Benedetto Neroni

Business & Finanza

ORO E VALUTE FRA TASSI (INVARIATI), ACCORDO COMMERCIALE E BREXIT - PRIMA PARTE

2019-12-13 10:22:53

La scelta di Powell di non tagliare ulteriormente i costi del denaro ha indebolito il dollaro e fatto salire l'oro: tutto questo mentre l'accordo USA-CINA sembra vicino ed in Inghilterra c'è stato un plebiscito per Jonhson e la Brexit. Quali sono, quindi, gli investimenti sui quali puntare ?

Rischio liquidità malgrado le mosse di FED e BCE ( per questo il prezzo dell'oro sale)

Il dollaro si apprezza solo nei confronti dello Yen (perchè Trump prende tempo sui dazi)

Il Dollaro/Yen continua a consolidarsi per il sesto giorno giovedì. Sebbene le decisioni della Fed di mercoledì siano state ribassiste per il dollaro USA, l’azione sui prezzi suggerisce che gli investitori stiano sperando in un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina e/o un ritardo nelle nuove tariffe programmate per iniziare il 15 dicembre.

Alle 10:01 GMT, l’ USD/JPY è scambiato a 108,683, in aumento dello 0,124 o + 0,11%.

La notizia della Fed è stata ribassista per il dollaro perché i politici hanno detto che non avrebbero alzato i tassi nel 2020. La speranza di un accordo commerciale o il ritardo tariffario sta alla base della domanda di attività rischiose, che è potenzialmente ribassista per lo yen giapponese.

Ma la valuta americana resta debole nei confronti dell'euro, della sterlina ed di tutte le materie prime ! Azionario sempre sui massimi !

Gli indici azionari di Wall Street hanno segnato nuovi record storici dopo i commenti del presidente Usa, Donald Trump, sul commercio.   Il Dow Jones guadagna lo 0,71%, l'S&P 500 lo 0,73% e il Nasdaq Composite lo 0,72%. I tre indici principali hanno raggiunto i massimi storici a 28.224,94, 3.176,28 e 8.745,82 rispettivamente.   "Siamo molti vicini a un accordo con la Cina, loro lo vogliono e anche noi", ha scritto Trump su Twitter.   I negoziatori statunitensi, inoltre, hanno proposto alla Cina di ridurre della meta' le tariffe esistenti su circa 360 miliardi di dollari di beni cinesi e di annullare un nuovo round di tariffe che dovrebbe entrare in vigore domenica, secondo alcune persone informate sulla questione, mentre le due parti continuano a discutere per raggiungere un accordo commerciale limitato.   Le parti devono raggiungere un accordo prima del 15 dicembre, data dopo la quale entreranno in vigore nuovi dazi sui prodotti cinesi.   Sul fronte macroeconomico, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono salite di 49.000 unita' a quota 252.000, sui massimi dal 30 settembre del 2017. Gli economisti contattati dal Wall Street Journal si attendevano un dato a 212.000 unita'.   Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro Usa. La media mobile nelle ultime quattro settimane, considerata piu' attendibile dal mercato perche' meno volatile, e' a 224.000 unita', in aumento di 6.250 unita' rispetto al dato di sette giorni fa.   Inoltre, i prezzi alla produzione per la domanda finale negli Usa sono rimasti invariati a livello mensile a novembre, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,2%. Il dato di ottobre e' stato confermato al +0,4% m/m.   E' quanto emerge dai dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro statunitense. Sempre a novembre, i prezzi alla produzione core sono scesi dello 0,2%, anche in questo caso sotto le attese (+0,2% m/m) e quelli per consumi personali sono rimasti invariati.   Sul fronte monetario, i funzionari della Federal Rserve, dopo la riunione di ieri, hanno affermato che i tassi di interesse sono sufficientemente bassi per stimolare l'economia e pertanto la politica monetaria rimarra' invariata.  

FONTE: http://finanza.tgcom24.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=201912121728061850&chkAgenzie=PMFNW

Concludendo la nostra analisi di scenario macroeconomico, quali sono gli investimenti migliori sul breve e medio periodo ? Stasera pubblicherò alcuni grafici su oro, argento, petrolio, euro/usd...ne vedrete delle belle...stay tuned!!