Cinzia Giluni

Founder Starter

LETTERA AL MIO RAGAZZO

2019-11-07 10:51:33

TANRI AUGURI X I TUOI 14 ANNI

Ed eccomi qui come ad ogni ricorrenza a scrivere una lettera al mio ragazzo per il suo compleanno. 


Sono passati 14 anni eppure sembra ieri e non tanto per dire ma perché davvero sei diventato un ragazzo in un lampo, negli ultimi due anni sei cresciuto a vista d occhio sia fisicamente che caratterialmente.

Ripenso alla gravidanza e la tua è stata l unica a non darmi problemi, tutto è andato liscio come l olio tranne x il fatto che i primi cinque mesi ho perso peso tanto che quando arrivai in ospedale per partorire il medico ha pensato fossi andata x interrompere la gravidanza. 


Avevo sempre pensato che saresti nato il giorno che Rosa avrebbe mosso i primi passi e infatti la sera prima di andare a letto Rosa ha camminato e la notte stessa ho rotto le acque. 


Corsa in ospedale, mi hanno visitata, monitorata e ci hanno detto che saresti nato non prima di mattina, così papà è tornato a casa ma le previsioni erano decisamente sbagliate perché dopo pochissimo che papà era andato via è iniziato il travaglio ed è stato tutto talmente veloce che anche l ostetrica ha stentato a crederci e papà ha fatto giusto in tempo ad arrivare che tu con due spinte sei venuto al mondo. 


Papà è riuscito anche a tagliare il tuo cordone. 


Appena ti ho visto nel tuo visino ho rivisto quello di mio padre e mi chiedo se non sia nata da li la mia difficoltà a legarmi a te oppure chissà il fatto che era passato troppo poco tempo dalla nascita di tua sorella o ancora il fatto di non aver potuto scegliere il tuo nome ed essere al contrario costretta a darti un nome che non avrei voluto.

Seppure la tua gravidanza era trascorsa in maniera lineare direi che non è stato lo stesso x la tua infanzia. 


Quando avevi solo un mese per una mia imprudenza sei caduto riportando una microfrattura occipitale e non sai x quanto tempo mi sono rimproverata di questa cosa e mi sono ritenuta una mamma sbagliata ed incapace, ancora oggi se ci ripenso mi escono le lacrime. 


Quella fu solo la prima di tante disavventure. 


Con te avevo scelto di non allattarti al seno perché non ce la facevo, perché ogni volta che ti prendevo in braccio x darti il latte anche Rosa voleva stare in braccio, non avevo nessuno che mi desse una mano e dopo una settimana ho scelto di darti il biberon così riuscivo a darvelo ad entrambi contemporaneamente ed era tutto più gestibile ma questo ha portato a delle conseguenze perché all età di tre mesi hai iniziato a smettere di crescere e su consiglio della pediatra ho provato vari tipi di latte artificiale ma nessuno sembrava funzionare e nonostante lei mi dicesse che era tutto normale, che dovevo darti il tempo di abituarti io sentivo che c era qualcosa che non andava, ti feci ricoverare una prima volta  ma da quel primo ricovero al bambin Gesù non emerse nulla e quindi mi sentivo additata come quella esagerata specialmente a casa ma dopo poco hai iniziato a perdere peso e i sintomi gastrointestinali aumentarono di intensità e stavolta su indicazione del pediatra privato sei stato nuovamente ricoverato, ti hanno rigirato come un calzino facendoti esami a cui hanno sconsigliato anche a me di assistere eppure nonostante tutto ti avevano soprannominato il vomitatore felice perché eri un bambino sofferente ma solare, sorridente, era una gioia vederti x tutti, anche anni dopo la dottoressa che ti seguiva si ricordava del vomitatore felice.

Non mi mossi da quell ospedale x tutto il tuo ricovero ma ero combattuta, da una parte c eri tu che non sapevo cosa avessi, dall altra parte a casa c era Rosa che non mi vedeva da parecchi giorni e aveva smesso di mangiare e dormire,  sicuramente risentiva della mia assenza e credo anche che sapere questa cosa abbia creato inconsciamente un distacco tra noi, non mi sentivo libera di essere preoccupata x te al 100% ne di esserci con la testa e il cuore al cento x cento e forse ti davo la colpa perché Rosa si stava destabilizzando. 


So che sembra assurdo ma il cervello agisce in modo che non sappiamo e non vogliamo, un Po come quando è morta mia madre e le ho dato la colpa x avermi lasciata sola nelle mani di un aguzzino. 


Ovviamente razionalmente questo non ha senso, perché lei non aveva alcuna colpa x essersene andata come tu non avevi alcuna colpa x il tuo star male ma davvero il cervello è imprevedibile..

 Da quel ricovero comunque uscì una diagnosi, ad indicare che non ero poi così pazza, perché una mamma sa quando c è qualcosa che non va. 


Fortunatamente non era nulla di grave ma finalmente c era una diagnosi e con la giusta cura e la giusta alimentazione le cose si sono sistemate. 


Dopo quei ricoveri ci furono altri problemi, iniziasti a manifestare quelli che successivamente definirono spasmi affettivi che a me facevano morire ogni volta che capitavano perché mi sentivo impotente davanti a quel pianto disperato fino a rimanere senza respiro e che a volte sfociava in una perdita di sensi. 


Solo successivamente seppi che quelli sono l anticamera del panico e infatti successivamente verso i 4 anni capitava che avessi sintomi simili a quelli che avevo io, che papà non capiva ma io che li vivo da più di 30 anni non potevo non riconoscere. 


Fortunatamente sono stati solo pochissimo episodi isolati e spero non tornino più ma questa è una delle tante cose che ci accomuna.

Da quel momento qualcosa iniziò a cambiare in te.


 Quel bambino solare e sorridente di allora non so dove sia andato a finire perché quella tua gioia è andata spegnendosi giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno fino a farti diventare un bambino chiuso e solitario che sorrideva poco o nulla e nei cui occhi c era una tristezza infinita. 


Probabilmente questo era il tuo modo di reagire a tutto quello che sei stato costretto a vivere, Rosa ha sempre reagito piangendo, Brandon ha sempre reagito con scontro verbale e fisico, tu invece incamerando e chiudendoti a riccio e in questo sei molto simile a come ero io da piccola che avevo imparato a soffocare tutte le mie emozioni. 


Nonostante di fatto sei sempre stato quello con cui ho avuto maggiori difficoltà ad approcciarmi, ad avere dimostrazioni di affetto, o semplicemente a capirti non potrò mai dimenticare  quel maledetto giorno a causa del quale la nostra vita ha dovuto subire un grande cambiamento. 


Quel giorno mentre Rosa e Brandon erano sul divano a piangere e urlare terrorizzati da quello che mi stava accadendo tu eri in un angolo impassibile. 


Sai ripenso ai tuoi occhi e oggi capisco che anche se c eri fisicamente in realtà non c eri, conosco bene quel meccanismo, è l unico modo per fare in modo che il dolore passi senza creare danni o meglio siamo convinti che sia così ma in realtà in quel modo ci logora dentro. 


Ricordo come nel momento in cui sono uscita da quella porta sei stato la mia ombra per tutto il tempo quasi volessi proteggermi, non potevo fare un passo senza averti con me, ma la percezione che ho avuto non era tanto che tu cercassi aiuto ma quanto che avessi annullato la tua sofferenza, le tue paure come per dire, mamma ci sono io.

Tra me e te c è sempre stato un rapporto conflittuale ma da un Po di tempo a questa parte sento che le cose sono decisamente cambiate. 


Finalmente riesco ad abbracciarti, a coccolarti seppure non spesso, tu riesci ad avvicinarti a me cercando il calore del mio abbraccio ed è qualcosa che amo infinitamente. 


È come se tu fossi nato da poco e sento di poterti donare quell affetto che ti ho fatto mancare. 


È come se stessimo imparando a conoscerci e stessimo entrando in contatto con  le nostre emozioni e lo stiamo facendo a piccole dosi per paura di farci male o di far male all'altro.

Da un paio di anni a questa parte ho notato in te un grande cambiamento iniziato nel momento in cui hai accettato l'invito di Martina a fare la prova di break dance e da lì piano piano quel bambino pieno di vita di un tempo ha ricominciato ad uscire fuori.


Quando a gennaio hai deciso di iniziare a fare anche hip hop e contemporaneo sinceramente non mi sarei mai aspettata i 

risultati che ho visto a luglio. 


Si vede che sei portato e soprattutto che ti piace. 


Ti ha ridato la vitalità, la vita.  


Mai avrei pensato che la danza e la musica avrebbero ridato vita ai tuoi occhi spenti e anche in questo caso non posso far altro che constatare quanto tu sia simile a me perché anche per me la musica è sempre stata vita, un mezzo per entrare in contatto con la parte più profonda di me e a quanto pare con te Ha lo stesso effetto.

Sono contenta per come hai affrontato gli esami di terza media, x come ti sei impegnato, x come hai lavorato e x i risultati ottenuti, sono contenta della scelta che hai fatto delle superiori perché ti ci vedo proprio, quanto sei bello con la divisa da accoglienza e anche con quella da cucina e quanto sei bravo, su questo non siamo uguali visto che io non vado d accordo con la cucina. 


La tua passione x il disegno poi sta aumentando ed è bello sentirti fare progetti, hai le idee chiare su quello che vuoi e ti vedo anche un ragazzo responsabile perché dentro di te cerchi soluzioni x realizzare quello che vuoi. 


Sono contenta che tu abbia trovato una classe in cui ti senti parte anche tu finalmente, sono contento che ti sia fatto un gruppo di amici da cui ti senti rispettato per quello che sei. Un.altra cosa che ci accomuna è la stravaganza, la voglia di essere fuori dal comune anche se la scuola che hai scelto ti da delle regole che ti impediscono di tirarla fuori ma sei diventato maturo abbastanza da capire che le regole vanno rispettate. 


Mi spiace solo x due cose che spero miglioreranno anche quelle con il tempo, il tuo rapporto con Brandon che non vuole affatto migliorare e il modo in cui a volte ti rivolgi a me come se non avessi rispetto x me ma forse è l età.  


Stai crescendo, e lo stai facendo davvero in fretta, sei diventato più alto di me ormai (non che fosse difficile), ma sappi che ti voglio un bene infinito a te che sei il mio ragazzo indaco

 (e questo non me lo leva nessuno dalla mente, perché ne hai tutte le caratteristiche

Ecco il tuo amore per gli animali.

Un'altra cosa che ci accomuna.

La passione per la cucina c era anche da piccolo.

Tu e la danza.

Ti auguro un felice compleanno Benny e che tutti i tuoi sogni possano realizzarsi.