Cristina Tagliabue
Founder Junior
Tutto è comunicazione e non si può non comunicare - parte 4a
2019-10-08 20:53:19
Ci sono 2 tipi di speaker: quelli che sono nervosi e quelli che mentono. Mark Twain
Parlare in pubblico
Diciamo la verità, che siamo veterani del palcoscenico o novellini in cerca di uditori, parlare in pubblico è fonte di ansia da prestazione, più o meno celata e governata.
Perché?
Perché quando lo facciamo, fossimo anche preparatissimi, riconosciamo quella percentuale di imprevedibilità che può far pendere l’ago della bilancia da un’esposizione da manuale a un flop disastroso.
Le presentazioni in pubblico sono atti teatrali!
Alcune regole fondamentali
- Per sciogliere il ghiaccio presentarsi, illustrare l’argomento e l’agenda dell’incontro.
- Non dimenticare che il responsabile della comunicazione è sempre l’emittente.
- L’ascolto attivo è il presupposto per ottenere la fiducia del pubblico (empatia).
- Essere nervosi è normale ma concentrarsi troppo su sé stessi rende difficile ascoltare i bisogni del pubblico.
- Può essere utile proporre esempi e raccontare aneddoti, è necessario utilizzare un linguaggio chiaro e semplice e adattarsi al pubblico che si ha di fronte, è consigliabile utilizzare supporti come video o slide.
- Porre attenzione alla gestualità.
- Occorre creare un clima positivo attraverso attenzione, ascolto, complicità.
Ferisce più la gola che la spada…
- Le parole sono simboli. Ciò che a noi sembra semplice può essere complicato per chi ascolta.
- La parola ha una volontà suggestiva. Una relazione ricca di parole come difficoltà, sforzi, problematiche, carenze, sacrifici, creerà dopo un certo tempo una sensazione di disagio, insicurezza, suggestione negativa.
- Esercitare un ascolto attivo facilita il superamento delle resistenze e dei filtri dell’interlocutore e lo predispone ad aprirsi ed esprimersi. Aiuta a comprendere realmente la situazione.
- Ascoltare il pubblico, le esigenze, le domande, le obiezioni è tanto importante quanto parlare.
In conclusione
Parlare in pubblico è preparazione (sui contenuti) e allenamento (sulle modalità) ma è anche mettersi in gioco, astenersi dal giudizio, esercitare empatia.
In ultima analisi è accettare che potrebbe andare tutto benissimo oppure no ma in ogni caso sarà stata un’imperdibile occasione di crescita.