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l'acqua questa sconosciuta

Legionella e studi dentistici...questo strano rapporto!

2021-02-15 16:20:50

per la serie obblighi normativi e interpretazioni varie.

Ebbene sì.
La Legionella esiste.
Esiste un aumento di casi di legionellosi.
Ma non solo, esistono anche regole, normative, linee guida, etc. che prevedono il monitoraggio ed una manutenzione continua per prevenire potenziali “casini”!
Ed ovviamente esistono tante categorie che dichiarano che le analisi, il manuale autocontrollo, la prevenzione etc. non sono un obbligo.
Tra queste categorie professionali troviamo anche gli odontoiatri.
Posso capire che non sia carino pensare di dover spendere soldi per altri obblighi, d’accordissimo, ma purtroppo è così.

Chiariamo, non vale per tutti i dentisti!

Una parte di questi però è convinta di non dover eseguire questi controlli analitici, avere un manuale di autocontrollo ed un protocollo di gestione.
I motivi sono molteplici, spesso non dipende da malafede, menefreghismo o altro, ma semplicemente dai cattivi consigli dati da persone non sempre competenti.



Quindi voglio solo fare un po’ di chiarezza in merito a quello che, ripeto, sono gli obblighi normativi!!!
(che si rivolgono SIA ai lavoratori di questi studi SIA ai pazienti. Cavolo soffrire di mal di denti direi che è sufficiente!)
Partiamo da un po’ di storia, breve tranquillo, serve solo ad inquadrare il contesto.
Le prime informazioni nel panorama legislativo italiano le troviamo già nel 2000 quando Il Ministero delle Salute ha stilato linee guida con Il fine di fornire agli operatori sanitari informazioni aggiornate sulla Legionellosi, sulle diverse fonti di infezione, sui metodi diagnostici e d’indagine epidemiologica ed ambientale.
Il quadro normativo fa poi riferimento al D.lgs. 81/2008 il testo unico sulla sicurezza sul lavoro e alle Linee Guida Ufficiali rilasciate dal Ministero della Salute.
In seguito, con la Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 maggio 2015, le linee guida ufficiali sulla Legionella sono state riunite, aggiornate e integrate riportando tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali.

PER ESSERE IN REGOLA CON LA LEGGE ITALIANA È QUINDI NECESSARIO ATTENERSI ALLE “LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI (2015)”.

Si, vorrei scriverlo ancora più grosso, più in grassetto e rosso fuoco!
Arriviamo ovviamente al famosissimo Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Nelle precedenti Linee Guida sulla Legionella, viene richiamato un riferimento fondamentale in materia di normativa sulla Legionella: il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/2008).

Questo prevede una serie di misure e indicazioni a cui devono attenersi TUTTI i datori di lavoro per prevenire i rischi di contagio da Legionella negli ambienti di lavoro.

Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile del 2008 disciplina la sicurezza e la salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, esaminando tra l’altro i reali rischi derivanti dalla Legionella.

In particolare il “Titolo X e l’allegato XLVI” trattano rispettivamente l’esposizione ad agenti biologici e la loro classificazione.

Infatti, secondo tale classificazione i tre agenti biologici appartenenti al gruppo Legionella (Fluoribacter bozemanii, Legionella pneumophila e Legionella Spp) fanno parte del gruppo 2, ovvero: “un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche”.

Oggi, ai sensi del Testo Unico, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare il rischio effettivo di Legionella in tutti i luoghi di lavoro sotto la propria responsabilità, nonché sottoporre questi ultimi ai trattamenti anti-legionella prescritti.



Nel 2020 in Italia non ci sono stati aggiornamenti ufficiali della normativa Legionella, pertanto bisogna attenersi alle precedenti fonti normative.

una nota estremamente positiva, è che tutte queste norme, ma anche le tecniche analitiche etc…vengono aggiornate in base agli studi e agli aggiornamenti della comunità scientifica nazionale ed internazionale.

può non sembrare rilevante, ma è fondamentale confrontarsi con il panorama internazionale, soprattutto nel campo della prevenzione.


Ora però passiamo al pratico, qualche informazione utile per la prevenzione te la do molto volentieri, ma vorrei fosse chiaro che queste non sono assolutamente sufficienti!


Note per la prevenzione della contaminazione da legionella
in quali casi posso trovare un drastico aumento del rischio legionellosi?

  • nei circuiti dei riuniti odontoiatrici non sottoposti a regolare manutenzione come da indicazioni del costruttore;
  • con la temperatura dell’acqua all’interno dei circuiti idrici mantenuti a valori superiori a 20°C (il batterio prolifera con valori di temperatura compresi tra 20°C e 50°C);
  • quando il flusso nel sistema idrico è scarso o assente;
  • con materiali utilizzati per la costruzione della rete idrica interna al riunito o la conformazione del circuito idrico stesso, che tendono a favorire la formazione di zone di ristagno, specie durante i periodi di fermo del circuito;
  • quando l’acqua in ingresso è di scarsa qualità o è erogata con un regime di flusso intermittente.

Indicazioni sul CONTROLLO ORDINARIO del riunito odontoiatrico:
Il responsabile della struttura odontoiatrica privata, o, se trattasi di struttura pubblica, il direttore sanitario, DEVE garantire:

  1. che venga redatto un documento aggiornato di valutazione e gestione del     rischio per la Legionella in accordo con quanto indicato nel Protocollo di controllo del rischio legionellosi nelle linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi;
  2. il documento di valutazione e gestione del rischio per la Legionella deve tenere     conto di tutti i riuniti presenti e dei sistemi di alimentazione idrica  associati, ivi compresi eventuali sistemi che forniscono acqua dopo trattamento ad osmosi inversa.
  3.  deve far eseguire le analisi di verifica della presenza di legionella e conservare gli esiti del campionamento;
  4. attuare azioni correttive derivanti dall’analisi della valutazione del rischio;
  5. sia presente un sistema di disinfezione per il contenimento della proliferazione di Legionella all'interno del circuito del riunito dentale;
  6. per tutti gli impianti idrici e le apparecchiature con utilizzo di acqua siano disponibili indicazioni sulla messa fuori servizio e la successiva riattivazione in condizioni di sicurezza;
  7. siano effettuati programmi di flussaggio o trattamento regolari basati sulle linee guida per la prevenzione e controllo della legionellosi e sulle linee guida del produttore;
  8. sia pianificata, con congruo anticipo, la riattivazione di tutti gli impianti in modo tale da consentire le operazioni di disinfezione, flussaggio e verifica di assenza di contaminazione da Legionella;
  9. siano adeguatamente documentati, in un apposito registro (con data e firma di chi ha effettuato l’intervento e del responsabile del riunito), tutti gli interventi sull’impianto effettuati durante le fasi di chiusura e di riattivazione del riunito”.


Spero di averti chiarito un po' le idee...
Se ti dovessero servire informazioni, analisi o altro contattami!