Comunicazione e marketing gentile: quando la formazione professionale diventa viaggio dentro di sé!

L'ultimo contenuto che ho pubblicato in questo mio blog risale sicuramente allo scorso agosto. Lo so, non è propriamente una best practice...soprattutto per chi come me si occupa di comunicazione e marketing.

Tuttavia, la scorsa estate, allo scadere del primo anno come libero professionista mi sono resa conto che avevo bisogno di rivedere alcuni aspetti del mio lavoro.

Aspetti non strettamente correlati alle competenze tecniche, ma a tutte quelle competenze collaterali che vanno dalla parte commerciale agli aspetti emotivi ed agli elementi motivanti che mi spingono ad occuparmi, tutti i giorni, di rispondere ai miei bisogni ed a quelli dei miei clienti.

Trovare la "reason why", i miei princìpi, la mia proposta di valore, la mia mission, la mia vision è diventato fondamentale per poter fare un primo salto di qualità e capire su cosa realmente concentrarsi nel lavoro (e nella vita aggiungerei).

Mentre riflettevo nel buio della mia cameretta sono letteralmente incappata in un annuncio di un ente formativo del Veneto. Proponevano un percorso per imprenditrici e donne inoccupate. Ho pensato "aspetta, aspetta che do un'occhiata; sia mai che si illumini un po' la stanza".

E così, dopo aver aperto l'annuncio mi si sono materializzati davanti cinque corsi dai nomi:

• Inside-out: intelligenza emotiva;
• L'arte del pitching: convincere conversando;
• Lavoro agile;
• Creative problem solving;
• L'impresa è donna.

Mi sono detta: devo partecipare, è quello che mi serve!

A luglio ho inviato i documenti, ad agosto ho spento il cervello e me ne sono andata in ferie, e a settembre sono partita in quarta con questo percorso.

Due mesi di full immersion con docenti in gamba. E colleghe splendide con le quali abbiamo camminato a fianco e condiviso talmente tante esperienze che...non ci siamo più lasciate!

Qualcuno mi diceva che dovevo concentrarmi sul fare e smettere di studiare, di dedicarmi alla formazione. Ma io avevo bisogno di concentrarmi su di me, di darmi spazio, di approfondire per poi trovare una direzione.

E grazie a questo percorso sono riuscita a tirare fuori i valori che mi guidano, a trovare nuovi strumenti di lavoro, a mettere un po' di ordine nelle idee, a capire che tipo di professionista voglio essere e cosa mi caratterizza.

Gli argomenti trattati sono stati tanti:

• le emozioni,
• la comunicazione assertiva,
• lo storytelling,
• come dare un prezzo ai propri servizi,
• come risolvere problemi,
• come organizzare e gestire le priorità lavorative,
• come rispondere ai bisogni dei propri clienti in modo creativo;
• come trovare nuove soluzioni;
• la leadership;
• la gestione dello stress;
• il digital marketing;
• gli strumenti di lavoro digitali;
• la gestione d'impresa.

Con un grande valore aggiunto: lo scambio continuo con le colleghe di corso, tanto che, nello scorrere delle settimane, siamo diventate una squadra che in più occasioni si è aiutata anche all'esterno dei corsi stessi.

Grazie a questo percorso ho capito voglio diventare una consulente di comunicazione e marketing che mette al centro del suo lavoro gentilezza ed etica: voglio fare in modo che aziende e professionisti, a cui mi rivolgo, comprendano il valore di comunicare in modo gentile, trasparente ed inclusivo sia verso i propri clienti che all'interno della propria realtà.

Clienti e dipendenti soddisfatti sono i migliori testimonial per qualsiasi brand, per qualsiasi azienda e professionista!

Da questo importante percorso (che sto ancora metabolizzando in quanto per trasformare la teoria in pratica ci vogliono duro lavoro, pazienza e perseveranza) sono, al momento, nati:

• il mio nuovo payoff: Viral Kind Marketing
• la mia nuova presentazione (che vi arriverà iscrivendovi alla mia newsletter dopo qualche giorno dall'iscrizione...non voglio essere invasiva, che di mail ce ne arrivano già a valangate ogni giorno!) con tutti i servizi di cui mi occupo;
• un tariffario flessibile che mi consente di dare un orientamento di prezzo a ciascun progetto, nonché un valore definito al mio lavoro ed al mio tempo;
• l'avvio del mio personal branding canvas: che sto costruendo di pari passo con quello di una collega di corso diventata amica (stiamo lavorando assieme ognuna sul suo canvas);
• nuove strategie per i miei clienti già acquisiti che sono rimasti piacevolmente sorpresi dalle proposte;
• nuove consapevolezze sulle mie potenzialità, capacità e su cosa sia più utile per me come professionista e come persona.