Ho scritto "L'Uomo che viene dal Futuro"  per lasciare testimonianza che si può fare.. il futuro é ora.

L'uomo che viene dal Futuro

Racconto di Cristina Salvadori


L’Uomo che viene del futuro non è maschio. (ne’ femmina).

L’uomo che viene del futuro, avrebbe potuto tranquillamente intitolarsi #iraccontidiunadonnaasuanipote, o meglio, a sua figlia.

In questo breve, intensissimo e tascabile testo – al contrario delle 1000 e tortuose pagine di “nonno” Gurdjieff -, così come l’Uomo, la Donna del futuro rappresenta un’Umanità che viene dal futuro, e sua figlia è l’umanità di questi giorni, ribaltando completamente i paradigmi temporali e genealogici.


Ma c’è di più… lasciandosi trasportare al di fuori di uno spazio-tempo rigido e lineare, si potrebbe scoprire che l’Umanità che viene dal futuro è già qui, è già adesso, Ella è sempre stata qui. Ella è l’Amore. E sua figlia è già nata… ma non sa di esserlo.

Infatti, se l’Uomo-Donna-Umanità, “viene dal” futuro, vuol dire che è qui, è arrivata, ora. Vuol dire che Lei è madre di sé stessa.


Con questo intreccio letterario, la strabiliante autrice ci invita a svegliarci adesso per essere domani, per accorgerci, infine, che siamo sempre stati; essa si rivolge spesso, se non per l’intero testo, agli occhi e alle orecchie del futuro che in questo presente stanno cercando di ascoltarsi e guardarsi dentro, cercando nella pelle, nella voce e negli occhi dei propri simili l’impareggiabile bellezza che gli stessi esseri umani sono potenzialmente in grado di esprimere.

Il racconto, corposo al punto da poter apparire tangibile ai sensi umani, arriva, con un fragore tempestoso ad impattare la percezione di sé stessi e dell’attuale società, per poi, alla fine, accoccolarsi dolcemente tra i seni di un’utopia Divina, concreta e magnificente, quale è, ora, potenzialmente, l’umanità stessa.




Leggere questo testo è  impegnativo, vi sfido a riuscire a discernere chiaramente ogni parola attraverso le lacrime che scorrono dai vostri occhi. Leggere questo testo è per certi versi un’esperienza unica che, come l’Amore, è aperta a tutti ma non è per tutti.


L’uomo che viene dal futuro non è maschio. Egli è l’androgino, egli è la sintesi del Divino nell’Uomo-Donna fatto a immagine e somiglianza dell’Amore. L’Uomo che viene dal futuro non si specchia nell’acqua e si innamora di sé come fa narciso, egli come Hermes è immerso nell’acqua e da lì emerge riconoscendosi nell’altro, amando se stesso attraverso l’altro e l’altro attraverso di sé.


L’Uomo che viene dal futuro è “La natura umana separata in due generi modellati per unirsi nello splendore della loro peculiarità”. [citazione, dal testo]


Per ordinare una copia clicca al Link: Accademia della Pietra-libri .