Carmelo Romeo

Top Founder Senior

Carmelo Romeo

Top Founder Senior

#DeviStareaCasa (maledetto irresponsabile) Dopo una settimana dall'emanazione del decreto #IoRestoaCasa sembra chiaro che una parte degli italiani non hanno ancora capito la gravità dell'evento tragico che stiamo attraversando. Sono diverse le testimonianze a conferma dell'irresponsabilità di alcuni italiani che guardano alle regole dettate dal decreto con leggerezza ingiustificata. Io voglio rivolgermi a loro, a questa minoranza (per fortuna) di italiani negligenti, che con le loro convinzioni prive di fondamento: è solo un influenza, colpisce solo gli anziani ecc..., se ne vanno in giro per le strade fingendo di andare a fare la spesa, portare il cane a fare i bisogni o recarsi in farmacia per l'acquisto di farmaci indispensabili. Dovete stare a casa. É davvero necessario starsene a casa. Siamo in guerra contro un nemico invisibile che ci attacca non appena gliene diamo la possibilità. State a casa. Stiamo lottando contro il tempo. Il sistema sanitario nazionale sta lottando con ogni mezzo per garantire l'assistenza a chi ne ha davvero bisogno e rischia la vita ogni giorno a causa di questo maledetto virus. Medici, infermieri,operatori sanitari, protezione civile combattono in prima linea rischiando di essere infettati in qualsiasi momento. A noi è stato solo chiesto di stare a casa. Ci è stato chiesto di non uscire per non peggiore la situazione: salvagardare la nostra salute e quella degli altri. Ci è stato chiesto di lottare contro il virus aiutando il nostro sistema sanitario nazionale semplicemente stando seduti sul divano. E noi, come rispondiamo? Mostrando di non essere capaci di adempiere a questo semplice ma importantissimo dovere. Che tristezza! Se gli esperti ci chiedono di stare a casa è per un motivo ben preciso, che forse conosciamo già, ma io ci tengo a ribadirlo affinché sia chiaro a quella minoranza di italiani negligenti che non hanno ancora compreso la gravità del caso. Come mostra il grafico sopra, ogni epidemia è caratterizzata da un picco massimo, raggiunto questo picco, inevitabilmente i contagi iniziano a diminuire. Un fattore importante da tenere in considerazione è il tempo. Se noi non aiutiamo la capacità di risposta del nostro servizio sanitario nazionale (linea rossa tratteggiata) a fronteggiare il picco epidemico stando a casa, si verificherà (come mostra la curva arancione) che il picco (posto sull'ordinata) raggiungerà il suo massimo in un lasso di tempo (posto sull'ascissa) molto breve. Come mostra chiaramente il grafico, per la parte oltre la linea rossa (quindi la capacità del sistema sanitario di rispondere al numero di malati) non ci sono mezzi per essere curati. Questo significa che migliaia di persone contratte dal virus che necessitano di terapia intensiva, non possono essere curate in quanto non ci sono letti specializzati pronti a accoglierli. In pratica, migliaia di persone morirebbero perchè il sistema sanitario non è più in grado di aiutarle. Se, invece, noi stiamo a casa, il picco epidemico si spalma nel tempo (come mostra la curva azzurra). Questo prender tempo è fondamentale in quanto è più probabile che la capacità di risposta del sistema sanitario sia più efficiente garantendo a un numero maggiore di malati di ricevere le cure necessarie. Vi è chiaro ora il motivo per cui dobbiamo stare a casa? Se continiuamo a non rispettare le regole, ci renderemo responsabili della mancanza di cure necessarie alla sopravvivenza per un gran numero di italiani affetti dal virus. Concludo dicendo che Io ho l'Italia nel cuore e quindi #IoRestoaCasa, ma anche tu #DeviRestareaCasa se nutri lo stesso sentimento.

Carmelo Romeo

Top Founder Senior

#IoRestoaCasa Passeggiata si, o passeggiata no? Navigando sui social network mi sono accorto che molti di noi non hanno ancora ben chiaro come comportarsi, riguardo alle attività motorie e sportive all'aperto, dopo l'emanazione del decreto #IoRestoaCasa dell'11 marzo. Molti non sanno ancora se possono fare una passeggiata, se possono svolgere attività fisica all'esterno o se, nonostante non se ne parli mai, è consentito portare i bambini al parco. Il nuovo decreto dell'11 marzo non ha abolito la possibilità di svolgere attività motoria e sportiva all'aperto. Quindi, sono consentite le passeggiate e le attività sportive (per esempio andare a correre) adottando, però, le misure sicurezza: non si possono svolgere attività di gruppo, è obbligatorio mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Ovviamente, vista la gravita del periodo che stiamo vivendo, si consiglia di uscire di casa solo se strettamente necessario. Per questo motivo dunque, la passeggiata o la corsetta outdoor sarebbe meglio evitarla, in quanto, se tutti escono a passeggiare, torniamo al punto di partenza: parchi, strade e giardini sarebbero pieni. Per questo motivo molte amministrazioni comunali hanno deciso di chiuderli. Nessuno, quindi, vi può multare perchè state correndo lungo la spiaggia o sulla strada principale, in quanto svolgere attività motoria e sportiva all'aperto rientra tra gli spostamenti consentiti. In ogni caso, meglio portare con se l'autocerficazione sia per gli spostamenti a piedi, sia per quelli con un mezzo. Per quanto riguarda i bambini, è doveroso usare il buon senso. Nessuno potrà mai sanzionarvi se portate il bambino a prendere un po' d'aria mantenendo la distanza di sicurezza (che per quanto mi riguarda, quando parliamo di bambini, io andrei oltre i tre metri), ma l'invito è comunque quello di evitare. Almeno in questo periodo difficile.

Carmelo Romeo

Top Founder Senior

Scorcio Sanremo.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10