Cronogenetica

Erase and rewind

L’Archetipo della Concezione, la Sĕfirōt di Chokhmàh: l’Energia Vitale. Parte Seconda

2020-03-29 21:20:46

Concepimento come incontro tra tempo presente ed Eternità

La femmina è sempre biologicamente connessa ai cicli ed è al di fuori di ogni concezione di tempo inteso come scorrimento lineare. 


Basta ricordare che la bambina, appena nata, già possiede tutto il suo corredo di gameti già formati e gli ovuli dovranno soltanto maturare per rendersi pronti alla fecondazione. 


Nel DNA dell’ovulo c’è già scritta tutta l’informazione genetica del clan di appartenenza, con tutti i conflitti e le problematiche irrisolte del suo albero e non c’è nessun modo per modificarla.


Il maschio è biologicamente connesso alla temporalità, basta ricordare che lo spermatozoo matura in poco più di due mesi (74 giorni per la precisione) e poi decade con altrettanta velocità; anche se la produzione di nuovi gameti avviene per tutto l’arco della vita.


Forse l’incontro tra il maschile e il femminile è soltanto il tentativo di trovare una soluzione storica e contemporanea ad un karma atavico ereditato da generazioni?


In tutte le religioni è sempre la donna a portare e sopportare la colpa, non perché abbia commesso qualche terribile azione, ma semplicemente perché è la portatrice dell’ovulo con il karma di tutto il suo clan.


Così pure l’importanza del maschile non risiede nella sua forza fisica o nella giustificazione di un sessismo patriarcale, ma semplicemente perché porta in sé la sfida della storia e della contemporaneità: il suo seme genera un figlio in quel tempo determinato ed il figlio è la vera soluzione biologica ai problemi dell’albero.


Il liquido seminale del maschio si impregna dell’Anima del mondo di quel preciso momento e si rende capace di esprimerla con rinnovato afflato. Ogni seme è infatti in sintonia con la temporalità del luogo dove germoglia ed è appunto lì che rischia la sua nuova interpretazione del mondo.


Se leggo la realtà con solo gli occhi del primato della libertà assoluta, potrei concludere che la nascita di un bambino sia solo il gioco perverso di una casualità errabonda che si oggettiva nella roulette russa di uno schizzo di sperma, portando in vita un’esistenza priva di significato.


Ma in verità il seme umano è sempre spudoratamente vicino alla contemporaneità del tempo, anzi il suo primordiale potere è proprio quello di cogliere la visione del presente per proiettarla, come progetto di vita, nel futuro.  


L’Energia Vitale non è altro che il modo di superare il karma dell’albero attraverso una nuova visione lanciata il più lontano possibile nel futuro.


La formula dell’Energia Vitale è simile alla formula della relatività: E=mc


La luce potremmo equipararla alla visione. La massa rappresenta il Karma stesso.


Quindi, l’Energia vitale è uguale alla massa del Karma moltiplicato il quadrato della visione. Un’energia potentissima sia che la visione sia elevata, sia che il karma sia pesante. Ecco che l’energia e la massa sono equivalenti.


Non è dunque importante diminuire il karma, ma piuttosto utilizzarlo appieno.