Cinzia Giluni

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CARA MAMMA

2019-08-05 05:50:43

MI MANCHI

Sono trascorsi 36 anni da quel maledetto giorno in cui te ne sei andata e lo hai voluto fare da sola in un letto di ospedale senza il conforto di nessuno (chissà che questa tua scelta non abbia avuto un motivo, che non dovesse servirmi a capire che avrei dovuto contare solo sulle mie forze).


Ricordo quando ti sei ammalata 8 mesi prima,  il senso di impotenza che ho provato x non essere riuscita a fare nulla, x non essere riuscita a convincerti ad andare prima dal medico certa che se ci fossi riuscita le cose sarebbero andate diversamente, vederti perdere conoscenza davanti ai miei occhi è stato devastante.


Di te non ricordo quasi nulla ma quel giorno è impresso nella mia memoria come sono impressi alcuni episodi avvenuti a casa quando tu stavi in coma e da un po di tempo ho iniziato a chiedermi se non fossi tu che tentavi di dirmi qualcosa che io non ho compreso ma di cui ho avuto paura, e alcuni avvenuti in ospedale che mi hanno preparato a quel lontano 5 agosto del 1983 anche se x me purtroppo sei morta il 21 dicembre del 1982, il giorno in cui ti sei ammalata perché x qualche motivo io avevo capito che non saresti più tornata a casa, del resto quando venni a trovarti in ospedale dopo quattro mesi chi avevo davanti non eri più tu, tu non mi riconoscevi più ed eri piena di tubi, eri un.altra anima in un altro corpo e io non riconoscevo nessuno dei due. 


Non sapevo se desiderare che quella persona in ospedale tornasse a casa oppure no ma sapevo che la mia mamma non c era più.

Anche il giorno in cui sei deceduta lo ricordo nitidamente. Ricordo che in tarda mattinata papà tornò a casa e già questa cosa fu un campanello di allarme perché era un orario insolito, dentro di me avevo capito ma chiesi ugualmente a papà cosa fosse successo senza ottenere alcuna risposta se non un abbraccio, l unico abbraccio che ricordo, l unico gesto affettuoso che ricordo aver mai ricevuto da lui, l unica volta che percepii di avere un padre e quello fu il secondo campanello di allarme.

La notizia la diede quando salimmo a casa di zia dove mi trovavo da quando ti eri ammalata.


 Ricordo che ero sulla porta quando ci disse che non c eri più, quando disse che te ne eri andata prima che lui arrivasse, da sola, ricordo che x lui questo fu un grosso dolore, perché ti era stato vicino in ogni momento della tua malattia ma non nel momento più importante e in cui ne avresti avuto bisogno, ma ho imparato con il tempo che tutto ha una ragione seppure non la comprendiamo.


Ricordo che a quelle parole non ebbi alcuna reazione, non piansi, nulla di nulla, era come se io non fossi li in quel momento fino a quando zia e nonna non iniziarono a piangere ed urlare ed io scappai piangendo ma sinceramente non credo nemmeno fosse un pianto di dolore, lo ricordo più che altro come una reazione istintiva, un po come quando uno ride e non puoi fare a meno di farlo anche tu, alla stessa maniera il pianto degli altri fece istintivamente piangere anche me.


È pur vero che nelle mie orecchie risuonano ancora oggi le parole che mio padre disse a me e mia cugina la prima volta che ci portò a trovarti "NON DOVETE PIANGERE" quindi forse in qualche modo quelle parole avevano inciso sul mio modo di reagire, forse non mi sentivo libera di esprimermi o forse non sapevo più esternare le mie emozioni.


Ero preparata alla tua morte, è strano a dirsi ma pur avendo solo dodici anni avevo avuto otto mesi x prepararmi a questa eventualità e quel lontano 5 agosto fu solo la conferma di quanto già sapevo da tempo.

X anni mi sono sentita in colpa x questa mia non reazione, x questa mia freddezza, x questa mia indifferenza, x anni mi sono sentita una figlia cattiva, x anni mi sono sentita in colpa x non essere stata in grado di aiutarti, x anni mi sono sentita in colpa x aver provato rabbia nei tuoi confronti x avermi lasciato sola ad affrontare cose ancor peggiori, poi con il tempo tutto si è ridimensionato, ho compreso che non avrei potuto far nulla x salvarti, che la mia non reazione era una normale reazione al dolore, un modo x sopportare un dolore troppo grande x una bambina di dodici anni, che la mia rabbia era una reazione normale a tutto ciò che è seguito.


X molti anni la mia vita è proseguita senza che avvertissi la necessità di averti accanto fino a quando non mi sono fidanzata, sposata e ho avuto figli.


Quanto avrei voluto averti accanto x condividere le gioie, le sofferenze e le paure di quel periodo


quanto avrei voluto averti vicina quando ho deciso di lasciare mio marito,


 quanto avrei voluto nei miei momenti più difficili avere anche semplicemente il tuo abbraccio che mi facesse capire che stavo facendo la cosa giusta, che nonostante io pensassi il contrario ce l avrei fatta,


 quanto avrei voluto averti accanto nel fronteggiare il panico che mi attanaglia da allora, forse non sarebbe mai arrivato se tu non te ne fossi andata ma sicuramente affrontarlo con te sarebbe stato più semplice, comunque oggi ho imparato a tenerlo a bada anche se il più delle volte quando arriva devo ricorrere alla mia  piccola stampella e ho imparato ad ascoltarlo x cercare di capire cosa voglia dirmi, eh si perché quando arriva lo fa sempre x una ragione ed è capitato di chiedermi se quel panico non sia proprio tu e non sia il tuo modo x starmi vicina.


Quanto vorrei essere x i miei figli la minima parte di quello che tu eri x me anche se non ricordo una volta in cui io ti abbia detto quanto tenessi a te e quanto fossi importante x me.

Ti ricordo come una mamma dolce mite e premurosa e io al contrario di te sono molto rigida e vorrei tanto essere come te perché sono convinta che solo così i miei figli potrebbero amarmi realmente.


Quanto vorrei che tu fossi qui ora e mi dicessi che sto facendo un buon lavoro con i miei figli, perché questa è una delle mie più grandi incertezze, quanto vorrei averti accanto x avere un sostegno quando mi capita di pensare che non ho più forze e che non posso farcela con loro, quanto vorrei poterti rivedere almeno una volta, poterti abbracciare, sentire il calore del tuo abbraccio, sentirti dire che mi vuoi bene, che sei orgogliosa di me, poterti dire che ti voglio bene ma purtroppo tutto questo non è possibile.


X molto tempo sono stata arrabbiata con te x avermi lasciato nelle fauci di chi avrebbe dovuto proteggermi e x avermi lasciato sola ma poi ho compreso che se lo hai fatto era perché sapevi che sarei riuscita ad affrontare ogni cosa che mi è accaduta. 

MI MANCHI MAMMA!

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