Cristina Tagliabue

Founder Junior

Cos'ho nel piatto? Le indagini dell'Ispettore Adì

2019-10-13 19:38:10

L'Ispettore Adì, alla ricerca della verità alimentare, si trova questa volta ad affrontare due testimoni convinti e motivati. Chi avrà ragione? Chilometro Zero vs Globalizzazione.

A Chilometro Zero 

Tratto da Cos'ho nel piatto? Le indagini dell'Ispettore Adì


“Ho capito che difendi la produzione locale ma in che cosa questo è meglio?” 

“Perché servirsi di cibi prodotti in aree prossime alla propria abitazione consente di non esasperare il territorio con una produzione intensiva e di conseguenza equilibra ed educa ad usi alimentari corretti”


“In che modo?”

“Nei supermercati si trova un’enorme quantità di cibo senza, o quasi, variazione stagionale. Tra il produttore e l’acquirente finale ci passano il confezionatore, il trasportatore, il supermercato… Il risultato è un prodotto qualitativamente inferiore a quello fresco, senza contare i costi in termini di inquinamento ambientale. Acquistare a chilometro zero, o filiera corta, permette un contatto diretto con il cibo, raramente confezionato e quasi mai fuori stagione”


“Convincimi a sceglierti, Chilometro Zero”

“Scegliere un’alimentazione quanto più possibile a chilometro zero è sostenibile, restituisce agli agricoltori la gestione della filiera alimentare e ci nutre con prodotti più sani. I vantaggi sono per tutti, Pianeta compreso”


E’ però fondamentale riconoscere che non tutte le aree del nostro Pianeta producono cibo a sufficienza per sfamare la propria popolazione. Queste aree devono essere sostenute nell’approvvigionamento delle risorse alimentari.

Chi sei Globalizzazione?


“Un fenomeno più che attuale! Grazie alla globalizzazione aumentano scambi e investimenti, il commercio non ha più barriere, si comunica da un lato all'altro della Terra con un click! Quello di oggi è un mondo globalizzato il cui motore trainante è l’economia ma che ormai riguarda una molteplicità di aspetti, da quello sociale, culturale, politico, commerciale eccetera”


“Perché il mondo si è globalizzato?”

“Perché sono state abolite le dogane, consentendo il libero scambio. Per lo sviluppo su scala mondiale dei trasporti, che ha permesso di commerciare prodotti da un capo all'altro della Terra. Per il progresso nelle tecnologie comunicative, che abbatte le distanze”


“Sembri un eroe... l’altra faccia della medaglia? Eddai, avrai pur dei lati oscuri…”


La delocalizzazione produttiva è un processo messo in atto dalle multinazionali che hanno fisicamente spostato la propria produzione, o parte di essa, in paesi meno sviluppati. Perché? Per godere di una serie di discutibili vantaggi: costo inferiore della manodopera, tassazione ridotta, regole meno stringenti anche per quanto riguarda la difesa dell’ambiente. Tanto per citarne alcuni.

Adì termina l'interrogatorio con una riflessione


Mi piace pensare ad un futuro dove Chilometro Zero e Globalizzazione lavorano insieme per un mondo migliore e sostenibile. Mondo che tra qualche anno sarà una nostra precisa responsabilità.

by Cristina Tagliabue