Letteralmente, storytelling vuol dire “raccontare una storia”. In cosa, dunque, differisce dal lavoro narrativo di uno scrittore? Principalmente dallo scopo, e dal contesto. Ci concentreremo, in particolare, sul web storytelling, una tecnica narrativa particolarmente adatta a una piattaforma come Cam.TV, potenziata da tecnologie come la Super-SEO e l’algoritmo Konrad.
Differentemente dalla narrativa, infatti, lo storytelling si prefigge uno scopo commerciale o di posizionamento, attraverso il rafforzamento della brand awareness. Possiamo definirlo come l’insieme di tecniche e strategie per evocare una certa emozione o una certa esperienza, proprio come fa una storia, raccontando un brand o un prodotto: identità, storia, valori, comunità di riferimento, stili di vita.
È l’unione delle capacità di uno scrittore tradizionale alle tecniche e le strategie di un copywriter specializzato nella scrittura per il web. Per fare uno storytelling efficace all’interno della tua strategia di comunicazione, non basta infatti saper scrivere in italiano: è necessario conoscere approfonditamente sia ciò che si vuole raccontare sia, il pubblico definito in fase di indagine e, non in ultimo, il codice comunicativo proprio del web.
In molti confondono lo storytelling con la scrittura persuasiva, ma non sono la stessa cosa, anche se hanno un obiettivo in comune: coinvolgere il lettore. La scrittura persuasiva fa riferimento all’utilizzo di strategie psicologiche di marketing, volte ad indirizzare il target verso un’azione.
Lo storytelling, invece, esercita un’influenza di carattere emotivo: punta cioè a radicarsi nell’immaginario del pubblico attraverso il potere della narrazione, con ripercussioni positive in termini di conversioni e fidelizzazione.
Tutti i brand di maggiore successo pongono lo storytelling al centro della propria strategia. Vendono stili di vita e storie, ancor prima che prodotti. Pensiamo alle pubblicità fortemente emozionali di Ikea, oppure agli spot Apple: spesso, il nuovo prodotto è a malapena visibile. Ciò che Apple è interessata a vendere, innanzitutto, è un certo mood, uno stile di vita: vuole creare una storia di cui la gente desideri far parte.
Due esempi forse banali, ma che ci permettono di cogliere con facilità la grande differenza che intercorre tra questa strategia comunicativa e quella adottata dalla maggior parte dei brand o aziende con un approccio più tradizionale: questi campioni di storytelling non sbandierano l’unicità o il portato rivoluzionario della propria offerta. Usano toni pacati e spontanei e tanta creatività per raccontare con grande maestria una storia. E offrire un sogno.
Lo storytelling si può fare ovunque e in qualsiasi canale comunicativo, ma noi ci concentriamo ora sulla sfida di raccontare una storia emozionante, rispondendo alle esigenze dell’online. La scrittura per l’online è infatti molto differente da quella classica, sia per le caratteristiche del mezzo utilizzato, sia per quelle del target cui ci rivolgiamo, che ha abitudini precise.
E infatti, una prima grande differenza tra scrittura online e offline - nonché enorme risorsa dell’online - è il fatto di poter studiare in modo scientifico e dettagliato le abitudini degli utenti. La possibilità di condurre questa indagine ci offre un grande potenziale, perché ci permette di costruire narrazioni davvero su misura.
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Possono bastare poche righe o un brevissimo video per fare uno storytelling efficace. Ciò che conta è la connessione con il pubblico, che è possibile raggiungere solo attraverso una selezione e uno studio attento del target. Sogni, aspirazioni, desideri, paure, bisogni: sono tutti elementi che è necessario individuare, leggere e capire del proprio pubblico.
Scegliere di raccontare la propria attività attraverso una narrazione emozionante e coinvolgente, evitando le formule più classiche del linguaggio del marketing ormai sempre meno efficaci, è certamente una sfida.
Bisogna partire da una constatazione: il potenziale target individuato non ti conosce, non sa se sei affidabile. Per questo è necessario seminare online informazioni curate nel dettaglio, che come dei tasselli di un mosaico vadano a comporre la tua immagine, la narrazione che vuoi offrire.
Un ottimo strumento, per esempio, può essere la pagina Seguimi di Cam.TV: la prima porta di accesso al tuo mondo, sulla quale cominciare a costruire uno storytelling efficace.
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Come detto, parlando di storytelling si fa riferimento a una pluralità di mezzi che possono essere utilizzati per il racconto: video, articoli, landing page, blog, social media, newsletter. Attraverso l’interazione di questi diversi canali di contatto bisogna costruire una narrazione che crei immediatamente con il proprio target un legame empatico, in base alle sue specifiche caratteristiche studiate in fase di preparazione della strategia.
Insegnare a fare storytelling è difficile, perché non esiste una tecnica unica e codificata. Ci sono però alcune regole d’oro o principi da seguire per costruire una narrazione efficace che colpisca nel segno.
E ora fermati un secondo, e pensa: quale storia voglio raccontare? E a chi?