Claudio Zanetti

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JACQUES DE MOLAY

2018-11-18 17:40:51

Continua dalla volta precedente...

LE 4 PROFEZIE (Seconda parte)

Quando il grande Maestro vide il rogo chiese ai suoi giustizieri di essere rivolto verso la cattedrale: “Vi prego di lasciarmi unire le mani per un’ultima preghiera. Morirò presto e Dio sa che è  ingiusto. Ma io vi dico che la disgrazia cadrà su coloro che ci condannano ingiustamente.”

Infatti de Molay predisse 4 profezie:

Rivolgendosi verso il Papa Clemente V gli disse: "tu morirai entro 40 giorni". Clemente V infatti morì 33 giorni dopo il 20 aprile del 1314 a Roquemaure;

Rivolgendosi verso il Re Filippo IV di Francia detto il Bello gli disse: "tu morirai entro la fine del 1314". Filippo il Bello morì infatti il 29 novembre del 1314 durante una battuta di caccia cadendo da cavallo;

Rivolgendosi alla monarchia francese disse: "La casa reale francese cadrà definitivamente entro la 13° generazione da Filippo IV". Il 21 gennaio 1793 il Re Luigi XVI era esattamente il tredicesimo discendente del re che aveva distrutto l’Ordine del Tempio, e con la sua morte terminò la monarchia visto che la prima Repubblica francese nasce nel settembre del 1792;

Rivolgendosi alla Chiesa Romana oramai avvolto dalle fiamme disse: "Il Papato terminerà entro 700 anni dalla mia morte ovvero entro il 18 marzo del 2014". Per precisazione nel 1313 il Papa Clemente V aveva trasferito la sede della Chiesa Romana in Francia.

Abbiamo visto come 3 profezie su 4 siano state infatti indovinate dal Gran Maestro Templare, e la 4° è in piena sintonia con quella di San Malachia nobile irlandese che divenuto Vescovo in un soggiorno a Roma ebbe una visione divina e nel 1139 in base a questa redisse 111 frasi in latino citando tutti i papi che si sarebbero succeduti.

L'11 febbraio del 2013 - dopo 699 anni e quindi esattamente all'interno dei 700 anni predetti da De Molay, Papa Ratzinger si dimette da Vescovo di Roma, ed era il papa n. 111.

L'attuale papa Francesco è il primo papa della storia facente parte l'Ordine dei Gesuiti, ed è noto che il capo dei Gesuiti è chiamato papa Nero.

Ricordiamo cosa dice la quartina n. 112 di San Malachia in latino e la sua traduzione:

“In persecutione extrema Sacrae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septis collis diruetur, et Judex tremendus judicabit populum suum. Amen”

e tradotta:

"Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà (sul trono) Pietro il Romano, che pascolerà il suo gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli sarà distrutta e il giudice tremendo giudicherà il suo popolo. Amen"

È significativo che all’ultimo Papa della serie sia attribuito il nome del primo della storia e che nessun Pontefice abbia mai finora assunto il nome di Pietro II. Il nome sembra un riferimento all’Apocalisse di San Giovanni (21,6): “Io sono l’Alfa e l’Omega. Il Principio e la Fine”.

Un saluto a tutti.

Claudio Zanetti

 

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