Christian Rondanin

Investitori digitali

UNA PRIGIONE INVISIBILE

2019-08-16 10:40:43

Se nasciamo in prigione non possiamo accorgerci di essere dei carcerati fino a quando non proviamo a mettere in discussione le regole che ci sono state imposte sin dall'infanzia e alle quali ci siamo supinamente adeguati.

Studiamo all'università perchè così fa la maggior parte delle persone intorno a noi, cerchiamo un partner perchè così fannno tutti, iniziamo a lavorare perchè così fanno tutti, facciamo nascere dei figli perchè così fanno tutti. trascorriamo la vita a produrre e consumare...fino a quando non ci viene un tumore a moriamo.

Questo lo chiamiamo libero arbitrio.


Educhiamo i nostri figli secondo i criteri soporiferi ai quali siamo stati educati noi stessi, affinchè anche loro non siano tentati di mutare lo status quo imposto dalla società. Anzi, di norma facciamo di tutto per ostacolarli al fine di evitare che essi compiano delle scelte inconsuete e "rischiose per il loro futuro"...un futuro di produzione e consumo.


Quando ci accorgiamo di essere in una prigione dalla quale è difficile uscire, proviamo ad accennarlo a chi ci sta intorno, ma il risultato è spesso deludente. Risulta infatti pressochè impossibile far vedere al "cittadino medio" il suo stato di sonno. Non crederà mai di stare dormendo mentre parla, lavora e fa progetti per il futuro. Inoltre, più possiede un'elevata opinione di sè, spesso derivata dal conseguimento di titoli di studio presso le scuole dove viene praticata l'edu-castrazione dei giovani, e più sarà difficile fargli comprendere la realtà dei fatti.