Cinzia Giluni

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LA TERZA GRAVIDANZA

2019-05-17 20:58:21

SERENITÀ : QUESTA SCONOSCIUTA

L'INIZIO

Dopo la nascita del secondo figlio i rapporti con mio marito già erano difficili e dentro di me speravo che un altro figlio avrebbe ricucito gli strappi.


A nulla sono valsi i tentativi di una mia amica che mi sconsigliava di avere un altro figlio.


Io volevo ricucire quel rapporto a tutti i costi e comunque desideravo un altro figlio.


Una sera di ottobre 2007 mio marito decise di portare me e i bambini a cena fuori e siccome quel giorno mi sarebbe dovuto arrivare il ciclo cosa che non avvenne chiesi di potermi fermare in farmacia per comprare delle medicine ma in realtà oltre a quelle comprai un test di gravidanza che feci nel bagno del ristorante.


Certo un posto non comune per fare un test di gravidanza ma fu proprio nel bagno del ristorante che scoprii di aspettare un altro bimbo.

Alla morfologica risultò essere un bel maschietto e per la prima volta potevamo decidere serenamente il nome.


Unica regola era che il nome doveva essere italiano perché mio marito non voleva nomi stranieri.


Io ero indecisa tra Riccardo e Samuele e feci decidere a mia figlia che optò x Riccardo.

Questa gravidanza trascorse serenamente fino al quinto mese quando iniziai ad accusare affanno anche notturno alchè il mio ginecologo consigliò una visita dal cardiologo.


Una mattina così andai da sola dal cardiologo che visitandomi sentì un rumore aggiunto e mi consigliò di ricoverarmi per fare degli accertamenti più approfonditi.


feci presente che avevo due bimbi piccini e non potevo ricoverarmi e lui mi disse che se volevo far nascere il bimbo che avevo in grembo e fare in modo che i due bimbi che stavano a casa continuassero ad avere una mamma era meglio che mi ricoverassi.


Non potevo credere a quello che sentivo. 


Possibile che fossi così grave?


 Chiamai immediatamente un altro cardiologo chiedendo di poter fare un ecodoppler cardiaco con la massima urgenza.


Ci andai la stessa mattina e sia alla visita che all eco risultò tutto ok e quindi mi tranquillizzai.


 Risultò poi che l affanno che avevo era dovuto ad una importante carenza di ferro.


Intorno al sesto mese per caso io e mio marito stavamo vedendo un film di Bruce Lee che noi amavamo entrambi e decidemmo così di comune accordo di cambiare nome al bambino e optammo x Brandon ma decidemmo che il nome sarebbe stato comunicato solo alla nascita.

LA NASCITA

Una ventina di giorni prima della data presunta del parto ebbi una lieve perdita delle acque e mi recai così in ospedale.


Li iniziò il travaglio che stavolta riuscii a gestire abbastanza bene forse perché avevo anche portato a termine il corso preparto. 


Nonostante le contrazioni ci fossero il bimbo non si decideva a scendere.


Mi ruppero le acque in sala travaglio e mi invitarono ad andare in sala parto dove sarebbero venute di li a poco. 


Come però mi misi sul lettino da parto le contrazioni iniziarono ad essere continue e intense e sentivo anche la necessità di spingere.


Ero sola con mio marito e gli dissi che dovevo spingere e lui mi disse di farlo e così feci.


A quel punto mio marito chiamò l'ostetrica avvisando che la testa del bambino era quasi fuori.


L ostetrica si precipitò e con la spinta successiva mio figlio era nato.


Me lo misero sulla pancia ancora attaccato al cordone ombelicale.


Era stranissimo perché era tutto bianco e viscido dalla testa ai piedi.


La cosa ancora più strana per me perché con i primi due figli non l'avevo vissuta fu che pian pianino si avvicinò al mio seno e si attaccò e fu la cosa più bella che poteva capitare perché ancora attaccato al cordone ombelicale si attaccò anche al mio seno.


NUOVE PREOCCUPAZIONI

Ovviamente non poteva scorrere tutto liscio.


Intanto il mio ricovero durò più a lungo in quanto ebbi la febbre altissima per diversi giorni ma fortunatamente tutto si risolse spontaneamente.


 Il problema più grande ci fu dopo qualche giorno che eravamo tornati a casa.


Ci arrivò una lettera dell ospedale che ci comunicava che le prime analisi fatte a nostro figlio mettevano in evidenza la possibilità che potesse avere la fibrosi cistica ed era quindi necessario ripeterle.


Non potevo crederci, ero disperata, ma sperai che ripetendo le analisi sarebbe andato tutto bene.


Purtroppo così non fu perché anche la seconda volta risultarono positive ed era quindi necessario fare gli esami successivi.


Il grosso dramma era anche che mio marito non capiva la gravità della situazione, lui era fiducioso ma non sapeva nemmeno cosa fosse la fibrosi cistica e provai a spiegarglielo visto che essendo infermiera lo sapevo benissimo ma fu inutile, mi sentivo sola ad affrontare quel dolore.


Fu necessario fare un test sul DNA ma x avere la risposta dovemmo aspettare alcune settimane.


Fortunatamente il test risultò essere negativo ma ancora non potevamo stare del tutto tranquilli perché rimaneva da fare il test del sudore per avere la certezza che fosse tutto ok.


L unico problema era che quel test non poteva essere fatto prima del quinto mese di vita.


Furono i mesi più lunghi per me, stavo vivendo in un limbo, con il terrore che mio figlio potesse avere la fibrosi cistica e se così fosse stato sarebbe stato un condannato a morte e non volevo pensarci.


Visto poi che mio marito continuava a non capire la gravità della situazione un giorno fui dura e cruda e gli dissi quali erano i rischi per nostro figlio e come sarebbe stata la sua breve vita se la diagnosi fosse stata confermata.


Arrivò il giorno del test del sudore ma ovviamente per avere la risposta avremmo dovuto attendere e furono davvero snervanti quei giorni di attesa ma quando ci diedero la risposta potemmo tirare un sospiro di sollievo perché fortunatamente Brandon non aveva la fibrosi cistica ma era un bambino sano.

FIBROSI CISTICA

La fibrosi cistica è una malattia geneticache colpisce le ghiandole esocrine, come quelle che producono muco e sudore. A pagare le conseguenze del loro malfunzionamento sono i polmoni, il pancreas, il fegato, l'intestino, i seni paranasali e l'apparato riproduttivo.


CHE COS'È LA FIBROSI CISTICA?


Chi soffre di fibrosi cistica produce un muco denso e appiccicoso che, anziché umidificare la superficie con cui è a contatto, si deposita bloccando prime fra tutte le vie respiratorie. Qualsiasi dotto, inclusi quelli che permettono ai succhi pancreatici di arrivare nell'intestino tenue per partecipare alla digestione, viene ostruito. Ne conseguono problemi di assorbimento e aumento del rischio di infezioni batteriche che portano a malnutrizione, gravi danni ai polmoni, problemi intestinali e dolori addominali.

Inoltre la fibrosi cistica porta a perderemolti sali attraverso il sudore, causandoscompensi elettrolitici, disidratazione, aumento della frequenza cardiaca,affaticamento e debolezza, riduzione della pressione sanguigna e colpi di calore. La malattia, infine, può aumentare il rischio di osteoporosi e di osteopenia ed essere associata a problemi di fertilità sia maschili che femminili.


QUALI SONO LE CAUSE DELLA FIBROSI CISTICA?


Le cause della fibrosi cistica sono mutazioni nel gene CFTR, che codifica una proteina che controlla il passaggio di acqua e di alcuni sali all'interno e all'esterno delle cellule. La proteina mutata non funziona in modo appropriato e porta alla produzione di muco denso e sudoremolto ricco di sali. Le possibili mutazioni a carico di CFTR sono più di mille e possono causare forme di fibrosi cistica di gravità differente. Inoltre anche altri geni possono contribuire alla gravità della malattia.


QUALI SONO I SINTOMI DELLA FIBROSI CISTICA?


I sintomi della fibrosi cistica cambiano da paziente a paziente e con il passare del tempo.
Nei bambini un primo segnale può essere il sapore salato della pelle o la stitichezza a partire dalla nascita.


La maggior parte degli altri sintomi compaiono più avanti nel tempo e possono essere:

  • a livello dell'apparato respiratorio: l'accumulo di muco denso nelle vie respiratorie e le infezioni ricorrenti e resistenti agli antibiotici, le continue sinusiti, bronchiti e polmoniti frequenti e, in alcuni casi, polipi nasali, bronchiectasie e pneumotorace
  • a livello dell'apparato digerente: diarrea o feci dall'aspetto oleoso e nauseabonde, blocchi intestinali, flatulenza eccessiva e stitichezza grave associati a dolori addominali, carenze nutrizionali che ostacolano la crescita e l'aumento di peso, pancreatite, prolasso rettali, malattie epatiche, diabete e calcoli alla cistifellea
  • a livelli dell'apparato riproduttivo maschile:  la mancanza del dotto deferente, in quello femminile: blocco della cervice da parte del muco
  • altri possibili sintomi includono l'alterazione dei livelli di minerali nell'organismo, estremità delle dita dilatate (clubbing) e riduzione della densità ossea


(Notizie prese dal web)

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Sono passati quasi undici anni da quel giorno e come il fratello e la sorella ha dovuto affrontare cose che nessun bimbo dovrebbe affrontare ma è un bambino sano e questa è la cosa fondamentale

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Nonostante i suoi undici anni continua ad essere il cucciolo di casa con i suoi occhi da cerbiatto con i quali non smette di fare conquiste e allo stesso tempo è un piccolo terremoto, con una energia inesauribile.