Danilo Gonella

Top Founder Senior

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Compensazione per pochi intimi

2018-10-25 08:47:52

Da blocco alle indebite compensazioni a blocco di tutte le compensazioni, il passo è davvero breve. Scorrendo i criteri selettivi sulla base dei quali l’Agenzia delle Entrate potrà procedere al...

Da blocco alle indebite compensazioni a blocco di tutte le compensazioni, il passo è davvero breve. Scorrendo i criteri selettivi sulla base dei quali l’Agenzia delle Entrate potrà procedere al blocco dei modelli di pagamento F24 contenenti crediti in compensazione, così come stabilito nel provvedimento direttoriale 21.08.2018, emerge infatti che non esistono specifici crediti o debiti suscettibili di innescare la sospensione del pagamento. Sono infatti “tutte le tipologie di debito” pagate e “tutte le tipologie di credito utilizzate” nel modello di pagamento che, secondo il provvedimento direttoriale, farebbero scattare la procedura di sospensione e perfino di scarto successivo del modello F24.
Allora si fa preso a dire che non sono le indebite compensazioni quelle che il Fisco cerca di intercettare e reprimere, ma piuttosto “tutti” gli utilizzi di crediti in compensazione, quasi a scopo dissuasivo. Eppure, se si esamina la fonte primaria del provvedimento direttoriale, l’art. 1, c. 990, L. 27.12.2017 n.205, il perimetro dei crediti a rischio doveva essere definito con maggiore precisione e dettaglio. Il provvedimento direttoriale, recita la norma primaria contenuta nella legge di Stabilità 2018, avrebbe dovuto infatti stabilire criteri specifici per l’individuazione dei crediti a rischio di indebito utilizzo e non l’universo di tutti i crediti compensabili.
Pochi giorni dopo l’entrata in vigore della legge di Bilancio 2018, erano circolate alcune anticipazioni sui criteri della procedura di sospensione e di eventuale scarto: si trattava di crediti d’imposta datati, cioè risalenti ad annualità lontane nel tempo rispetto al loro utilizzo, e di particolari fattispecie di crediti d’imposta.
La scelta del direttore delle Entrate è stata invece di tutt’altro tenore, mettendo alla gogna non alcune tipologie di crediti utilizzati, bensì indiscriminatamente tutte “le tipologie di crediti compensati”.
Ovvia conseguenza di questa scelta è che dal 28.10.2018, data di entrata in vigore del provvedimento direttoriale in oggetto, ogni delega con utilizzo di crediti in compensazione sarà passibile di sospensione e di possibile scarto. Risultato: limitare al massimo la compensazione dei crediti nel modello F24 che è cosa ben diversa dal contrastare le indebite compensazioni.

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