Cecil Spose Academy

Sii ammirabile... la sposa luxury

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L'INSOLITO CORPETTO DA SPOSA IN CARTAPESTA LECCESE

2021-07-20 08:31:06

Vi assicuro che non è stato difficile realizzarlo ma sicuramente è stata un'idea stravagante quella di concepirlo.

L'INSOLITO CORPETTO DA SPOSA IN CARTAPESTA LECCESE. Vi assicuro che non è stato difficile realizzarlo ma sicuramente è stata un'idea stravagante quella di concepirlo. E' stato creato per una ragazza, anch'essa dalla personalità artisticamente ecclettica. L' ispirazione è nata osservando il suo corpicino minuto, per cui con questa modellazione in carta pesta ho avuto la possibilità di non tener conto delle sue vere proporzioni se non il punto vita e creare diciamo così, una sagoma che soddisfacesse i minimi canoni proporzionali, quindi ho dato una forma al seno, ed al torace, mettendo in risalto il suo bellissimo décolleté. E' stato un connubio felice, fra la sua personalità e questo corpetto in cartapesta resa color madreperla (sembrava di marmo, come potete ammirare nella foto in basso a destra), che sembrava avesse vita propria tanto che stava in "piedi da solo", basti pensare che dopo il matrimonio è stato posizionato su una colonna nella casa degli sposi, illuminato da un faretto, quasi fosse una scultura.
La scelta del tessuto dell'ampia gonna e del copri spalle è ricaduto su un Organza tripla in pura seta, impreziosita con dei boccioli di rosa, sempre in carta pesta madreperlata. Senza tener conto dell'essenza anticonformista della sposa, sicuramente non mi sarebbe venuto in mente di osare tanto, ma sinceramente sono stata ispirata semplicemente da lei e la ringrazio infinitamente di avermi dato la possibilità di creare un'opera così unica che ha riscosso inaspettatamente tanto successo.
Ora qualche cenno sulla cartapesta per chi non conoscesse questa tecnica così versatile.
La cartapesta è una tecnica povera che utilizza carta di giornali e di quotidiani.
Si prepara utilizzando prevalentemente carta e stracci intrisi di un materiale legante, come oggi la colla vinilica (anticamente, invece, colla di farina o altro collante), che però viene utilizzato in modo moderato per motivi tecnici e lavorativi. Dal modellato plastico argilloso si ricava il calco in gesso, un negativo dell'immagine tridimensionale per pestare la carta e farle assumere la forma del modellato argilloso lavorato in precedenza.
Esistono varie tecniche di lavorazione della cartapesta: riduzione della carta in stralci da pestare con colla oppure di carta in poltiglia mescolata anch'essa con colla.
Per gli oggetti piccoli, come maschere o simili, è meglio utilizzare della carta riciclata di stracci azzurra o carta da pane, reperibile nei negozi d'arte e nelle cartolerie, imbevuta di colla da parato preparata con acqua. I realizzatori di carri di carnevale, invece, usano la tecnica della carta da calco, che permette realizzazioni di grandi dimensioni.
Le fasi principali per arrivare ad una scultura in cartapesta sono:
-Ideazione del soggetto
-Bozzetto su carta
-Progettazione della struttura portante e degli eventuali
-meccanismi per il movimento delle parti
-Modellazione della scultura originale in creta (se di grandi dimensioni supportata da strutture in legno e/o ferro)
-Produzione di una "forma" o "calco" che viene realizzato in gesso, scagliola o alabastrino
-Stampaggio della carta nella forma
-Essiccazione
Montaggio sulla struttura definitiva
Eventuale impregnazione con sostanze consolidanti
Colorazione
Lucidatura-
Un po' di storia...
L'utilizzo della cartapesta a fini artistici è noto in Italia sin dal Cinquecento, dato che già allora si realizzarono statue a carattere sacro a somiglianza di quelle di legno.
Si pensa che anche in Cina veniva usato questo materiale per realizzare figure tridimensionali in ambito funerario, molti secoli prima della diffusione in Italia.
Però fu l'Inghilterra il paese dove questo materiale riscosse maggiore successo, a partire dalla seconda metà del Settecento, grazie anche all'innovativo metodo di decorazione delle superfici inventato da Thomas Allgood, denominato japanning, che influenzò la produzione decorativa inglese nella cartapesta.
Infatti, da quel momento, la cartapesta venne impiegata al posto dello stucco nelle decorazioni di soffitti e muri. Intorno al 1760, per i lavori di costruzione e rifinitura della chiesa di "West Wycombe" vennero chiamati operai italiani e questo evento fu una delle saldature fra la tradizione italiana più antica e le nuove diramazioni che l'attività sviluppò in Inghilterra successivamente.
Lo stesso Robert Adam fece ampio ricorso a finti stucchi di cartapesta, e verso la fine de XVIII secolo si costruirono astucci, vassoi e persino mobili.
Per rinforzare e rendere più durevoli i mobili si utilizzò una rivestitura impermeabile atta a laccare la superficie, mentre grazie alla plasticità del materiale si ottennero fogge pregevoli e originali
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Se desiderate ulteriori informazioni scrivetemi: [email protected]

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