Founder Executive
Il senso della civiltà tecnologica - Rudolf Steiner
Una riflessione sul senso di quel che ci circonda, fatta un secolo fa da chi riusciva a vedere molto distante.
Il senso della civiltà tecnologica
IL SENSO DELLA CIVILTÀ TECNOLOGICA
Quando nell'epoca post-atlantica finale la nostra cultura esteriore, con la sua tendenza alla logica e al calcolo, arriverà al suo culmine, non porterà ad alcuna soddisfazione, ma lascerà coloro che non avranno sviluppato lo spirituale nelle loro anime ad affrontare una cultura di profonda desolazione.
Allora verrà coltivato dalla spiritualità il seme della speranza, e nel successivo periodo di evoluzione umana questo seme crescerà a maturità. Ma se lo spirito verrà negato, tutte le possibilità di impartire alle anime umane ciò che esso può dare, e ciò che il movimento antroposofico ha volere di infondere; questa cultura esteriore potrà protrarsi ancora per poco.
Infine le persone si chiederanno che cosa hanno guadagnato e diranno:
"Abbiamo tecnologie avanzate, impensabili ai nostri avi, per trasmettere pensieri in tutto il mondo, ma ci fanno bene? Sono i pensieri più inutili e improduttivi ad essere trasmessi avanti e indietro. L'ingenuità umana deve essere portata al limite per trasportare il cibo da luoghi distanti, attraverso mezzi perfetti, o di viaggiare ad alta velocità intorno al globo.
Ma nelle nostre menti non c'è nulla che valga la pena di viaggiare da un luogo all'altro, poiché i nostri pensieri sono senza gioia; inoltre da quando abbiamo questi mezzi di comunicazione, i nostri pensieri sono ancora più tristi di quando li inviavamo nella vecchia maniera, lenta come una lumaca".
– Rudolf Steiner in O.O.130, "Fede, Amore e Speranza. La Terza Rivelazione all'Umanità", 3 dicembre 1911
---
Credit Giorgio Tarditi Spagnoli, da cui traggo questa importante riflessione di Rudolf Steiner