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USCITA DALL'EURO? UNA EVENTUALITA'
Per capire se l'Italia uscirà dall'euro, mi potrei basare sull'analisi della valuta europea e quella del derivato italiano - più volte fatta e quindi penso che si conosca bene cosa dice il grafico già scritto da regole di Più Alto Ordine e Grado - ma poi le persone vogliono capire il motivo per cui siamo arrivati a questo, e quindi bisogna fare parecchi passi indietro, partendo da concetti storici e biblici, per arrivare al Nazismo, al cambiamento del diapason del "La" e soprattutto perché si è voluto fare un'Europa unita.
EUROPA UNITA?
Ma poi la domanda è? Ma siamo sicuri che l'Europa è unita? Pensiamo veramente che l'Europa è unita perché gli Stati hanno la stessa valuta?
Prendiamo ad esempio gli Stati Uniti d'America, dove tutti i 50 stati hanno la stesa valuta il dollaro, ma non si sente mai che esista un differenziale di spread tra lo Stato della California con quello dello Stato di New York.
Quindi se l'Europa è un grande continente unito, perché ogni stato deve avere il differenziale di spread?
Quando nel 2016 andai a cena con il Prof. Tremonti, mi disse che l'Europa quando era nata era già destinata a scomparire perché coloro che l'avevano plasmata non avevano tenuto conto delle varie problematiche che oggi sono evidenti. Mi disse anche che quando scoppiò la crisi del 2008 tutti erano impreparati come accadde quando scoppiò la Rivoluzione Francese.
Nel 1789 quando ci fu la presa della Bastiglia, gli inserveinti andarono dal Re e lo avvisarono. Lui tronfio rispose: "L' ennesima rivolta", No, Maestà risposero, non si tratta di una rivolta ma bensì di una Rivoluzione.
Luigi XVI durante il suo regno ne aveva viste di rivolte sempre sedate, ma non concependo una Rivoluzione, non riuscì a gestirla.
Il Prof. Tremonti mi disse: "Provi Sig, Zanetti a dire secondo lei di quante pagine consta l'accordo scritto tra i Stati dell'Unione Europea". Li per lì non seppi rispondere e sparai un numero a caso. Tremonti mi disse: 32700 pagine. Sa quante sono 32700 pagine? Sono 161 divine commedie una sopra l'altra.
Ma la cosa ridicola, non sta nel numero di pagine, ma dalla futilità di cose che ci sono scritte. Per farle un esempio le posso dire che a pag. 14545 c'è scritto che tutte le parrucchiere d'Europa devono calzare le ciabatte e non gli zoccoli finché lavorano. Ma secondo lei questo è modo di fare Europa unita?
Riportato questo aneddoto, quando a maggio in Italia si è insediato il governo Di Maio/Salvini si è capito che tutti volevano questo tipo di governo, ma quando dico tutti intendo America, Russia e la stessa Europa.
Il fatto che abbiano voluto proporre il prof. Savona a Ministero delle Finanze era già un chiaro segnale di uscire dall'euro - le idee del Prof. Savona sono note da almeno un decennio - cosa che poi è rientrata anche se lo stesso ricopre comunque un ruolo apparentemente secondario ma sempre all'interno della squadra di governo.
Pensiamo ora un attimo alla manovra finanziaria. Chi segue i mercati finanziari sa bene che la borsa è stupida ma non sbaglia mai, per cui penso che nessuno degli addetti ai lavori, pensi veramente che con un rapporto deficit/PIL al 2,4% il Paese possa ripartire, cosa che non ripartirebbe nemmeno con un rapporto al 2% come vorrebbero i burocrati europei.
Con Unicredit che quota ai prezzi del 1987 - quando un caffè al bar costava 1/5 o 1/6 di oggi - proprio 20 centesimi di euro - finanziarie imprese e famiglie è impossibile per cui la manovra non centra assolutamente nulla.
La diatriba sulla manovra è il tassello mancante per far si che l'Europa salti e l'Italia è il grimaldello che tutti volevano.
In primis gli Stati Uniti d'America, dove Donald Trump - a proposito lo sapevate che lui è tedesco visto che il nonno è immigrato in America e quando parliamo di nonno stiamo parlando di appena due generazioni prima - non vede ora che questa si sgretoli per poter colpire la Germania - i dazi ne sono una prima testimonianza - e ricordiamoci le sue assidue dichiarazioni in cui dice chiaramente che è inconcepibile che l'euro sia così basso nei confronti del Re dollaro.
Ma anche gli Stati europei ne sarebbero ben lieti. Spagna, Portogallo, Grecia e chi più ne ha più ne metta, appoggerebbero questo sgretolamento.
Il premier va in Russia da Putin e gli chiede di comperare i BTP Italiani - è ovvio che appena il governo giallo/verde confermerà la manovra al 2,4% un'ondata di speculazione sul nostro BTP arriverà - e quindi ecco il viaggio politico fatto a Mosca.
Putin che è sotto sanzione con il proprio Paese, si dice ben lieto di aiutare il nostro Paese nell'acquisto dell'obbligazionario, e in cambio secondo voi cosa pretende?
Che l'Italia non applichi più le sanzioni nei confronti dell'ex Unione Sovietica. Visto che però il Bel Paese non può decidere da sola essendo all'interno dell'Unione Europea, il governo italiano ha il diritto di veto e opponendosi ecco che è un ulteriore passo alla disgregazione di questa Europa.
Non dimentichiamo che l'analisi di lunghissimo periodo sull'euro/dollaro parlano di un cambio attorno all'1,80 e solo se l'Europa cosi come la conosciamo noi non ci sarà più ecco che il cambio a quei livelli è giustificato.
Se a questo ci mettiamo che il nostro mercato sotto 16500 circa scivola in default con target dichiarato ancora nel 2008 a 7430 ma spostato ora a 7905 penso che il dado è tratto.
Un saluto a tutti.
Claudio Zanetti