Mi sono servite le costellazioni. Le vedo come un acceleratore. Per cosa? Per conoscersi meglio. Siamo sempre lì. E poi c'è la magia di toccare con mano la prova che siamo tutti interconnessi! Sandra Francesca Carlotto

LO SCENARIO PRIMARIO

Siamo la risultante di tutto ciò che è avvenuto prima di noi: genitori, nonni, bisnonni, trisnonni e molta gente, molta gente prima di noi. Una moltitudine di avi che mi precedono. Ognuno ha fatto il suo meglio, per le risorse e i limiti che avevano. hanno lasciato aspettative non soddisfatte, hanno lasciato nodi irrisolti.. ecco qui sta il punto, tramite i figli e i figli dei loro figli queste cose arrivano a me e mi ritrovo magari a recitare una parte che non è mia, a seguire dei valori, che non sono propriamente dei valori, ma dei condizionamenti che ho ricevuto. 


La tecnica dello scenario primario consiste in una sessione di counseling in cui il cliente viene aiutato a stendere la mappa essenziale del suo albero e vedere quali siano le influenze primarie che lo/la coinvolgono, al fine di liberare la sua energia essenziale e togliersi dei pesi, che facevano parte di un'altra storia e di altre persone.
La magia che si ottiene allora è che rispetto sì le miei origini, ma non ne sono più patologicamente condizionato! :-)




sembrano inezie, ma non lo sono. 
caso 1) per esempio sono femmina e vengo da una mamma e una nonna che avevano avuto insoddisfazione nella vita, non contente del loro ruolo professionale. Diciamo frustrate. Fin dall'infanzia sento una forte impulso  a dovermi realizzare nel lavoro, quindi con impegno e perseveranza ottengo dei risultati, ma stranamente non sono proporzionali allo sforzo, mi sembra che faccio tanto ma alla fine non ottengo molto.

non era il mio fine. era il fine di mia mamma e di mia nonna. magari a me mi bastava fare un lavoro qualunque e il mio fine invece sarebbe stato trovare un profondo contatto con la natura. Quanto allora ho trattenuto o deformato me stessa per realizzare le aspirazioni di un altra?


caso2) per par condicio ora un esempio maschile. ipotizziamo che il padre lascia la famiglia  a se stessa, non se ne prende cura. il nonno ha un ruolo effimero perché preferisce distrarsi bevendo e scherzando e la famiglia la conduce la moglie. Bene, come si sentirà il nipote maschio di questo padre  e questo nonno? o sarà un uomo perfetto, affidabile, protettivo o sarà un disgraziato, in entrambi i casi agirà per similitudine o per opposizione, ma il famoso oracolo di Delfi "conosci te stesso" non lo compirà e non si sentirà mai a posto, avendo anche lui seguito condizionamenti di altri.
il beneficio nel fare il proprio scenario primario ?
Semplicemente acquisto in spontaneità, nulla da dimostrare, nulla da riparare, non ci sono più forze a me oscure che mi portano in una certa direzione, so chi sono, so cosa voglio e me lo prendo dalla vita.