Benedetto Neroni

Business & Finanza

L'ABC dell'educazione finanziaria - 1: reddito e patrimonio

2020-07-28 09:34:41

Come spiegato nella LIVE di ieri (27.07.2020), preso atto della difficoltà delle persone a comprendere i concetti fondamentali della finanza personale, proverò a schematizzarli e a semplificarli ulteriormente. Ripartiamo quindi dall'abc, la differenza fra reddito e patrimonio: molti li confondono

Reddito e patrimonio: differenze teoriche

Il reddito è un flusso.

Il patrimonio è uno STOCK, misurato in un dato momento.

Il tuo stipendio, è reddito.

La tua pensione, è reddito.

I proventi della tua azienda, sono reddito.

Un immobile, è patrimonio (ed è, per l'appunto, immobile, e non potrebbe essere altrimenti).

Gli italiani, dati alla mano, sono al decimo posto per ricchezza privata al mondo.

Ma i redditi sono assolutamente NON proporzionali alla quantità di patrimonio in circolazione, e sono in costante calo.

Uno scenario, piuttosto diffuso in Italia, è quello del pensionato o stipendiato che vive con 1300€ a mese e ha proprietà immobiliari.  

Si potrebbe pensare che, tutto sommato, non sia un gran problema una situazione del genere.

Un reddito, ancorché basso, compensato da un ottimo maniero a Casamassella di Uggiano La Chiesa (esiste davvero questo paese, però), non è male! E poi il patrimonio si può sempre vendere!

Nella realtà, le cose ovviamente non stanno in questi termini. Vediamo perché.

Reddito e patrimonio: come funzionano in realtà 

Da un patrimonio, l'unico modo per ricavare un flusso assimilabile a quello del reddito, è quello di costruirsi una rendita. Ovvero percepire un flusso di dividendi e cedole non legato al tuo lavoro.

Il patrimonio è fortemente illiquido.

Ciò significa che NON puoi conoscere in tempo reale il valore del tuo patrimonio (non lo vedi "oscillare") e generalmente passa un grande lasso di tempo da quando decidi di vendere, alla realizzazione della vendita stessa. Nel frattempo, le condizioni possono essere ulteriormente cambiate (personali, e di mercato).

Il reddito è il vero "leader" dello stile di vita

Avere un flusso continuo di denaro è il modo migliore per elevare il proprio stile di vita, perché permette di accumulare risparmio, non intaccare il capitale e gestire mentalmente il proprio bilancio in maniera molto più semplice.

Non è un caso che chi riceve grosse somme di denaro da gestire tutte in una volta, abbia molte più difficoltà nel gestire il denaro rispetto a un manager molto stipendiato.

Ed è soprattutto il reddito a farti capire se una spesa è sostenibile per te o meno.

Il reddito è infatti un concetto dinamico.

Il patrimonio è invece un concetto statico.

Questa differenza è tutt'altro che sottile.

Un capitale, se lasciato fermo, viene eroso dall'inflazione, dai bolli e dalle spese.

Il reddito, seppur in maniera parziale, si adegua in parte all'inflazione, e in generale non si erode nel tempo.

La situazione sui redditi italiani è piuttosto compromessa, e i segnali economici, demografici e legati al debito pubblico accentueranno sempre di più la differenza tra reddito e patrimonio.

I "ricchi poveri", insomma, saranno in aumento.

Il trend è chiaro.

Cosa fare, dunque, in questo scenario?

Iniziare a vedere il patrimonio come un alleato del reddito. A servizio e integrazione del reddito.

Vivere di rendita da capitale in maniera totale ha delle barriere in accesso piuttosto elevate.

Ma è molto più semplice, e a patrimoni di partenza decisamente più contenuti, INTEGRARE il proprio reddito con investimenti di capitale.

Immagina passare da 1200€ a 2000€ al mese.

800€ non sembrano molti, eppure sono quasi 10.000€ all'anno e un aumento del reddito del 66%.

O da 2.000 a 3.000.

Ecco, capisci bene che questo è un obiettivo decisamente più raggiungibile, anche in uno scenario di tassi molto bassi e negativi come quello che stiamo vivendo, con non poche difficoltà nell'ottenere dei buoni rendimenti.

Come farlo? Continua a leggere...

Troppi soldi sul conto corrente ? Pessima idea

Hai appena imparato la prima cosa da NON fare nella gestione delle tue finanze: lasciare TROPPI soldi sul conto corrente equivale a perderli, come riporta questo articolo del Sole 24 ore


https://www.ilsole24ore.com/art/soldi-sotto-materasso-pessimo-affare-in-20-anni-mille-euro-sono-diventati-588-ACq37tt 


Naturalmente, questo è solo il primo passo: sapere cosa NON fare è necessario ma non sufficiente, di per sè non garantisce che tu farai la cosa migliore per mettere a frutto il tuo reddito ed i tuoi risparmi.  

Per conseguire tale obiettivo, ci vuole il giusto equilibrio fra entrate ed uscite, liquidità ed investimenti. E' un processo complesso (ma non complicato) che ti spiegherò nei prossimi post.

Per ora, prima di lasciarti, anticipo una (probabile) domanda che suona (più o meno) così: "MA PERCHE' DOVREI OCCUPARMI DELLA GESTIONE DELLE MIE FINANZE PERSONALI ? NON E' SUFFICIENTE LAVORARE E TENERE I SOLDI SUL CONTO CORRENTE E/O IN QUALCHE BUONO POSTALE". La risposta (ovviamente) è negativa, per una ampia serie di motivazioni che ti fornirò nel prossimo post...


SE SEI ALLE PRIME ARMI CON L'EDUCAZIONE FINANZIARIA E LA GESTIONE DEL DENARO, TI SUGGERISCO DI NON METTERE TROPPA CARNE AL FUOCO E TERMINARE QUI LA LETTURA DI QUESTO ARTICOLO. 


VICEVERSA, SE HAI GIA' UNA CONOSCENZA SUFFICIENTE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DEL RISPARMIO, DELL'INVESTIMENTO E DEL TRADING, CONTINUA PURE LA LETTURA...


Per approfondire..

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