per una decina d’anni. Dopo aver abbandonato l’università a causa del peggiorarsi del suo stato di salute, ed aver scoperto l’aria e la natura benefica di Sils-Maria, tra il 1883 ed il 1888 Nietzsche ritorna periodicamente nella piccola località grigionese incastonata nelle Alpi.“Fu affascinato dai contrasti della natura, con elementi tipicamente meridionali che si mischiavano a quelli prettamente alpini”.Durante le sue passeggiate lungo mulattiere e sentieri, addentrandosi nella foresta per chilometri, Nietzsche ritrova la propria fonte, l’ispirazione.E proprio sulle rive del lago di Silvaplana, in un luogo che descrive “a 6'000 piedi sul livello del mare, e molto più in alto al di sopra delle umane cose”, Nietzsche incontra… Zarathustra. “Così parlò Zarathustra”, il testo in cui il filosofo tedesco propone i temi fondamentali della morte di Dio - cioè degli ideali e dei valori del mondo occidentale - del Superuomo e dell’eterno ritorno, sarà descritto da alcuni critici letterari come “un libro da tenere sul comodino, per l’intera esistenza”.

danilo samuele folini

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LIBRI E RACCONTI MISTERIOSI

2018-12-01 15:32:10

Esistono libri che sono incomprensibili per volontà dello scrittore, testi che non rivelano che si presentano o rappresentano degli enigmi. IL LIBRO ALCHEMICO è l'esempio più famoso di un libro assurdo. SCRIVIAMO QUESTO NOSTRO POEMA PER DOTTI E NON DOTTI : IL DOTTO ED IL NON DOTTO CIO' CHE SCEGLIE LEGGERA'...La scrittura puo' divenire la negazione della memoria, il lettore rischia di sostituire la propria riflessione con la passiva lettura di un testo altrui. La storia della evoluzione umana forse non è avvenuta tramite un processo lineare, progressivo, continuo; ma piuttosto un procedere lento e costante contraddistinto da lampi improvvisi, da intuizioni talvolta folgoranti e precoci da risultare incomprensibili all'umanità stessa.

danilo samuele folini

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Tunnel

2018-11-15 21:41:13

Spesso sognava di scivolare piacevolmente in un lungo e tortuoso tunnel dalle pareti colorate e morbide . Il tunnel era dentro di lui. Piccolo piccolo scivolava con i piedi in avanti sereno e tranquillo, fiducioso che alla fine si sarebbe ritrovato. Per tutto il tragitto una sola domanda lo accompagnava:“chi sono”. Più se lo chiedeva e meno importante era la risposta. La discesa diventava sempre più piacevole e lui sempre più piccolo. Il vuoto e... poi l’immensità.

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