Superare la pressione della competizione

Quante persone nei momenti di tranquillità sono incredibilmente efficienti ma quando la pressione sale non riescono ad eccellere?

Nelle esibizioni dal vivo, nelle gare sportive, ma anche durante un esame o una riunione importante, gestire lo stress da competizione fa la differenza tra l’ottenere grandi risultati o grandi delusioni.

La pressione, le alte aspettative e la necessità di dimostrare il proprio valore rischiano di vanificare mesi di preparazione.

A chi capita più di frequente?

Le persone che soffrono maggiormente lo stress da performance hanno alcune caratteristiche comuni.

La prima è che detestano perdere, la seconda è l’intelligenza.

Ma non solo. Rischia di "inciampare" più facilmente anche chi ha un'ottima memoria di lavoro, ossia la capacità di tenere a mente più informazioni contemporaneamente.

Il mindset vincente dei campioni sportivi

Mattia Casse, grande discesista della Nazionale Italiana di Sci Alpino, ha fatto un’intervista con Roberto Re nel 2019 in cui ha spiegato come, grazie a un cambio di mentalità, sia riuscito a sconfiggere la pressione e a migliorare le sue prestazioni in gara.

Supportato dal mental coach Lorenzo Marconi, Mattia Casse è riuscito a sbloccare il suo potenziale.

Marconi ha riassunto così il concetto: “Più un atleta pensa e meno rende”,  ovvero c’è bisogno di avere il pensiero giusto al momento giusto senza farsi sopraffare dalla paura di non farcela.

Il segreto è di non concentrarsi solo sul risultato, ma pensare in primis all’aspetto tecnico della performance.

La paura di non riuscire a mettere in gioco le proprie capacità, causa uno stress troppo elevato da gestire.

Bisogna riuscire in qualche modo a godersi la prestazione in sé.

Questo lavoro mentale su se stessi ha degli effetti positivi anche sul medio e lungo periodo e modifica radicalmente il modo in cui la pressione viene gestita.

Come possiamo migliorare le nostre performance, non solo nello sport, ma anche nella vita di tutti giorni?

Per lavorare sullo stress da competizione ci sono 4 cose che puoi fare:

1. Allenati sotto stress. Fingi di essere già sotto esame, sul palco, al meeting che devi affrontare, in gara o a un colloquio importante. Prova a parlare a voce alta come fossi davanti a una commissione che ti valuta, datti dei tempi precisi per eseguire ciò che devi e alza il livello di aspettativa per non farti sopraffare dall’emotività quando dovrai metterti in gioco per davvero. Sembra poco, ma fare delle “prove generali” aiuta ad entrare in contatto con le proprie sensazioni.

2. Non focalizzarti solo sui dettagli di ciò che devi fare. L’ansia da prestazione sale alle stelle mentre ti impunti su un dettaglio o, peggio, proprio su quello che non sai fare al meglio. L’ideale è “staccare”, liberare la mente, come se ti trovassi altrove e ti guardassi dal di fuori. Aiutati concentrandoti piuttosto su qualche dettaglio insignificante (ad esempio un oggetto nella stanza) per non pensare ossessivamente solo e soltanto ai dettagli della tua performance.

3. Non temporeggiare. Procedi senza dubbi e senza analizzare ogni singolo dettaglio di ciò che andrai a fare. La mania di perfezionismo può paradossalmente portarti a commettere errori.

4. Esprimi le tue emozioni. Parlare apertamente delle tue sensazioni, permette alle emozioni di uscire allo scoperto e consente alle persone che ti sono accanto di tranquillizzarti. Stempera la pressione che ti opprime. Può essere utile anche scrivere ciò che senti poco prima di affrontare la tua sfida per liberare la mente dai pensieri che si rincorrono.

Ricorda: campioni non si nasce. Tutti possiamo ambire a grandi risultati lavorando su noi stessi e sul nostro atteggiamento mentale.

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