Chiara Aresu

Cosa hanno di diverso i gatti neri?

2019-07-06 18:30:07

Il gatto nero ha iniziato ad essere preso di mira dal Medioevo. Si usava spostarsi con le carrozze, quando le strade si facevano buie, i cavalli si imbizzarrivano creando scompiglio, per via dell’attraversamento improvviso dei gatti e per gli occhi che spiccavano ancora di più, visto il pelo nero.

Nel medioevo

Nel 1200 il papa Papa Gregorio IX aveva battezzato il gatto nero come fedele amico delle streghe, così le persone si sentirono libere di perseguitarli. Anche durante le feste molti papi davano l’ordine di bruciarli.

Come mai questi pensieri?

Il nero era simbolo di lutto e gli occhi gialli e brillanti nella notte inquotevano paura. Alcune leggende narrano che l’arrivo di un gatto nero, portava l’arrivo di pirati, come mai? Sempre per ignoranza. I gatti viaggiavano spesso nelle navi per cacciare i topi, tra cui quelli neri.

Gatto nero animale sacro?

Nell’antico Egitto al contrario del Medioevo i gatti compresi quelli neri, venivano adorati. La Dea Bastet rappresenta un felino nero, era un simbolo positivo di armonia e felicità, prottetrice della casa, custode delle donne incinte e capace di tenere lontano gli spiriti maligni. Chi uccideva un gatto era punito severamente. Nell’antica Roma i gatti erano considerati portafortuna, quindi dopo la loro morte si usava bruciarli e spargere le ceneri per augurarsi un buon raccolto.

Porta fortuna?

In Giappone i gatti neri portano buona salute e allontanano gli influssi negativi. In oltre i maneki neko (sculture giapponesi che rafigurano gatti di colore nero) sono molto apprezzati dalle donne, poiché considerati efficaci nel tenere lontano i molestatori.

Quindi come mai le dicerie vanno contro la loro vita?

I gatti neri sono eleganti buoni e tranquilli con caratteristiche come tutti quelli della loro razza, la loro colpa? Nessuna. La nostra colpa? Dopo tutti gli avanzamenti dell’uomo si rimane attaccati alle dicerie del Medioevo, penso che ormai sia arrivato il momento di andare avanti ;)