Chiara Rey

Founder Senior

SENZA TRUCCHI e SENZA INGANNI: SON CHIARA LUNA ed HO 52 ANNI! - E qualcuno mi ha già chiesto se ho fatto un patto col Diavolo..

2019-08-21 10:59:05

Spesso si dice che l'aspetto esteriore e soprattutto gli occhi son lo specchio dell'anima. In verità io non dimostro la mia età anagrafica, complice forse un buon DNA, ma soprattutto grazie ai miei "segreti di longevità". Seguitemi qui su CamTV se volete conoscermi meglio e... sapere quali sono!!

MA ESISTE DAVVERO... L'ELISIR DI LUNGA VITA?

Mentre sto scrivendo, sto ascoltando una vecchia canzone. Una vecchia Hit romantica degli anni '60 cantata dai Platters, che i più giovani forse manco conoscono, ma che quelli che come me sono arrivati alla soglia del mezzo secolo, sicuramente ricordano: "Smoke gets in Your Eyes". Parla d'amore quella canzone, e in un modo nostalgico e struggente, che mi fa pensare a tutte le cose andate, ed anche ad alcune persone e situazioni del mio passato, ad amori persino trapassati, a esperienze ai limiti e a tutte le lacrime versate. Tante... Ecco, per quanto intensamente ho vissuto, dovrei sembrare una millenaria, col viso pieno di rughe, e forse la mia forte anima antica lo è. Ma l'aspetto esteriore, il mio viso, i miei occhi e il mio sorriso, sono ancora quelli di una sana ragazza di provincia, piena di cuore, d'emozioni e di... Speranze! E quelli.. sono ancora incredibilmente giovani.

Ecco partirei da qui, per descrivermi e per far capire quanto la propria attitudine e un innato entusiasmo per la vita possa alla lunga "fare la differenza". E poi lo dico senza vergogna, qualche chilo in più (anche se combatto sempre con la bilancia per non esagerare), nel tempo mi ha veramente aiutato. Ma andiamo per ordine, cari amici.

Questione di DNA

Fino a non molti anni, fa la questione legata al proprio patrimonio cromosomico non era stata sufficientemente considerata, anzi gli studiosi in materia di biochimica cellulare e longevità, parlavano di una rilevanza del DNA che non andava oltre il 10%. Studi più recenti hanno invece ribaltato questa teoria. Mettendo il DNA di nuovo in primo piano, nel considerarlo come un fattore genetico di potenziale longevità. Ecco cosa si è scoperto all'ospedale di Castellana Grotte (Bari) nel 2018.

LONGEVITA': scoperta la variante genetica che ritarda l’invecchiamento

Il segreto della longevità, così tanto cercato e studiato, potrebbe essere finalmente stato individuato. E non a caso risiede nel DNA

Longevità, come vivere più a lungo? Questione di geni, anzi, di varianti genetiche. Se esiste una particolare e precisa caratteristica nel DNA, infatti, si ha a disposizione una potente arma che fa resistere meglio e più a lungo termine allo stress cellulare. E quindi farebbe invecchiare meglio.

È questa la conclusione cui sono giunti alcuni ricercatori italiani che, all’ospedale Saverio De Bellis di Castellana Grotte, in provincia di Bari, hanno analizzato diversi studi condotti in tutto il mondo su 15 mila persone di diversa età, etnia e stili di vita e hanno evidenziato come sia presente una modifica genetica nell’80% dei centenari dell’intero pianeta.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Nucleic Acid Research della Oxford University Press, ha in pratica messo a fuoco il funzionamento della variazione di un singolo frammento del DNA.

Sembra che tutto stia nella variazione di un gene

E allora, se il segreto dei centenari del Cilento risiede nella scarsa presenza di uno specifico ormone e di quelli di Icaria sta in un’alimentazione decisamente sana, questa volta a finire sotto i riflettori è il gene FOXO3. 

E la variazione prende il nome di SNP.

– spiega il coordinatore della ricerca, Cristiano Simone – ”.


Secondo i ricercatori, le persone che hanno questa particolare caratteristica genetica potrebbero essere più resistenti anche agli effetti avversi delle terapie mediche e oncologiche, così come potrebbero avere una più bassa probabilità di essere colpiti da malformazioni fetali in gravidanza, o diabete nella vita adulta.

Questa scoperta potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci e alla diagnostica, perché “.

Un nuovo strumento, quindi, che consentirà di valutare il rischio di malattie e ritardare l’invecchiamento. 

Un giorno saremo tutti esseri bionici centenari e indistruttibili?


(fonte: www.greenme.it)

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