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TENDENZA/Anche in Italia impazza l'allevamento dei simpatici Alpaca
Ha uno sguardo che incute tenerezza ed un vello morbidissimo: si tratta del pregiato alpaca. Oggi viene allevato anche in Italia per la preziosa lana e come animale da compagnia.
Un po' di storia...
L’alpaca il cui nome scientifico è Vicugna Pacos, è un mammifero simile alla vigogna. Originario del Sud America, addomesticato e allevato oggi soprattutto per utilizzarne la pregiata lana.
La sua origine è rimasta per lungo tempo piuttosto incerta. Secondo alcuni autori si trattava di una razza domestica derivante dalla selezione della vigogna (Lama Vicugna), mentre secondo altri derivava dalla selezione del guanaco, così come è avvenuto per il lama. Secondo altri ancora derivava da incroci tra guanachi e vigogne. Quando i nomi scientifici furono assegnati ai camelidi sudamericani, tra il XVIII ed il XIX secolo, si ritenne l'alpaca un discendente del lama, ignorando però la forte somiglianza di stazza, altezza e qualità della lana con la vigogna (difficilmente supera i 90 cm di altezza al garrese, per un peso che può variare nell'adulto dai 60 agli 80 kg).
Molte difficoltà di classificazione furono dovute anche al fatto che le quattro specie si possono incrociare tra loro e creare una prole fertile.
Una classificazione corretta fu possibile solo dopo l'avvento delle nuove tecnologie che con le analisi del Dna scoprirono nel 2001 che l'alpaca deriva dalla vigogna e non dal guanaco.Di conseguenza il nome scientifico dell'alpaca fu cambiato da Lama pacos a Vicugna pacos.
All'aspetto l'alpaca ricorda molto una morbida pecorella, anche se rispetto ad essa ha dimensioni maggiori ed un collo molto più lungo. L'alpaca non è ruminante, come spesso si era creduto, ma come tutti i camelidi possiede tre stomaci per la digestione della fibra. In media ogni animale mangia circa un chilo di vegetali al giorno e non ha bisogno di grandi quantità di acqua.
Esistono due razze di alpaca: la razza Huacaya e la razza Suri, rappresentando quest'ultima solo il 10% della popolazione degli alpaca nel mondo. Le femmine danno alla luce un solo piccolo all'anno perché il loro periodo di gestazione è di circa 11 mesi e mezzo. La razza Alpaca Huacaya è quella maggiormente diffusa (85% del totale) e presenta un pelo che cresce perpendicolarmente alla pelle (ossia dritto a mo’ di peluche) ed una groppa convessa. Il tutto gli conferisce un aspetto rotondo. Nella razza Alpaca Suri il pelo cade lungo il corpo e la groppa è dritta, è per così dire un po’ spigoloso.
Gli alpaca sono allevati in grandi greggi che pascolano ad un'altitudine compresa fra i 3500 e i 5000 metri sulle Ande del Perù meridionale, della Bolivia settentrionale e del nord del Cile. Al contrario dei lama, gli alpaca sono allevati non per farne animali da soma ma per la loro lana pregiata, utilizzata non solo per tessere coperte e ponchos, ma sempre più come materia prima di capi di maglieria ed accessori.
La pregiata lana di alpaca
Gli alpaca vengono tosati una volta all'anno, in primavera. Un'alpaca femmina produce circa 2,5 kg di lana, mentre un alpaca maschio può arrivare a produrre anche 4 kg di lana all'anno. La lana di alpaca è simile a quella di pecora, ma è più calda e non pizzica la pelle. È apprezzata per la brillantezza e per la leggerezza. La lana di alpaca non contiene lanolina, non infeltrisce e non dà allergie.
La lana dell'animale può assumere ben 22 colorazioni naturali diverse, ma molte in meno rispetto al lama.
Negli ultimi anni l'allevamento degli alpaca si è diffuso anche in Europa, un po' in tutti i Paesi, perché è un animale che si adatta bene a climi diversi: dai 5000 metri di quota delle cordigliere delle Ande fino alle zone desertiche. Sono animali socievoli che amano stare in gregge perchè hanno bisogno di circondarsi di loro simili, sennò arrivano addirittura a soffrire di solitudine. Se si sente minacciato l’alpaca sputa, proprio come il lama. In natura l’atto di sputare serve a mantenere certe gerarchie nel gruppo, mentre lo sputo verso l’uomo è di solito accidentale e può nascere da gesti percepiti come minaccia.
Il termine Alpaca è usato anche in riferimento alla fibra tessile che si ottiene dal vello di questo animale. Si tratta di una fibra naturale particolarmente pregiata, di qualità superiore rispetto alla famosa e diffusa lana Merinos (di pecora Merino) e ritenuta da alcuni addirittura migliore del cashmere (lana della capra del Cashmere).
Gli allevamenti di alpaca anche in Italia
L’interesse economico verso la produzione delle pregiate lane alpaca, con gli anni ha esteso l’allevamento di questo simpatico animale al di fuori del territorio di origine.
Oggi gli alpaca animano i paesaggi di diversi paesi del mondo. Negli Stati Uniti spesso si possono vedere anche alcuni alpaca tenuti nei giardini delle case, sia come animali da compagnia che come rispettosi giardinieri: brucano infatti erba e foglie senza danneggiare radici e arbusti, ed inoltre i morbidi cuscinetti di cui sono dotati sotto al piede attenuano il passo e le impronte e preservano il manto erboso anche in caso di pioggia.
Anche in Italia esistono attualmente dei piccoli allevamenti che si stanno sviluppando velocemente grazie anche alla Società Italiana Alpaca (SIA), associazione senza scopo di lucro sorta nel 2010, focalizzata sulla corretta gestione degli alpaca, per fare in modo che i requisiti di benessere di questo animale siano sempre rispettati.
Tra gli allevamenti di lama e alpaca più conosciuti, sono oggi attivi quelli in Trentino Alto Adige, nelle zone di Cavedine e Bolzano, quelli nell’Emilia Romagna, sulle colline vicino a Piacenza, e in Toscana, in particolare a Terrigoli e Cinigliano (Grosseto).
Ma anche in Piemonte, in provincia di Alessandria e vicino a Cuneo, nonché nel territorio biellese, esistono realtà emergenti a gestione famigliare.
Di particolare interesse è l’Agriturismo Il Pascolo in frazione Piane di Barbato a Trivero, dove accanto al bel cascinale in legno e pietra recentemente ristrutturato, Reana Regis è pronta ad accogliere anche alcuni turisti, e dove è possibile visitare le varie coltivazioni bio e l’allevamento degli alpaca, che liberamente pascolano nelle magnifiche radure appena sotto l’agriturismo, a ridosso del comprensorio delle ridenti Alpi biellesi. Per informazioni potete cercare l'agriturismo Il Pascolo anche sui siti ufficiali e su Tripadvisor.