Storia & Antichità
Piu’ Circolano le Idee e Piu’ siamo Liberi e Forti
Sul crocifisso a scuola è intervenuto monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale.
"Il ministro della Pubblica Istruzione ha sollevato un'inutile polemica con la proposta di togliere il Crocifisso dalle aule scolastiche, con il rischio che questo simbolo universale di fraternità venga strumentalizzato a livello politico e diventi un segno divisivo. Il Ministro non può non tener conto dei vari pronunciamenti del Consiglio di Stato, della Corte Costituzionale e anche della Grande camera della Corte Europea dei diritti dell'uomo". Il Consiglio di Stato, ricorda Pennisi, con la decisione n. 556 del 13 febbraio 2006 respinse un ricorso di chi che chiedeva la rimozione del crocefisso nelle aule scolastiche. "Il Crocifisso - aggiunge l'arcivescovo - è diventato un fenomeno di cultura e di civiltà e ha reso la nostra società, più capace di comprensione, più capace di accoglienza, più capace di perdono. Il Crocifisso non può essere strappato, prima che dalle mura delle nostre scuole o degli edifici pubblici, dal nostro cuore, perché è simbolo di una sofferenza offerta per amore, del nostro comune destino, della misericordia finale, dell'estrema consolazione, del reciproco perdono, segno di speranza e di solidarietà per tutti".(Tratto da avvenire online del 30 settembre 2019)…….…..I cattolici italiani hanno dimostrato una grande cultura dell’accoglienza e del rispetto della diversità, nella società italiana e nelle scuole, ponendo a fondamento proprio il valore della testimonianza e del sacrificio di Cristo………….… quindi diventa poi incomprensibile che il governo italiano lo dimentichi…… e dimentichi che il principio della democrazia del rispetto dei cittadini e della libertà di essi si fondi proprio su quella Croce.
Avv. AurelioD’Amico
Resp. Ciisa Bagheria