Claudia Drago

Il fascino dei miti greci

2018-06-27 06:38:04

Artemide,Dea vergine della caccia, della selvatichezza, degli animali, delle ragazze, del parto e della luna. In tempi successivi è stata associata con l'arco e le frecce. Era figlia di Zeus e Latona, ed era sorella gemella di Apollo. È spesso rappresentata come donna giovane, mentre indossa un corto chitone la cui gonna arriva sopra le ginocchia, e ha con sé un arco e una faretra. I suoi simboli includono lance da caccia, una mezza luna al capo, pellicce, cervi e altri animali selvaggi. Gli animali a lei sacri, oltre al cervo, comprendono orsi, cinghiali e altri animali di bosco. Il suo corrispondente romano è Diana.

Claudia Drago

Il fascino dei miti greci

2018-06-27 06:36:06

Ares,Dio della guerra, dello spargimento di sangue e della violenza. Figlio di Zeus e Era, era rappresentato come un giovane senza barba, spesso con un elmo o una lancia o una spada, nudo o vestito da guerriero. Omero lo descrive come inaffidabile, umorale, sanguigno, in contrasto con Atena, che in guerra ha invece strategia e capacità di controllo. Gli animali a lui sacri sono l'avvoltoio, il cane, il serpente velenoso, e il cinghiale. Il suo corrispondente romano è Marte, che però era visto come progenitore della gente di Roma, e rappresentato in genere più adulto

Claudia Drago

Il fascino dei miti greci

2018-06-27 06:33:11

Apollo,Dio della musica, delle arti, della conoscenza, della cura, della peste, della profezia, della bellezza maschile, del tiro con l'arco e del sole. È il figlio di Zeus e Latona e ha una sorella gemella, Artemide. Come fratello e sorella vennero identificati con il sole e la luna ed entrambi usavano archi e frecce. In miti più antichi è in competizione con Ermes, suo fratellastro. Nelle sculture è rappresentato come un uomo molto bello, senza barba e con lunghi capelli, dal fisico ideale. Essendo perfezionista poteva essere crudele e distruttivo, e i suoi amori sono raramente felici. Per esempio, l'inutile corteggiamento della ninfa Dafne, entrambi vittime di Eros che aveva colpito lui con una freccia d'amore (per punirlo della sua vanità) e lei con una d'odio. Lei venne trasformata in lauro e perciò Apollo ne adorava le foglie e spesso le indossa, portando anche una lira. Spesso appare in compagnia di muse. Gli animali a lui sacri includono il capriolo, i cigni, le cicale, i falchi, i corvi, le volpi, i topi e i serpenti. Anche nella mitologia romana era chiamato Apollo.

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