CB-Romanzi Christian Biasi - Autore

Le due metà del Libro

Storico o fantasy? No, fantasy storico!

2019-08-30 18:25:55

L'importanza assunta da un genere letterario, ancora oggi tuttavia pienamente da scoprire e comprendere nel nostro paese, ma che nel mondo anglosassone ha già preso piede con una sua vera e propria caratteristica e autonomia riconosciute.

Per questo primo articolo del mio Canale Cam.TV CB-romanzi, ho preso spunto

da un commento che mi è capitato di ricevere in un post di una delle mie pagine

Fb qualche tempo fa.

Alla pubblicazione di un breve filmato di presentazione del nuovo romanzo del

terzo episodio della mia saga sui Celti, una persona ha commentato che si tratta

di un romanzo fantasy, e non di un romanzo storico.

Io le ho risposto cortesemente, precisando che infatti non si tratta di un romanzo storico, ma di un romanzo fantasy storico (anche se in effetti una scrittrice e giornalista che aveva commentato il secondo libro della saga, aveva definito il mio racconto come una romanzo a forte connotazione storica, con innesti fantasy).

Tralascio qualsiasi commento sul fatto che ovviamente, non essendo ancora pubblicato, la persona in questione ha commentato non avendo letto il libro,

ma non è questo il punto.

La questione è che l'affermazione di questa persona mi ha fatto capire come ancora non sia accettato il genere fantasy storico come una categoria ben distinta dal fantasy “puro”, con il preconcetto che non abbia neppure qualcosa in comune con il romanzo storico. E dico questo senza voler togliere alcuna dignità al fantasy “puro” e alle molte sfumature che, parimenti al fantasy storico, hanno la loro ragione di esistere e

il loro valore letterario, e che ormai non chiamerei più al giorno d'oggi con la poco lusinghiera denominazione di sottogeneri, poiché hanno acquisito con il tempo, e con le opere di bravi autori, la loro piena autonomia (fantasy eroico, fantasy romantico, dark fantasy, urban fantasy ecc.)

Forse si dovrebbe ormai definire il fantasy in sé, senza aggettivazioni, come una categoria, mentre quelli che finora sono stati denominati sottogeneri, dovrebbero essere definiti dei veri e propri generi.

Sembrano considerazioni di pignoleria e di definizione ma, come abbiamo visto nell'esempio che ho sopracitato, hanno invece delle ricadute reali che causano

ancora dei preconcetti che mi azzarderei a chiamare obsoleti.

Ma da queste considerazioni preliminari vorrei invece scendere più nello specifico, confrontando i tre generi che hanno il loro filo conduttore, o lo sfondo in cui prendono vita personaggi e vicende, più legati alla storia.

Prendiamo le mosse dalle definizioni comunemente accettate dei tre generi:


Romanzo storico: racconto di narrativa collocato nel passato, nel senso che normalmente si ritiene che deve essere ambientato almeno 50 anni prima di

quando è stato scritto. Nel romanzo storico l'autore cerca di ricostruire le abitudini,

le situazioni e gli stili di vita, la società, la morale e la forma mentis di una determinata epoca, in modo da far immergere il lettore in quell'atmosfera.

I particolari devono essere plausibili e realistici e il romanzo deve avere una solida base su fatti documentati. I suoi personaggi possono essere esclusivamente storici ed esistiti, oppure ci può essere una mescolanza con personaggi creati dall'autore, come possiamo esemplificare citando i “Promessi sposi”, in cui il Manzoni inserisce il Cardinale Borromeo, la Monaca di Monza e l'Innominato, in contrapposizione ai personaggi di Renzo e Lucia di sua invenzione.


Romanzo fantasy epico: chiamato anche high fantasy, ha la sua massima e riconosciuta espressione nel “Signore degli anelli” di Tolkien, che è stato il capostipite degli autori che si sono cimentati in questo genere.

La prima caratteristica che salta agli occhi è l'ambientazione in un mondo immaginario, che però è corredato di una dovizia e precisione di particolari,

tanto da far sentire al lettore un proprio contesto “storico”. Questo mondo infatti

deve avere una sua storia, una sua geografia, le sue società e popoli, con usi e

costumi, una sua fauna e una sua flora, fino alla sua astronomia, o comunque tutti quei particolare che, con coerenza, concorrono a rendere l'immaginario “reale” e plausibile nel suo contesto. L'altra caratteristica del genere è la lotta tra il bene e il male, che da moto alle vicende, e gli elementi medievaleggianti che lo caratterizzano.

La magia può essere più o meno presente, o addirittura assente.

Solitamente viene citata la mitologia norrena come ispirazione di molte caratteristiche di questo genere letterario, ma a questo aggiungo, senza timori, le più profonde radici della cultura celtica, che in realtà è anche base della cultura norrena dell'Età del ferro, da cui nascono questi miti poi ripresi dal fantasy epico.


Romanzo fantasy storico: genere letterario “parente” stretto del romanzo storico, e in cui la storia svolge una parte molto importante, e può essere tradizionalmente inserita nel contesto dagli autori in differenti modi:    

  • gli avvenimenti storici si sviluppano normalmente come potrebbe essere in un romanzo storico, ed esseri mitologici e magia sono il più delle volte nascosti ai personaggi che non ne sono direttamente coinvolti

        
  • il racconto si sviluppa con ispirazione chiara e diretta e miti e leggende di una determinata epoca o cultura, in modo da renderne una accurata e veritiera storicità da quel punto di vista

        
  • la narrazione segue il corso della storia come la conosciamo fino ad un certo punto, ma poi si allontana dalla realtà storica, andando a raccontare avvenimenti immaginari che non sono mai successi

        
  • il romanzo si svolge in un mondo ''secondario'' che non è esattamente il nostro, ma in cui possiamo facilmente individuare luoghi e avvenimenti storici reali     

        
  • l'intreccio coerente tra i precedenti punti, per esempio coesistenza della storia, e ricorso alla mitologia e all'epica, dove la storicità dei fatti può non arrivare, mantenendo però la realtà storica nell'atmosfera in cui viene immerso il lettore


Analizzati i tre generi in questione dove già possiamo vedere delle relazioni, andiamo a verificarle con delle prove tangibili e delle testimonianze autorevoli.

La storia è il filo conduttore che collega i tre generi letterari che abbiamo citato e che anche se applicata in maniera differente con espedienti narrativi diversi, presuppone un vero e proprio lavoro di ricerca storica approfondito e certosino.

Nella stesura di un romanzo fantasy epico e ancor più di un romanzo fantasy storico, il tempo e le energie impiegate da un autore non sono da meno di quelle che vengono investite nel romanzo storico, dando quindi egual dignità anche a questi due generi.

Per capire bene questo concetto mi piace citare una frase di Italo Calvino:

“La fantasia è come la marmellata bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane”.

Dove la fetta di pane in questo caso è evidente che sia una accurata ricerca storica.

In un intervista George R.R Martin ha fatto un affermazione a cui Bernard

Cornwell ha risposto così:

Martin: “È da tanto tempo mia convinzione che il romanzo storico e il fantasy

epico siano sotto sotto fratelli, che i due generi abbiano molto in comune.”

Cornwell: “Hai ragione, fantasy e romanzo storico sono gemelli, e io non sono

mai stato propenso all’etichetta fantasy, troppo vasta e di qualità stravagante.

A me sembra che tu scriva romanzi storici in un mondo inventato basato su una

realtà storica.”

(citazione dell'intervista Martin/Cornwell da: Penna blu – Fantasy e romanzo storico - https://pennablu.it/fantasy-romanzo-storico).


In conclusione direi che la pari dignità dei generi letterari che abbiamo visto, si evidenzi proprio dal lavoro dello scrittore, che in differenti modi è ugualmente impegnativo. Se da una parte lo scrittore di un romanzo storico non si può prendere le libertà di quello fantasy storico, dovendo viaggiare tra i paletti ben delimitati dalla storicità, l'autore di un romanzo fantasy storico deve affrontare un doppio lavoro, con una approfondita ricerca storica e nel contempo una accurata documentazione sulle caratteristiche degli innesti fantasy, perché si integrino con coerenza alla componente storica della sua opera.


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