Benedetto Neroni

Business & Finanza

Nuovo QE e taglio dei tassi ? Non c'è nulla da festeggiare...

2019-06-18 10:42:22

E' notizia di poche ore fa che Mario Draghi, al fine di stimolare una ripresa di inflazione e consumi (ossia di resuscitare il PIL morto e stramorto dell'eurozona) starebbe vrando un ulteriore QE e soprattutto, un utleriore abbattimento dei tassi di interesse. La cosa può rallegrare soltanto...

Come ve la raccontano...

Soltanto il Sole24 ore ed altri quotidiani del Main Strema dell'informazione ufficiale - Orwell li avrebbe definiti "Partiti della propaganda" o della "Nomenclatura - possono rallegrarsi per questa notizia e far passare come positiva quest'ennesima iniezione di liquidità in un sistema già drogato che - prima  o poi (e più prima che poi - collasserà. 


Se volete leggere l'articolo ecco il link:

https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-06-18/draghi-il-qe-ha-ancora-spazio-considerevole-100949.shtml?uuid=ACNqbDS&refresh_ce=1

Come stanno realmente le cose

In realtà, l'ennesima inondazione di liquidità (acquisto del debito pubblico, che crea altro debito) e soprattutto l'ulteriore taglio del costo del denaro danneggerà tutti ed in primis proprio le banche, ossia i primi soggetti che dovrebbero beneficiarne (infatti malgrado la notizia i titoli bancari europei, in borsa, oscillano poco sopra o poco sotto la parità...altro che l'entusiasmo dei giornalisti di regime !). 

La scorsa settimana la piattaforma Deposit Solution ha pubblicato i dati sui costi che il sistema bancario ha dovuto sostenere per effetto della politica monetaria di Draghi. Le banche tedesche sono quelle che hanno pagato di più (il 33%) degli oneri complessivi applicati dal 2016 al 2018; seconde le francesi (che hanno inciso per il 24%) e terze le olandesi (13%). Le banche tedesche sono state anche quelle che hanno sofferto la maggiore erosione in termini di redditività, perdendo il 9% dei profitti.  E i costi stanno salendo ancora tanto che, stando a quanto emerge dall’analisi di Deposit Solutions, gli interessi pagati dagli istituti teutonici sono quasi raddoppiati nel corso degli ultimi tre anni.


Così, in una nota, DWS commenta l’impatto dei tassi negativi:

“L’11 giugno 2014, la Banca Centrale Europea (BCE) ha introdotto un tasso di interesse negativo sui depositi presso la Banca Centrale. Da allora, le banche commerciali europee hanno dovuto pagare per depositare denaro presso la BCE, piuttosto che ricevere interessi sui propri saldi netti. A distanza di cinque anni, cosa abbiamo imparato sugli effetti di tali politiche di tassi d’interesse negativi (NIRP)”?

“Ebbene – si legge nella nota – non sono affatto una panacea. Le banche commerciali sono state restie a trasferire sui propri clienti questi costi. La maggior parte del settore privato, compresi praticamente tutti i conti di risparmio individuali, non è stata addebitata. Il motivo è semplice. Riducendo troppo i tassi d’interesse, le famiglie potrebbero ritirare i loro depositi bancari e tenere il denaro in contanti. Dati empirici dicono che questo potrebbe accadere, così come, le lunghe liste d’attesa di clienti per l’affitto delle cassette di sicurezza. Ovviamente, custodire contante ha dei costi. Quindi, se i risparmi delle famiglie sono stati ampiamente protetti, chi ha sostenuto il peso del cambio di politica? Ebbene, in alcuni paesi della zona euro, le banche hanno compensato aumentando i profitti su altri prodotti. Tuttavia, ciò è stato possibile solo laddove il settore bancario locale è altamente concentrato. In altri paesi, in particolare in Germania, i margini di interesse netti sono stati messi sotto pressione. Entrambi i comportamenti non sono particolarmente utili dal punto di vista della BCE. La pressione sulla redditività delle banche non è certo la soluzione più efficace per incoraggiare il credito bancario. Significa anche che le politiche NIRP hanno avuto un impatto differente nelle varie parti dell’Eurozona. Tutto ciò suggerisce che nella zona euro l’impatto delle politiche NIRP è stato nella migliore delle ipotesi marginalmente positivo”.